• ADV
    • CHI SIAMO
    • CONTATTI
  • TECH
  • FINTECH
  • AI
  • WEB3
  • LIFESTYLE
  • MOTORI
  • SVIZZERA
  • SVAPO
  • BRANDED
  • TREND
  • PUBBLICITA’
  • CHI SIAMO
  • REDAZIONE
  • CONTATTI
  • CISION – PRNEWSWIRE
#ASSODIGITALE.

NEWS TECH & FINTECH + AI & LIFESTYLE

#ASSODIGITALE.
  • ADV
    • CHI SIAMO
    • CONTATTI
  • TECH
  • FINTECH
  • AI
  • WEB3
  • LIFESTYLE
  • MOTORI
  • SVIZZERA
  • SVAPO
  • BRANDED
  • TREND
  • Trendiest Economia e Finanza

Economia circolare e riutilizzo delle materie prime, la proposta di un passaporto digitale UE

  • Paolo Brambilla
  • 30 Giugno 2023

di Marco Merlo Campioni, CEO di save NRG


SCONTO 10% sul PREZZO DEL ticket usando il codice MEDIA10 ==> CLICCA QUI

Il riutilizzo delle materie prime ricoprirà un ruolo sempre più cruciale nel paradigma di sviluppo – economico, sociale, ambientale – dell’Italia e dell’intero continente europeo. Questo perché, da un lato è un modello che consente di ridurre la necessità di estrarre nuove risorse dal nostro ambiente limitando i danni irreparabili agli ecosistemi e all’equilibrio ecologico che un’attività di estrazione può causare. Dall’altro, è l’unica alternativa a due debolezze strutturali del nostro Paese: la dipendenza energetica e il rischio di fornitura delle materie prime “critiche” dall’estero.

Due dipendenze che sono direttamente connesse tra loro: non possiamo raggiungere l’autonomia energetica, grazie, anche, agli investimenti nelle energie rinnovabili, se non ci svincoliamo dalla dipendenza estrattiva, dai Paesi extra-UE, delle risorse necessarie per il loro sviluppo tecnologico. Motivo per cui la richiesta di materie prime critiche, già alta, è destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Senza queste risorse non sarà possibile sviluppare le soluzioni tecnologiche necessarie per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Green Deal europeo e dal Piano d’azione per l’economia circolare (CEAP). Dati alla mano, si stima che, entro il 2030, l’Europa avrà bisogno di 18 volte più litio e 5 volte più cobalto, rispetto ai livelli attuali, proprio per la produzione di batterie destinate sia ai veicoli elettrici che per lo stoccaggio dell’energia. Un fabbisogno che, nel 2050, aumenterà sino a richiedere 60 volte più litio e 15 volte più cobalto rispetto ad oggi [1].

In questo scenario, l’UE e i suoi Paesi membri stanno lavorando per promuovere l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo di alternative o di strategie al fine di garantire un approvvigionamento sostenibile di queste risorse. Ciò include il miglioramento dell’efficienza nell’uso delle materie prime, il riciclo e il recupero di tali materiali da fonti esistenti secondo i principi dell’economia circolare così da evitare le criticità, ambientali e sociali, che l’estrazione mineraria comporta. L’alto rischio di pressioni sui costi nella catena di approvvigionamento, causato dalla concentrazione su alcuni paesi detentori della maggior parte di risorse minerarie e manifatturiere mette, infatti, a rischio l’intera stabilità della filiera. Basta guardare i numeri: la Cina fornisce all’Unione Europea circa il 98% delle terre rare, la Turchia il 98% del borato, il Sudafrica il 71% del platino e una percentuale ancora più alta per i materiali del gruppo del platino: iridio, rodio, rutenio. Il litio è fornito al 78% dal Cile, mentre il reperimento di alcune materie prime critiche con l’afnio e lo stronzio dipendono da singole aziende europee [2].

Se la transizione energetica è l’unica via di sviluppo percorribile, è altresì vero che abbiamo bisogno di una fornitura costante di materiali e materie prime critiche che non può, però, essere raggiunta attraverso l’attività estrattiva.

LEGGI ANCHE ▷  Il Domani affida ad Adasta (Gruppo Execus) la raccolta pubblicitaria digital

Aspetti che l’UE ha messo a fuoco nel recente studio “Un passaporto digitale dei prodotti per il riutilizzo e il riciclo di materie prime critiche” cercando, così, di prospettare una soluzione normativa volta a promuovere le best practice di economia circolare lungo le filiere produttive. Secondo lo studio, l’implementazione di un passaporto digitale per i prodotti favorirebbe l’adozione di tali pratiche perché riporterebbe informazioni come dichiarazioni sui materiali, aggiornamenti sullo stato del ciclo di vita e segnalazioni relative all’estrazione dei componenti di tali risorse. In questo modo, il prodotto diventa universalmente identificabile e le sue informazioni accessibili sia offline che online attraverso un portale web su Internet.

