Tre nuovi titoli per un anno di Silvio Berlusconi Editore: la tecnologia al centro del dibattito contemporaneo

A un anno dal suo rilancio, Silvio Berlusconi Editore torna in libreria con tre saggi che affrontano da prospettive diverse il tema cruciale della trasformazione tecnologica. Si tratta di La repubblica tecnologica di Alexander C. Karp e Nicholas W. Zamiska, Careless People di Sarah Wynn-Williams e La società tecnologica di Jacques Ellul, disponibili da domani sugli scaffali italiani.
Indice dei Contenuti:
▷ Lo sai che da oggi puoi MONETIZZARE FACILMENTE I TUOI ASSET TOKENIZZANDOLI SUBITO? Contatto per approfondire: CLICCA QUI
Tre opere che, pur differenti per tono e approccio, si intrecciano nel delineare un’unica grande narrazione: quella di un’umanità che, pur avendo costruito un mondo fondato sul sapere tecnico, sembra oggi smarrirne il significato etico, sociale e politico.
Come spiega l’editore nel comunicato ufficiale diffuso da Segrate il 20 ottobre 2025, l’intento è quello di “offrire una visione a 360 gradi del costante cambiamento che ci vede protagonisti nel contesto sociale odierno”.
E la scelta dei titoli conferma questa ambizione: tre prospettive, tre epoche, un solo filo conduttore — la responsabilità di chi crea e governa la tecnologia.
La “Repubblica tecnologica”: Karp e Zamiska tra Silicon Valley e politica
La repubblica tecnologica di Alexander C. Karp, CEO di Palantir, e del giornalista Nicholas W. Zamiska apre la trilogia con un’analisi lucida e provocatoria. Gli autori indagano l’atteggiamento dei giovani talenti della Silicon Valley, troppo spesso concentrati sullo sviluppo di applicazioni destinate al consumo e sempre meno attenti alla difesa dei valori fondanti della civiltà occidentale.
Il libro esplora il delicato rapporto tra tecnologia e Stato, ponendo in rilievo un paradosso: mentre il settore privato domina l’innovazione, le istituzioni pubbliche faticano a mantenere il controllo sulle implicazioni etiche e di sicurezza di tali innovazioni. “Nella Silicon Valley — osservano Karp e Zamiska — manca la percezione del bene comune, un tratto che aveva contraddistinto lo spirito ingegneristico durante la guerra e nel dopoguerra.”
Con uno stile diretto e ricco di esempi, il volume mette a confronto due visioni opposte: quella idealista del progresso tecnologico come strumento di emancipazione e quella, più inquietante, di un ecosistema dominato da interessi economici e geopolitici. Un tema che risuona con forza anche nell’attuale dibattito su AI governance e sovranità digitale.
“Careless People”: dentro il mondo segreto di Meta
Se Karp e Zamiska analizzano le dinamiche sistemiche del potere tecnologico, Sarah Wynn-Williams entra nel cuore pulsante di una delle sue roccaforti: Meta. Ex responsabile delle politiche pubbliche del gruppo dal 2011 al 2016, Wynn-Williams racconta in Careless People. Gente che se ne frega una storia fatta di pressioni interne, scelte morali sospese e un ambiente in cui la parola “etica” sembra bandita.
Il libro — già best-seller negli Stati Uniti nonostante i tentativi di Mark Zuckerberg di limitarne la diffusione — si presenta come una denuncia frontale delle pratiche manageriali e della cultura aziendale che domina le grandi piattaforme digitali. L’autrice rivela episodi inquietanti: dai rapporti controversi di Meta con la Cina all’omertà sul caso Myanmar, fino al sostegno indiretto offerto al partito di Trump durante le ultime elezioni presidenziali americane.
Wynn-Williams non si limita a descrivere un ambiente tossico: mette in discussione l’intero modello di business delle Big Tech, basato sull’estrazione dei dati e sulla manipolazione del consenso. Il suo tono è insieme personale e politico, frutto di esperienze dirette e di una presa di coscienza che trasforma la testimonianza in atto d’accusa.
