• ADV
    • CHI SIAMO
    • CONTATTI
  • TECH
  • FINTECH
  • AI
  • WEB3
  • LIFESTYLE
  • MOTORI
  • SVIZZERA
  • SVAPO
  • BRANDED
  • TREND
  • PUBBLICITA’
  • CHI SIAMO
  • REDAZIONE
  • CONTATTI
  • CISION – PRNEWSWIRE
#ASSODIGITALE.

NEWS TECH & FINTECH + AI & LIFESTYLE

#ASSODIGITALE.
  • ADV
    • CHI SIAMO
    • CONTATTI
  • TECH
  • FINTECH
  • AI
  • WEB3
  • LIFESTYLE
  • MOTORI
  • SVIZZERA
  • SVAPO
  • BRANDED
  • TREND
  • Trendiest Tecnologia e innovazione

La crisi della “classe creativa” e della teoria delle “Tre T”

  • Paolo Brambilla
  • 21 Agosto 2017
florida
florida

Richard Florida, uno dei più influenti opinionisti americani, autore del famoso libro pubblicato da Mondadori con il titolo “La nascita della nuova classe creativa” ne ha pubblicato ora un altro per dire che la sua teoria delle “tre T” (Tecnologia, Talento e Tolleranza) era sbagliata.


SCONTO 10% sul PREZZO DEL ticket usando il codice MEDIA10 ==> CLICCA QUI

Quindici anni fa sosteneva che un continuo afflusso di ciò che chiamava “classi creative” – ​​artisti, fricchettoni, impiegati nei settori tecnologici e informatici, ecc. – era il seme della crescita economica in luoghi come la Bay Area intorno a San Francisco. Tolleranza, flessibilità ed eccentricità ammorbidivano le rigide strutture della produzione industriale e le sostituivano con tipi di lavoro, luoghi e quartieri che attiravano più giovani e, soprattutto, più investimenti.

Le sue osservazioni costituirono la base di un insieme di soluzioni innovative per le strutture cittadine. Per sopravvivere le città dovevano aprire “open cool bars, shabby-chic coffee shops, and art venues”, per attrarre residenti giovani, istruiti e tolleranti.

Oggi anche Richard Florida riconosce che il suo pensiero era sbagliato. L’aumento della classe creativa in luoghi come New York, Londra e San Francisco ha creato una crescita economica solo per chi era già ricco, a spese dei poveri e delle classi lavoratrici, spostando nei sobborghi i problemi che un tempo affliggevano il centro-città.

LEGGI ANCHE ▷  Qwarzo® vince il Premio Green Product Award 2024, nella categoria Packaging

Allora per rassicurare i lettori del suo libro affermava che sì, tutti gli esseri umani sono animali fondamentalmente creativi, ma solo un terzo di noi può vivere in questo modo. Le classi creative erano rappresentate da categorie come giornalisti, professori universitari, tech workers, graphic designer e artisti di qualsiasi tipo: cioè chiunque non lavora nei settori manifatturiero o dei servizi tradizionali.

Dopo quindici anni di piani di sviluppo pensati da sindaci e politici americani per attrarre le classi creative, ci troviamo di fronte a un paesaggio urbano in rovina. Quando i ricchi e i giovani riscoprirono la città, crearono una pesante speculazione immobiliare, per cui la “classe creativa” erano solo i ricchi o tutt’al più i figli dei ricchi.

Nel 1979, Pierre Bourdieu, sociologo, antropologo e filosofo francese, scriveva che il “consumo” dell’arte dava alle classi medio-superiori un “sogno di volo sociale”, una sensazione che i loro gusti e le loro convinzioni erano in qualche modo inestimabili e che conseguentemente le scelte delle classi creative delle grandi città occidentali erano meglio di quelle di chiunque altro.

LEGGI ANCHE ▷  Italiani del futuro. Il caso delle auto «driversless» e delle «auto elettriche».