Tuttavia, affinché il passaporto digitale possa essere effettivamente realizzato, è necessario superare alcune criticità. In prima battuta si dovrebbe puntare sull’aumento del riciclo e riutilizzo dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), fonti importanti di materie prime critiche. I RAEE sono destinati ad aumentare se si pensa alla progressiva riduzione dei tempi di obsolescenza tecnica degli apparecchi elettrici: si stima che, a livello globale, stiano crescendo a un ritmo di oltre 2 milioni di tonnellate all’anno 3.

Sicuramente, la complessità crescente dei prodotti da riciclare e il trattamento improprio dei rifiuti elettronici sono due problematiche che ostacolano un sistema di riciclo efficiente e sostenibile. Da un lato, c’è la tendenza alla miniaturizzazione e alla miscelazione di materiali che  complicano il processo di riciclo. Dall’altro, c’è il problema del trattamento e dello smaltimento, spesso inadeguato, dei rifiuti elettronici. Ad esempio, alcune operazioni di riciclo non conformi, possono portare a perdite di materiali preziosi o alla dispersione di sostanze pericolose nell’ambiente. Un’osservazione che ci dà la misura della scarsa consapevolezza sul corretto smaltimento dei rifiuti elettronici.

LEGGI ANCHE ▷  Intelligenza artificiale generativa: rischi e benefici per le istituzioni finanziarie

Indubbiamente l’adozione di un passaporto digitale per i prodotti rappresenta un’opportunità per lo sviluppo dell’economia circolare all’interno del continente europeo. Non solo: la sua normalizzazione favorirebbe una consapevolezza di massa sulle tematiche relative alla sostenibilità. Un cambiamento culturale che accompagnerebbe, in modo positivo, anche quello economico. Al momento, però, non mancano le criticità da risolvere per la sua implementazione. L’UE sta, infatti, raccogliendo dati e suggerimenti dai diversi settori produttivi per riuscire ad inserire il passaporto in un sistema normativo adattabile alle attuali condizioni del mercato. Il tutto, senza rinunciare agli obiettivi di sostenibilità e di net-zero emission al 2050. Un’altra sfida da superare per il benessere socioeconomico globale.


[1] Studio sull’elenco delle materie prime critiche dell’UE (2020).

[2] Ibidem.


Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione

Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.

LEGGI ANCHE ▷  Quale Europa vogliamo? Dai temi economici a quelli sulla pace
← Post Precedente
Post Successivo →
Paolo Brambilla

Paolo Brambilla, bocconiano, ha seguito il mondo economico-finanziario per molti anni. Consigliere dell'Ordine dei Giornalisti di Lombardia, scrive di finanza, cultura e innovazione digitale su varie testate. E' direttore responsabile de La Mia Finanza green www.lamiafinanza.com e dirige l’Agenzia di stampa Trendiest Media www.trendiest.it E' editor in chief di www.assodigitale.it Rotariano, è stato Assistente del Governatore del Distretto 2041.

 


ISCRIVITI SUBITO AL NOSTRO FEED SU GOOGLE NEWS ==> CLICCA QUI!


DIRETTORE EDITORIALE

Michele Ficara Manganelli ✿

PUBBLICITA’ – COMUNICATI STAMPA – PROVE PRODOTTI

Per acquistare pubblicità CLICCA QUI

Per inviarci comunicati stampa e per proporci prodotti da testare prodotti CLICCA QUI

#ASSODIGITALE.
  • PUBBLICITA’
  • JOBS
  • REDAZIONE
  • CHI SIAMO
  • CONTATTI – IMPRESSUM
  • PRIVACY
  • COOKIE

PUBBLICITA’ COMUNICATI STAMPA

Per acquistare pubblicità potete richiedere una offerta personalizzata scrivendo al reparto pubblicitario.

Per pubblicare un comunicato stampa potete richiedere una offerta commerciale scrivendo alla redazione.

Per inviarci prodotti per una recensione giornalistica potete scrivere QUI

Per informazioni & contatti generali potete scrivere alla segreteria.

Tutti i contenuti pubblicati all’interno del sito #ASSODIGITALE. “Copyright 2024” non sono duplicabili e/o riproducibili in nessuna forma, ma possono essere citati inserendo un link diretto e previa comunicazione via mail.

FONTE UFFICIALE GOOGLE NEWS

#ASSODIGITALE. da oltre 20 anni rappresenta una affidabile fonte giornalistica accreditata e certificata da Google News per la qualità dei suoi contenuti.

#ASSODIGITALE. è una testata editoriale storica che dal 2004 ha la missione di raccontare come la tecnologia può essere utile per migliorare la vita quotidiana approfondendo le tematiche relative a: TECH & FINTECH + AI + CRYPTO + BLOCKCHAIN + METAVERSE & LIFESTYLE + IOT + AUTOMOTIVE + EV + SMART CITIES + GAMING + STARTUP.

 

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.