Tutte le novità dell’Internet of things: Econocom e Politecnico presentano gli scenari del futuro
- Il prossimo 6 marzo a Milano il convegno organizzato dalla School of Management del Politecnico in collaborazione con l’azienda leader indipendente in Europa nella gestione IT
- Quale sarà il futuro dell’Internet of things in Italia? I dati della ricerca finanziata da Econocom: il valore di mercato, lo stato dell’arte, le potenzialità del futuro
- Econocom conferma la propria vocazione alla ricerca nel campo degli smart objects in qualità di partner autorevole e indipendente, sulla base della sua pluriennale esperienza sulle smart solutions
Econocom si prepara a svelare quale sarà il futuro della tecnologia “intelligente”. Il prossimo 6 marzo a Milano saranno infatti presentati i risultati emersi dalla ricerca condotta dalla School of Management del Politecnico che ha visto il supporto di Econocom, primo gruppo europeo indipendente nella gestione degli asset informatici a servizio delle aziende.
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Nel corso del convegno dal titolo “Attenda, la stiamo collegando all’oggetto desiderato” (ore 14.30, Aula Rogers del Politecnico – Campus Leonardo, via Ampère 2), l’Osservatorio Internet of Things dell’ateneo cercherà di dare risposte ai diversi interrogativi che emergono dagli scenari attuali e futuri del settore, un ambito dalle molteplici potenzialità e campi applicativi, in grado di cambiare in meglio la vita di milioni di persone grazie all’interconnessione degli smart objects, gli oggetti intelligenti.
Econocom è partner del Politecnico in questa ricerca, mettendo a disposizione il notevole know how acquisito negli anni nel campo delle smart solutions, in particolare per quanto concerne i settori retail e medicale, dove il Gruppo ha maturato in Europa significative esperienze e case history per quanto riguarda la digitalizzazione delle procedure e delle informazioni cliniche e l’implementazione delle tecnologie legate ai bed side terminal.
In Italia per diverse ragioni e congiunture poco favorevoli lo sviluppo dell’Internet of things si trova ancora ad uno stato primordiale: tuttavia le potenzialità, i campi di applicazione e il possibile risparmio di risorse economiche sono estremamente significativi e meritano una maggiore attenzione, soprattutto in termini di ricerca e investimenti.
Come è dunque evoluto lo scenario applicativo dell’Internet of Things (IoT) in Italia? Quanto vale il mercato nel 2012 e quali sono i margini di sviluppo nei prossimi anni? Sono alcune delle domande a cui la ricerca promossa da Econocom proverà a dare risposta: particolare attenzione sarà data allo stato dell’arte dell’IoT in Italia, alle tecnologie in grado di rendere più “smart” le città, ai possibili valori in termini di infrastruttura di comunicazione condivisa tra più servizi a livello urbano, alle novità sul fronte Smart Metering Gas. E ancora, il contributo possibile delle soluzioni IoT nell’aumentare la “sostenibilità” degli edifici e i benefici (ambientali ed economici) generati.
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La prima fase della ricerca ha messo in luce che nel 2020 ben 20 milioni di oggetti intelligenti saranno connessi tra loro. Nel suo secondo anno di attività l’Osservatorio Internet of Things si è principalmente concentrato sui seguenti obiettivi:
- Individuare i progetti più interessanti avviati in Italia e all’estero
- Analizzare l’evoluzione delle soluzioni tecnologiche e dei relativi standard
- Misurare il livello di diffusione dei progetti di Internet of things in Italia
- Stimare il valore del mercato in Italia, con riferimento alle soluzioni basate su tecnologia di comunicazione cellulare
- Approfondire il valore delle soluzioni Internet of Things nel contesto delle “smart cities” e dei “sustainable building”
La ricerca presenterà approfondimenti verticali su due temi specifici:
- Smart City: costruire una “Smart Urban Infrastructure” in grado di abilitare diversi servizi per la città del futuro
- Sustainable Building: tecnologie e valore per rendere più sostenibili gli edifici (risparmio di risorse, sicurezza, salubrità ambientale)
A discutere i risultati emersi saranno presenti i principali player del settore.
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A proposito di Econocom
In Francia, fino agli anni ’70, la locazione e la gestione delle strutture informatiche erano in gran parte in mano alle aziende produttrici. Jean-Louis Bouchard rivoluzionò tale modello proponendo una nuova modalità di gestione degli asset IT, tanto da essere considerato un pionere dell’offerta indipendente. Imprenditore e ideatore della moderna formula locativa degli Asset IT in Europa, fonda ECS e otto anni più tardi Econocom. Acquisendo ECS nel 2010, il nuovo Gruppo Econocom diviene il primo gruppo europeo indipendente per la gestione delle infrastrutture informatiche e di telecomunicazione a servizio delle aziende e si pone oggi come la prima azienda “no logo” che ha applicato con successo nell’informatica la formula del “pay per view”.
Unico Apple Systems Integrator italiano con massima copertura europea, Econocom è presente in 17 Paesi con una forza lavoro di 3.700 dipendenti per un fatturato consolidato 2011 di 1.580 milioni di euro e significative prospettive di crescita per il 2012. Tra i servizi offerti si segnalano consulenza IT, approvvigionamento hardware, IT asset management e servizi globali di outsourcing. Il gruppo Econocom è quotato presso l’indice NYSE Euronext a Bruxelles dal 1986.
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Econocom Italia, presente sul territorio con 12 sedi, conta 230 dipendenti e un fatturato di 207 milioni di euro (standard IFRS).
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