Stefania Lepidi sopravvissuta alla strage della funicolare di Lisbona racconta la sua terribile esperienza

la tragedia della funicolare di lisbona
La tragedia della funicolare di Lisbona ha scosso profondamente la capitale portoghese e l’intera comunità internazionale, lasciando un bilancio drammatico di 17 vittime. L’incidente, avvenuto in modo improvviso e violento, ha coinvolto la funicolare Gloria, un mezzo di trasporto molto utilizzato e simbolico per i cittadini e i turisti. Il deragliamento, causato dallo sganciamento di una seggiovia dai cavi, ha generato un effetto domino con gravi conseguenze per i passeggeri a bordo. La dinamica dell’incidente, estremamente rapida, ha impedito qualsiasi forma di reazione tempestiva e ha reso inevitabile la tragedia. Le autorità locali sono subito intervenute tentando di gestire una situazione di emergenza particolarmente complessa, mentre le indagini sono in corso per chiarire le responsabilità e le cause tecniche che hanno portato al disastro.
Indice dei Contenuti:
la testimonianza di stefania lepidi
Stefania Lepidi, ricercatrice italiana presente sull’impianto al momento del disastro, ha fornito una testimonianza diretta e intensamente dettagliata degli attimi concitati dell’incidente. «Ero nella seconda seggiovia quando ho avvertito un boato improvviso, tutto è avvenuto in un attimo», ha raccontato. La forza dell’urto è stata tale da farle riportare una frattura scomposta al braccio e alcuni traumi lievi, dovuti anche al contraccolpo provocato dalla caduta di altre persone sul suo corpo. Confessa di essere rimasta a terra, immersa nel sangue, mentre assisteva impotente alle operazioni di soccorso che portavano via i corpi senza vita dei compagni di viaggio.
Lepidi si trovava a Lisbona per partecipare a un convegno della IAGA (International Association of Geomagnetism and Aeronomy) e, nonostante lo shock, ha confermato che il suo rientro in Italia è previsto come da programma. La sua testimonianza contribuisce a ricostruire in maniera diretta la tragica dinamica dell’incidente, sottolineando la rapidità e la drammaticità dell’evento, oltre alle gravi condizioni in cui si sono trovati i sopravvissuti.
le conseguenze e i soccorsi sul luogo dell’incidente
Le operazioni di soccorso dopo il deragliamento della funicolare Gloria si sono rapidamente trasformate in una corsa contro il tempo. I soccorritori, approntati con mezzi di emergenza e team specializzati, hanno affrontato una scena di devastazione e caos, con numerosi passeggeri feriti e intrappolati tra i resti dell’impianto ferroviario. La delicatezza degli interventi è stata fondamentale per estrarre sopravvissuti e per gestire le operazioni di primo soccorso in un contesto estremamente complesso e drammatico.
Le ambulanze e i mezzi di emergenza hanno effettuato un trasporto immediato verso gli ospedali cittadini per curare le ferite, alcune gravi, riportate da molti passeggeri. Contestualmente, le autorità portoghesi hanno istituito un cordone di sicurezza attorno all’area del disastro per consentire l’attività dei vigili del fuoco, della protezione civile e delle forze dell’ordine, impegnate anche a coordinare le ricerche di eventuali dispersi. La presenza di feriti minori e di persone sotto shock ha richiesto anche un supporto psicologico tempestivo e organizzato nella zona.
Al lavoro si sono uniti anche volontari e operatori sanitari, mentre l’ambasciata italiana ha mantenuto un contatto costante con gli ospedali e le autorità portoghesi per monitorare le condizioni della connazionale ferita e fornire assistenza. La complessità della scena e la portata del disastro hanno imposto un impegno straordinario, con squadre impegnate nella rimozione delle macerie e nella ricostruzione della dinamica per supportare le indagini in corso.
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