Tether cresce oltre il 10% e Juventus valuta Juan Sartori nel consiglio di amministrazione

La crescita della quota di Tether nel capitale Juventus
Tether, la società leader nel settore delle criptovalute, ha incrementato la propria quota nel capitale di Juventus passando dall’8,2% al 10,1%, posizionandosi come il secondo azionista più rilevante dopo Exor, che detiene il 65,4%, e superando il fondo Lindsell Train fermo all’8,7%. Questo aumento delle partecipazioni corrisponde a un peso del 6,18% circa sui diritti di voto, evidenziando un interesse significativo e strategico nel club torinese. Il dato assume ulteriore rilevanza considerando che Tether è emittente della stablecoin più diffusa a livello globale e ha chiuso il 2024 con un utile netto di 13,7 miliardi di dollari, vantando 400 milioni di utenti attivi.
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Secondo la dichiarazione ufficiale pubblicata sul sito della società, l’investimento rappresenta un impegno a lungo termine nella valorizzazione della Juventus, evidenziando una chiara fiducia nel potenziale di crescita e nel valore intrinseco del club. Il coinvolgimento di Tether è concepito come l’innesco di una partnership stretta e reciprocamente vantaggiosa, con l’obiettivo di creare sinergie concrete tra il mondo dello sport e quello delle tecnologie digitali e blockchain. Ciò segna un cambio di passo nella strategia finanziaria e di sviluppo del club, integrando competenze innovative e profili globali.
La mossa di Tether è stata accolta positivamente anche in Borsa; dopo l’annuncio, il titolo Juventus ha evidenziato un rialzo dell’1,7% registrato a Piazza Affari, confermando l’attenzione degli investitori sulle prospettive di crescita del club. Negli ultimi dodici mesi le azioni erano già cresciute dell’80%, grazie a speculazioni legate alla possibile uscita degli Elkann, poi smentita. Al momento la capitalizzazione borsistica del club supera il miliardo e duecento milioni di euro, sottolineando un rilancio significativo delle performance finanziarie.
Il rafforzamento dell’investimento di Tether coincide con un periodo di risanamento economico per la Juventus. Dopo lunghi anni caratterizzati da risultati negativi, il club ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2024/25 con un utile di 16,9 milioni di euro, nettamente migliore rispetto alla perdita di 95,1 milioni registrata nell’anno precedente, influenzata dall’esclusione dalla UEFA Champions League. Questo miglioramento finanziario consolida la posizione del club e rende l’intervento di Tether strategicamente funzionale alla stabilizzazione e allo sviluppo futuro.
Il possibile ingresso di Juan Sartori nel consiglio di amministrazione
In relazione all’ampliamento della partecipazione di Tether nel capitale di Juventus, cresce l’attesa per la possibile nomina di Juan Sartori nel consiglio di amministrazione del club bianconero. Sartori, 44enne imprenditore e politico uruguaiano, è una figura di spicco nel calcio internazionale grazie alla sua esperienza alla guida del Sunderland, club inglese di Championship, e al ruolo di vicepresidente del Monaco, squadra di Ligue 1. La sua presenza nel board potrebbe rappresentare un ponte strategico tra la Juventus e l’ambito calcistico europeo e internazionale.
Originario di una famiglia con radici piemontesi, Sartori è noto per il suo background multiculturale e per il network consolidato nel mondo dello sport e della finanza. Di particolare interesse è il legame familiare con l’oligarca russo Dmitri Rybolovlev, proprietario e presidente del Monaco da oltre un decennio, che ne rafforza l’influenza e le connessioni nel calcio d’élite e in ambienti finanziari di rilievo globale. La moglie di Sartori, figlia di Rybolovlev, consolida ulteriormente questo legame.
Il passaggio di Sartori al cda Juventus sarebbe interpretato come una mossa finalizzata a integrare competenze manageriali e know-how sportivo nel progetto di crescita e valorizzazione del club. Oltre all’apporto diretto nelle scelte strategiche, la sua nomina potrebbe facilitare aperture a nuovi investimenti e sinergie istituzionali tra la Juventus e realtà calcistiche e tecnologiche con cui Tether intende collaborare.
Strategie finanziarie e prospettive future del club bianconero
Juventus sta attraversando una fase di riequilibrio finanziario e strategico, in cui la solidità dei conti si accompagna a un’ambiziosa visione di sviluppo. Dopo anni di difficoltà economiche, il club ha archiviato il primo semestre dell’esercizio 2024/25 con un utile netto di 16,9 milioni di euro, un’inversione di tendenza significativa rispetto alle perdite pregresse, valorizzando così l’efficacia delle misure di contenimento e la capacità di attrarre nuovi investitori.
In questo contesto, l’eventuale aumento di capitale, stimato tra i 15 e i 110 milioni di euro, rappresenta uno strumento cruciale per rafforzare il capitale sociale e sostenere investimenti mirati, soprattutto in ambito sportivo e commerciale. Exor, principale azionista, ha già confermato un impegno iniziale di 15 milioni di euro, mentre Tether ha manifestato disponibilità a partecipare per mantenere la propria quota e consolidare la sinergia con il club.
La prospettiva d’impiego delle risorse finanziarie comprende non solo il rilancio sportivo – con costi legati, ad esempio, al cambio di allenatore – ma anche nuove strategie di revenue generation. L’attivazione di accordi commerciali come la possibile reintroduzione di Jeep come main sponsor e le entrate derivanti dal Mondiale per Club costituiscono elementi chiave per aumentare la liquidità e migliorare la posizione economico-finanziaria del club.
Il contributo di investitori qualificati come Tether introduce inoltre una dimensione innovativa, puntando a integrare tecnologie digitali avanzate capaci di migliorare il coinvolgimento della fanbase e consolidare la resilienza finanziaria nel lungo periodo. L’approccio congiunto tra sport e innovazione tecnologica appare quindi la direttrice principale per sostenere la crescita di Juventus, con un occhio attento alle dinamiche di mercato e alle opportunità di espansione commerciale a livello globale.
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