Come fare trading online con la guida e qualche consiglio utile
Come fare trading online, ecco come iniziare e come muoversi. Qualche piccolo consiglio sul trading online. Prima di aprire un conto è cosa buona scegliere gli obiettivi che si vogliono ottenere con il trading online e anche quali rischi si è disposti a correre. Guadagnare 50 euro al giorno o trasformare questa attività in una vera professione? Ma si può anche perdere, ovviamente. Quindi qualche migliaio di euro può già essere troppo, mentre una volta acquisita una buona tecnica coi meccanismi di trading online è comunque una regola intelligente non superare il 10% delle proprie disponibilità liquide.
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Il secondo step è lo studio attraverso libri, corsi di formazione gratuiti e a pagamento, eventi formativi. Il mercato è ricco di iniziative didattiche che, con investimenti modesti, consentono di avere un primo contatto con il trading online per ottenere consigli utili su quali tipi di strumenti finanziari o di mercati puntare. Interessante è l’Annuario del Trading Online Italiano, che raccoglie in un solo volume tutte le risorse del mercato, dai broker alle piattaforme, dalla formazione agli eventi e molto altro; un altro punto di partenza può essere il sito di Trading Library, libreria online specializzata in testi di analisi tecnica e tecniche di trading online.
La scelta del broker e del servizio di trading online dipende dal tipo di esigenze che si sono individuate. Volere un servizio di trading online con tutti i vantaggi del conto corrente bancario o di deposito spinge inevitabilmente verso le banche online; in Italia, accanto alle banche tradizionali che offrono un servizio essenziale di trading online, ci sono sei banche alcune specializzate che offrono servizi professionali, ma solo quattro offrono anche servizi bancari (Fineco, Banca Sella-Sella.it, Webank e IW Bank) mentre le altre sono focalizzate solo sul trading online.
Vi sono poi alcune Sim per utenti molto dinamici (Directa soprattutto) e sei broker specializzati nel trading sui cambi o su strumenti particolari famosi come CFD (contract for difference).
Accanto ad essi, un centinaio di broker esteri (quasi tutti con servizi su Forex e CFD) autorizzati ad operare in Italia ma senza offerte specifiche per gli utenti del nostro Paese e spesso senza nemmeno un sito web in italiano.
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Quanto ai costi, i broker applicano commissione fisse (da 2-3 euro a 15 per eseguito a seconda del tipo di attività, dei mercati e delle piattaforme usate), variabili (a partire da circa lo 0,15% sui volumi negoziati) oppure “degressive”, cioè che decrescono con l’aumentare del numero di eseguiti in un dato periodo di tempo.
Quando si chiede ai trader di lungo corso qual è l’elemento più difficile da gestire? La risposta che è se stessi. Attenti quindi al fattore psicologico, un po’ come il gioco d’azzardo.
Non superare mai i limiti con il trading online. Il trader deve studiare tecniche e mercato e arrivare a sviluppare una propria metodologia, in sostanza deve darsi delle regole.
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Darsi un obiettivo realistico di guadagno e vendere i titoli posseduti quando questi raggiungono i livelli ipotizzati senza sperare che migliorino, così come darsi un massimo di perdite sostenibili e, una volta toccata quella soglia, non “mediare al ribasso” ma chiudere la posizione senza esitare troppo.
Non solo. Chi fa trading online deve anche accettare le perdite che ci sono e ci saranno sempre, rispettare le regole che ci si è dati, gestire la paura del tracollo e l’eccessivo entusiasmo, dominare la convinzione di avere sempre ragione e insistere in un’azione per convinzioni astratte non supportate da indicazioni tecniche chiare, fanno parte del bagaglio di un trader sano e psicologicamente forte.
Insomma, fare trading online, al di là dei tecnicismi, è soprattutto una questione di controllare se stessi e i propri limiti.
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