Stablecoin regolamentate dal Senato Usa con l’approvazione del nuovo Genius Act innovativo

Regolamentazione delle stablecoin negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti il progetto di legge Genius Act rappresenta un passo decisivo verso la regolamentazione delle stablecoin. Approvato dal Senato con un ampio consenso bipartisan (68 voti favorevoli contro 30), il testo impone un quadro normativo chiaro e stringente per questo tipo di strumenti finanziari digitali. Il disegno di legge, che ora passa all’esame della Camera dei Rappresentanti, mira a garantire trasparenza, sicurezza e stabilità al settore, discipline ancora carenti in un panorama in rapida espansione. La norma prevede che le stablecoin siano integralmente supportate da riserve liquide, realizzando così un sistema più affidabile e tutelato per consumatori e investitori.
Indice dei Contenuti:
Secondo il Genius Act, la supervisione principale delle stablecoin sarà affidata al Dipartimento del Tesoro, che acquisirà un ruolo centrale nella regolamentazione del settore, diversamente dalla proposta della Camera che individua invece una gestione condivisa tra diversi enti come la Federal Reserve e l’Office of the Comptroller of the Currency. Questa differenziazione evidenzia un dibattito aperto, ma entrambi i rami del Congresso convergono sull’esigenza di un rigoroso controllo.
Il testo prevede inoltre l’introduzione di requisiti d’audit annuali per emittenti con capitalizzazioni superiori ai 50 miliardi di dollari e la pubblicazione di report mensili sulla composizione delle riserve. Anche la regolamentazione della priorità dei diritti in caso di insolvenza è innovativa: i possessori di stablecoin avranno precedenza sui creditori tradizionali nelle procedure fallimentari. Tali misure mirano a rafforzare la fiducia e a stabilizzare l’intero ecosistema finanziario collegato a queste criptovalute ancorate al valore del dollaro.
Impegni e restrizioni previsti dal Genius Act
Il Genius Act introduce una serie di impegni e restrizioni stringenti per gli emittenti di stablecoin, orientati a promuovere la trasparenza e la sicurezza finanziaria. In primo luogo, le stablecoin devono essere garantite al 100% da dollari o asset equivalenti altamente liquidi, quali titoli del Tesoro statunitense a breve termine, eliminando così rischi di sottocapitalizzazione e insufficiente copertura patrimoniale. Questo obbligo mira a prevenire crisi di fiducia e volatilità eccessiva.
Gli emittenti con una capitalizzazione di mercato superiore a 50 miliardi di dollari dovranno sottoporsi a rigorosi audit annuali, con l’obbligo di pubblicare mensilmente dettagli specifici relativi alla composizione delle riserve. Tale trasparenza è essenziale per monitorare costantemente la solidità finanziaria di questi strumenti digitali.
In caso di insolvenza, i possessori di stablecoin saranno prioritari nell’ambito delle procedure fallimentari, posizione che li pone davanti agli altri creditori, aumentando la tutela degli investitori e rafforzando la stabilità del sistema. Inoltre, la legge vieta esplicitamente che grandi aziende tecnologiche non finanziarie, come Meta e Amazon, emettano stablecoin, evitando così un eccessivo accumulo di potere in mano a conglomerati extra-finanziari.
Il Genius Act proibisce l’emissione di stablecoin che generano rendimenti per i consumatori, limitando la loro funzione a quella di mezzo di scambio stabile e affidabile, e prevenendo la trasformazione in strumenti speculativi ad alto rischio. Queste restrizioni delineano un quadro normativo rigoroso, volto a garantire che le stablecoin operino in un contesto regolamentato e sicuro.
Reazioni e prospettive future nel settore delle stablecoin
Le reazioni all’approvazione del Genius Act riflettono un ampio consenso sulla necessità di regole chiare per il settore delle stablecoin, ma anche un’attenta valutazione delle conseguenze economiche e tecnologiche. Il senatore Bill Hagerty, promotore della legge, ha sottolineato come il provvedimento rafforzi il ruolo internazionale del dollaro, favorisca l’adozione di pagamenti digitali più rapidi ed economici e incentivi la domanda di titoli di Stato USA, prospettando un’importante trasformazione del sistema finanziario entro il 2030.
Dal punto di vista industriale, Paolo Ardoino, CEO di Tether, ha accolto con favore il passaggio legislativo, definendolo un “passo fondamentale verso una regolamentazione completa e solida” in grado di garantire sicurezza e trasparenza, elementi essenziali per una crescita sostenibile del mercato. Ardoino ha inoltre evidenziato il valore sociale delle stablecoin, capaci di promuovere inclusione finanziaria globale e innovazione nel settore dell’asset digitale.
Nonostante l’approvazione al Senato, permangono alcune incertezze sulle modalità operative definitive. La Camera dei Rappresentanti potrebbe infatti proporre una regolamentazione diversa, affidando competenze multiple a varie autorità federali. La fase di riconciliazione tra Senato e Camera sarà cruciale per sviluppare un quadro normativo coerente e efficiente. Entro la fine dell’anno, l’auspicio è che la normativa diventi operativa, avviando un’epoca più stabile per le stablecoin negli Stati Uniti e, di riflesso, a livello globale.
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