“Le piattaforme — scrive — hanno costruito un mondo che promette connessione ma genera solitudine, che parla di libertà ma coltiva il controllo.”
Jacques Ellul e la visione profetica della “Società tecnologica”
Chiude il trittico La società tecnologica di Jacques Ellul, uno dei più grandi pensatori francesi del Novecento. Pubblicato originariamente negli anni Cinquanta, il saggio torna oggi con una forza rinnovata, grazie a un contesto storico che sembra confermare le sue intuizioni.
Ellul affronta il rapporto tra uomo e sapere tecnico da una prospettiva filosofica e sociologica, mostrando come la tecnologia, da semplice mezzo, sia diventata un fine in sé. Il suo sguardo è profetico: descrive la trasformazione delle società industriali in società tecnologiche molto prima che termini come “automazione”, “digitalizzazione” o “intelligenza artificiale” entrassero nel lessico comune.
A differenza di altri studiosi contemporanei, Ellul parte dalla realtà tecnologica del suo tempo e ne anticipa con sorprendente lucidità gli sviluppi futuri. La sua riflessione tocca i nodi ancora oggi centrali — alienazione, perdita di senso, dominio della tecnica sull’etica — e pone un interrogativo che rimane attualissimo: è ancora possibile un controllo umano sulla macchina che abbiamo creato?
Nella nuova edizione curata da Silvio Berlusconi Editore, il testo è accompagnato da un apparato critico che ne evidenzia la straordinaria attualità, rendendolo accessibile anche al lettore contemporaneo interessato a comprendere le radici culturali del mondo digitale odierno.
Tre visioni, un’unica domanda: quale futuro per l’umanità tecnologica?
Nel loro insieme, i tre saggi offrono un mosaico complesso e affascinante: Karp e Zamiska rappresentano la visione politica e strategica; Wynn-Williams porta la testimonianza interna al cuore del sistema; Ellul fornisce la chiave filosofica per interpretare l’intero scenario.
Il risultato è una trilogia editoriale che, più che raccontare la tecnologia, la interroga. Non si tratta solo di capire come funziona il progresso tecnico, ma a chi serve e con quali conseguenze.
L’approccio di Silvio Berlusconi Editore è dichiaratamente culturale e civile: non un’apologia dell’innovazione, ma una riflessione sulle sue derive e sulle sue possibilità di redenzione.
Come si legge nel comunicato, “nelle singole opere si riscontra un fattore ricorrente: uno sguardo disincantato che mette in discussione diversi aspetti peculiari del progresso delle macchine”.
Un messaggio che risuona oggi con particolare forza in un’epoca dominata da algoritmi, intelligenze artificiali e crisi etiche che attraversano la società globale.
Canali social ufficiali:
FAQ
1. Quali sono i tre libri pubblicati da Silvio Berlusconi Editore sul tema della tecnologia?
I titoli sono La repubblica tecnologica di Alexander C. Karp e Nicholas W. Zamiska, Careless People di Sarah Wynn-Williams e La società tecnologica di Jacques Ellul.
2. Qual è il filo conduttore delle tre opere?
Tutte analizzano, da prospettive diverse, il rapporto tra tecnologia, etica e potere, ponendo domande fondamentali sulla responsabilità umana nel mondo digitale.
3. Perché “Careless People” ha suscitato scalpore negli Stati Uniti?
Perché denuncia dall’interno le pratiche e le scelte morali di Meta, l’azienda di Mark Zuckerberg, rivelando episodi e rapporti controversi che hanno avuto rilevanza politica e internazionale.
4. In che modo Jacques Ellul è ancora attuale oggi?
Le sue riflessioni degli anni Cinquanta anticipano i problemi odierni legati alla digitalizzazione e all’automazione, offrendo una prospettiva critica sulla subordinazione dell’uomo alla tecnica.