Tra le migliori trame del 70 Festival del Cinema di Venezia spicca Gerentophilia di Bruce LaBruce. Amore senza tempo, nè confini. Dove rivoluzione diventa retorica
Bellissimo film canadese con due straordinari giovani protagonisti e uno un po’ meno giovane, anzi orgogliosamente VECCHIO.
Lui Pier Gabriel Lajoie (mai nome fu più appropriato, del 94) Lei (Katie Boland) e l’altro Mr Peabody (Walter Borden).
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La storia: un diciottenne di nome Lake scopre un imprevisto (ma maturato) desiderio sessuale per gli uomini anziani che diventa più evidente con Mister Peabody, 82 anni, di etnia mista. Differenze generazionali ed etniche ma uguaglianza sessuale.
Con la differenza che Lake il diciottenne non è necessariamente gay. Ama gli anziani, uomini o donne che siano.
In camera ha come poster adolescenziale una gigantografia di Gandhi ma – si scoprirà – non per ragioni pacifiste. Lui non è un santo come crede la fidanzata (bravissima e dolce attrice, con la quale ho scambiato quattro chiacchere)
Il film e’ davvero Rivoluzionario e la parola diventa retorica. Si capirà perchè solo dopo.
Perché sorprende: tanti motivi 1, l’incredibile differenza d’età ancora tabù ai giorni nostri viene dolcemente superata, 2, non si tratta del solito Lolito(a), sedotto(a) e mantenuto(a). Lui, il diciottenne seduce e paga i conti, 3, rappresenta l’istinto che diventa amore ad una platea troppo abituata ad essere razionale anche lì nell’unico spazio in cui dovrebbe regnare la natura, sebbene, pare ovvio, nei limiti della consensualità’ adulta.
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Abbattuto quindi il tabu’ della differenza d’età che non è ne’ omosessuale ne’ etero. L’amore, la passione, esiste comunque, nonostante noi è i nostri luoghi comuni.
I vecchi e il Gin si danneggiano facilmente e’ il leit motiv del film. Bella e concreta battuta del signor Peabody/Melvin che è disarmante nella sua precisione e ironia.
Chi non vorrebbe avere 82 anni si pensa appena fuori dalla sala.
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Il regista, Bruce LaBruce, eclettico autore di documentari, art-porn, fiction e reportage per i giornali, coglie nel segno, giocando con lo scandalo, ma fa un bel film sull’amore che forse è’ ancora più ben rappresentato dalla fidanzata di Lake. Desiree, che supera anche la natura (gay o meno che sia poco importa) che lo ama in ogni caso, qualunque cosa desideri e soprattutto lo aiuta a realizzare il suo sogno d’amore.
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