Ossigenoterapia: terapie etiche non invasive, come curarsi grazie all’ossigeno

State combattendo da tempo con malattie alle ossa, ferite che non si richiudono, infiammazioni alle gengive, retinopatie o si verifica una sordità improvvisa, ma nessuna cura sembra funzionare?
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Cercare di curare determinate patologie può risultare spesso angosciante e snervante perché, nonostante trattamenti di diverso tipo, nessuna cura sembra essere in grado di risolvere il problema. Nonostante i presupposti, però, non lasciatevi prendere dallo sconforto, perché esiste una terapia che potrebbe davvero fare al caso vostro: la soluzione arriva dall’ossigeno.
Avete mai sentito parlare dell’Ossigenoterapia iperbarica, detta anche OTI?
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L’OTI è una terapia etica, riconosciuta dalla medicina convenzionale, non invasiva e basata sulla respirazione di ossigeno puro al 100% o miscele gassose iperossigenate all’interno di una Camera Iperbarica, portata ad una pressione superiore a quella atmosferica mediante pressurizzazione con aria compressa.
Tale pressione permette la diffusione dell’ossigeno nel sangue con una concentrazione superiore anche dieci volte rispetto al normale; in questo modo si favorisce la formazione di nuovi vasi sanguigni, si riattivano processi metabolici bloccati e si portano alcune malattie a guarigione o miglioramento.
Respirando ossigeno puro (o la miscela prescritta dal medico iperbarico) viene stimolata una iperossigenazione del sangue e delle cellule. Tutto questo ha un benefico effetto sull’organismo: stimola ad esempio l’accelerazione della cicatrizzazione delle ferite cutanee, delle ustioni o delle ferite da trauma. L’iperossigenazione, in pratica, rinforza la capacità che ha il nostro corpo di reagire e di guarire da traumi e da alcuni tipi di malattie.
Una credenza molto diffusa è che l’Ossigenoterapia iperbarica sia utile solo nei casi estremi di intossicazione da monossido di carbonio o in caso di incidenti dei subacquei: in questi casi non è solo consigliata, ma è considerata la terapia necessaria a salvare la vita dei pazienti.
È efficace, per esempio, per le embolie gassose arteriose, la gangrena gassosa da clostridi, l’ischemia traumatica acuta, l’osteomielite cronica refrattaria, gli innesti cutanei e i lembi a rischio, la necrosi ossea asettica, la sordità improvvisa, le ulcere cutanee.
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E’ sempre opportuno consultare il proprio medico di base, che potrà valutare meglio l’importanza della ossigenoterapia per ciascun paziente: a seconda della Regione di residenza, può richiedere la prestazione in regime di convenzione ai Centri privati dotati di Camere Iperbariche. Come ogni altra prestazione al paziente sarà solo richiesto di pagare il ticket.
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