Nel suo ultimo libro, The New Urban Crisis, Richard Florida esprime chiaramente il pentimento per quanto aveva affermato allora. Sostiene che le classi creative hanno preso a strangolare molte delle grandi città del mondo e le hanno soffocate. Di conseguenza, le cinquanta grandi aree metropolitane ospitano solo il 7% della popolazione mondiale, ma generano il 40% della sua crescita. Queste città “superstar” stanno diventando comunità chiuse, la loro vivacità sostituita con strade senza più storia e piene di case per affitti brevi o addirittura vuote.

Nel frattempo la tossicodipendenza e la violenza delle bande urbane si sono diffuse nei sobborghi. “Molto di più di una crisi della città”, scrive, “la nuova crisi urbana è la crisi centrale del nostro tempo, una crisi dei sobborghi, dell’urbanizzazione stessa e del capitalismo contemporaneo”.

Richard Florida forse aveva ragione quando diceva che l’economia creativa è il nuovo modo di esprimersi del mondo. Ma il suo sviluppo non ha seguito le linee che aveva immaginato. Piuttosto che lanciare l’umanità in una nuova fase di prosperità, la nuova economia tiene insieme i diversi elementi del tardo capitalismo, rendendola gradevole per alcuni, ma approfondendo gli elementi di crisi e le contraddizioni per gli altri.

LEGGI ANCHE ▷  Innovazione. Parità di genere e ruolo sempre più attivo delle donne

Le soluzioni offerte a questo punto da Richard Florida sono modeste. Dal realizzare abitazioni private a costi più abbordabili, all’investimento in infrastrutture, a remunerazioni più elevate per chi fornisce i servizi. Per concludere con un vago “impegnarsi in uno sforzo globale per costruire città più forti e più prospere nelle aree urbane in rapida evoluzione” e “potenziare le comunità e consentire ai leader locali di rafforzare le proprie economie “.


Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione

Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.

← Post Precedente
Post Successivo →
Paolo Brambilla

Paolo Brambilla, bocconiano, ha seguito il mondo economico-finanziario per molti anni. Consigliere dell'Ordine dei Giornalisti di Lombardia, scrive di finanza, cultura e innovazione digitale su varie testate. E' direttore responsabile de La Mia Finanza green www.lamiafinanza.com e dirige l’Agenzia di stampa Trendiest Media www.trendiest.it E' editor in chief di www.assodigitale.it Rotariano, è stato Assistente del Governatore del Distretto 2041.

 


ISCRIVITI SUBITO AL NOSTRO FEED SU GOOGLE NEWS ==> CLICCA QUI!


DIRETTORE EDITORIALE

Michele Ficara Manganelli ✿

PUBBLICITA’ – COMUNICATI STAMPA – PROVE PRODOTTI

Per acquistare pubblicità CLICCA QUI

Per inviarci comunicati stampa e per proporci prodotti da testare prodotti CLICCA QUI

#ASSODIGITALE.
  • PUBBLICITA’
  • JOBS
  • REDAZIONE
  • CHI SIAMO
  • CONTATTI – IMPRESSUM
  • PRIVACY
  • COOKIE

PUBBLICITA’ COMUNICATI STAMPA

Per acquistare pubblicità potete richiedere una offerta personalizzata scrivendo al reparto pubblicitario.

Per pubblicare un comunicato stampa potete richiedere una offerta commerciale scrivendo alla redazione.

Per inviarci prodotti per una recensione giornalistica potete scrivere QUI

Per informazioni & contatti generali potete scrivere alla segreteria.

Tutti i contenuti pubblicati all’interno del sito #ASSODIGITALE. “Copyright 2024” non sono duplicabili e/o riproducibili in nessuna forma, ma possono essere citati inserendo un link diretto e previa comunicazione via mail.

FONTE UFFICIALE GOOGLE NEWS

#ASSODIGITALE. da oltre 20 anni rappresenta una affidabile fonte giornalistica accreditata e certificata da Google News per la qualità dei suoi contenuti.

#ASSODIGITALE. è una testata editoriale storica che dal 2004 ha la missione di raccontare come la tecnologia può essere utile per migliorare la vita quotidiana approfondendo le tematiche relative a: TECH & FINTECH + AI + CRYPTO + BLOCKCHAIN + METAVERSE & LIFESTYLE + IOT + AUTOMOTIVE + EV + SMART CITIES + GAMING + STARTUP.

 

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.