Stampante 3D scopre nuove implementazioni
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La stampante 3D è una di quelle tecnologie che non arresta il proprio sviluppo. Denominata già come tecnologia del futuro in molte scienze d’applicazione.
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In realtà gran parte di questo futuro lo so si può già vedere oggi all’interno dei laboratori più d’avanguardia. La ricerca sui campi d’applicazione sembra non conoscere limiti.
Il settore del modellismo è già stato influenzato da questa tecnologia. I risultati sono già visibili online, all’interno di marketplace come Etsy.
Le nuove implementazioni in fase di studio in questo momento riguardano nuovi materiali da stampare. L’arrivo al traguardo vorrebbe dire sensibili implementazioni in campi come la cucina e la medicina.
La stampante 3D in casa
L’uso della stampante 3D per un uso casalingo ha già prodotto risultati apprezzabili anche in certe fasce dei macchinari contemporanei. In un laboratorio italiano, situato ad Avellino, è nata Poly.
Una stampante 3D in grado di dar vita ad oggetti di varia natura. Persino a piccoli dolci di cioccolato. Il macchinario realizzato con materiali ecosostenibili è destinato ad un uso domestico.
Il progetto è in fase di lancio tramite crowdfunding. Se l’operazione andasse a buon fine, Poly potrebbe arrivare sul mercato ad un prezzo di 249,00€.
Ci sono però anche prodotti destinati ad un uso più ampio. NexD1 è brevettata per riuscire a stampare persino circuiti elettrici fatti con un’apposita resina.
Le dimensioni contenute di appena 42cm e il display touch rivolgono un occhio anche al design. Al momento sta riscuotendo un buon successo nel raccogliere finanziamenti in Kickstarter. Il prezzo al consumatore dovrebbe aggirarsi sui 2.800,00€.
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La ricerca per uso gastronomico
Test in laboratorio parlano già di cucina del futuro. La designer tedesca Chloé Rutzerveld è al lavoro per riuscire a stampare alimenti su misura replicabili poi dal consumatore finale.
Il progetto prevede di unire conoscenze dai settori del design e della bio ingegneria. Ad oggi si è riuscito a creare un prototipo di biscotto vivente commestibile. Il super alimento dovrà anche fornire il giusto apporto calorico e di sostanze nutritive a chi se ne ciberà.
L’esperimento è simile a quello attuato dalla Nasa. La compagnia spaziale prevede di nutrire in questo modo i coloni su Marte nel 2030.
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