The Funding Spirit: rete di piattaforme di raccolta fondi per appassionati
Nasce The Funding Spirit, l’unico network di piattaforme di raccolta reward-based a misura di appassionati, per fare impresa senza contare sulle risorse dello Stato, che sono ormai praticamente esaurite. Si tratta di trovare fondi alternativi.
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Le piattaforme sono già online: per ora la prima si occupa di sport e la seconda di cultura. Ma presto verranno alla luce piattaforme per altri settori. Con un’attenzione in più per i progetti che abbiano un risvolto sociale.
Visto che le realtà più piccole o meno conosciute non riescono a sopravvivere senza finanziamenti, è anche a loro che si rivolge The Funding Spirit, con due formule: “All or Nothing” oppure “Keep It All”. Nel primo caso il finanziamento avviene solo se l’obiettivo prefissato viene raggiunto almeno al 100% entro la data di scadenza. Nel secondo caso, al termine del progetto i promotori ricevono la somma raccolta indipendentemente dal fatto che sia stato centrato o meno il target di risorse pianificato.
Ogni iniziativa ha uno spazio dedicato per gli ideatori delle singole campagne. Ma vale anche per i loro potenziali sostenitori, per far sentire tutti “a casa”.
Carlo Costa, founder e chairman di The Funding Spirit, sottolinea che i contributori avranno l’opportunità di esprimere il loro parere e il vantaggio di essere tenuti informati sugli sviluppi dei progetti, oltre a poter ricevere “ricompense” spesso esclusive come incontri con campioni dello sport o visite private a musei e mostre insieme ai curatori.
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“Abbiamo un team dedicato, che lavora fianco a fianco con gli ideatori, aiutandoli a mettere a fuoco gli aspetti più importanti di una campagna” prosegue Carlo Costa “e, fatto unico nel panorama internazionale, carichiamo direttamente noi ciascuna iniziativa garantendo un’uniformità di linguaggio e un’identità visiva”.
Nikolas Fiorotto, co-founder e project manager di The Funding Spirit precisa che già ora la piattaforma è in due lingue, italiano e inglese, ma presto potrebbero aggiungersi altre lingue “core” in linea con le esigenze delle aziende coinvolte. E aggiunge: “Partiamo dall’Italia, ma guardiamo al mondo. Nasciamo in un momento storico importante. Il mercato del crowdfunding sta crescendo a doppia cifra anno su anno su scala internazionale e le opportunità di fare business sono enormi, bisogna solo saperle cogliere”.
Quali sono le motivazioni per scegliere The Funding Spirit nel panorama delle aziende simili nate negli ultimi anni?
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- Piattaforme dedicate a ciascun settore
- Gestione tailor made, dalle immagini alle ricompense
- Identità visiva
- Semplicità di navigazione
- Più lingue
- Sicurezza dei pagamenti tramite stripe.com
Particolarmente efficace l’intervento di Giacomo Neri, professore di Strategia e Politica Aziendale alla Cattolica, anch’egli co-founder, che ha sottolineato come queste iniziative sviluppino una formula di democrazia finanziaria, sostenendo la domanda e lasciando affiorare queste “gemme” di imprenditorialità diffusa, che in Italia hanno ancora difficoltà a coagularsi e trovare “spalle” finanziarie.
Per gli investitori l’opportunità è quella di attivare il senso di partecipazione a un’idea, con focalizzazione sugli elementi valoriali, a partire oggi da sport e cultura. Questo permette di passare dalla cultura della relazione e del collegamento, tipica del nostro Paese, a quella della competizione e del merito, più diffusa negli altri Paesi dove il crowdfunding è più sviluppato. Ad esempio il nostro patrimonio artistico-culturale è oggi penalizzato, e raccoglie 800 milioni di euro di finanziamento, contro i 3 miliardi di Francia e i 4 miliardi di UK. Il nostro sistema Paese esprime quindi uno svantaggio competitivo, ma se ancora l’Europa è un fenomeno “inglese”, l’Italia comunque si piazza terza dopo la Francia.
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