TIGER WOODS dopo MUIRFIELD prima del PGA. Riflessioni in Swing maggiore.
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TIGER WOODS la prima volta l’ho visto giocare al torneo di ARNOLD PALMER a BAY HILL in Florida , un ragazzino, ogni buca “spostava” centinaia di persone, l’ho seguito altre volte ,ma dove veramente avevo la pelle d’oca era quando all’alba provava il campo (links) prima dell’open.
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Che FIGATA, seguirlo da vicino, che elettricità, fisicamente uno Strafigo, lo swing così così …
… ah. ah.
Quando mi ha riconosciuto mi ha chiesto qualche “dritta” ma prima di una gara non si danno gli ho risposto.
(non se l’aspettava)
L’ho visto un po’ in televisione a MUIRFIELD e quasi non lo riconoscevo.
Remember quando aveva la forza di fare la cosa giusta al momento giusto.
Sotto sotto aveva un golf molto semplice, un cervello di 3 o 4 categorie superiore ad altri e questo gli permetteva di seguire le migliori strategie, adeguare il suo gioco del quale conosce benissimo i sui punti deboli, di capire in anticipo rispetto ad altri dove sta andando a parare durante il torneo, di mettere una pressione spaventosa ai suoi compagni di gioco che cominciavano a balbettare sul campo e non ritrovano più il filo.
Trovava sempre motivazioni fortissime alla qualità del suo gioco.
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Sfruttava l’energia della folla, sentiva l’attenzione quando giocava bene,la percepiva,la sfruttava per migliorare il livello del suo gioco.
Era cosciente della propria presenza,spesso e’ difficile conoscere se stessi, lui si conosce!
Sapeva come gestire la sua forza mentale e a mio parere era la sua 15 o 16 mazza, era totalmente assorbito dal momento.
Il suo caddy di allora STEVE WILLIAMS.
ERA in realtà una sorta di se stesso.
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