Twitter cambia: presto 10mila caratteri a disposizione?

Ogni social network ha la sua specificità: ciò che fino ad oggi ha contraddistinto Twitter da altre piatteforme è indubbiamente la brevità dei messaggi che gli utenti possono inserire.
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La formula dei tweet, ovvero dei “cinguetii”, mette a disposizione soltanto 140 caratteri per pubblicare la propria opinione sul social, ereditando la brevità introdotta negli anni Novanta dalla rivoluzione degli sms.
Secondo fonti ben informate, però, a breve potrebbe esserci un’inversione di tendenza che offrirebbe agli utenti di Twitter la bellezza di diecimila caratteri per ciascun nuovo messaggio.
A diffondere la notizia è stato il sito statunitense Re/Code, ma le prime avvisaglie si sono intraviste già nei mesi scorsi quando Jack Dorsey, amministratore delegato di Twitter, aveva lasciato trasparire una certa apertura al cambiamento.
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Ad avvalorare la tesi di un imminente mutamento c’è un tweet dello stesso Dorsey contenente lo screenshot di un testo che supera abbondantemente i famosi 140 caratteri consentiti.
La grande rivoluzione di Twitter, sempre secondo Re/Code, dovrebbe avvenire intorno a marzo e sarebbe un tentativo di contrastare la concorrenza spietata di Facebook, che permette da sempre la pubblicazione di post molto più ampi.
Per essere più precisi, secondo le indiscrezioni, i tweet saranno visualizzati inizialmente in forma breve ma con l’aggiunta di un comando che darà la possibilità di vedere in un secondo momento tutto il messaggio, in maniera analoga alla modalità di lettura dei post di Facebook.
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Dal quartier generale di San Francisco, per il momento, tutto tace: non ci sono state conferme né smentite ufficiali, ma l’atteggiamento generale degli ultimi tempi farebbe davvero pensare ad una svolta, a partire dall’istituzione del “like”, marchio di fabbrica del concorrente Facebook fin dalla sua nascita; pare a questo punto probabile che la svolta avverrà, almeno come test di valutazione.
Non è la prima volta, infatti, che Twitter tenta degli aggiustamenti per risollevare la propria situazione finanziaria, ultimamente non proprio rosea: già lo scorso anno, infatti, ci sarebbe stato un cambiamento nel limite all’uso dei caratteri nei messaggi privati e ora la modifica potrebbe essere estesa anche a quelli pubblici.
Resta da vedere come la prenderanno i 500 milioni di iscritti al social: la novità verrà salutata con favore o rischierà di snaturare completamente lo spirito della nota piattaforma?
A quanto pare, alcuni non hanno gradito, diffondendo in rete fin d’ora l’ashtag #beyond140: elogio della brevitas, dunque.
Ma questa è una storia vecchia.
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