Spyware su iPhone: ecco come difendersi dal nuovo pericolo
La società di sicurezza Trend Micro ha scovato uno spyware su iPhone che potrebbe mettere seriamente a rischio la privacy degli utenti. Da quanto emerso nei rapporti pubblicati sul sito della società, infatti, lo spyware in questione farebbe parte di una campagna di malware chiamata Operations Pawn Storm: lo spyware su iPhone, in realtà, consisterebbe in un’applicazione di terze parti da installare sul proprio device.
Spyware su iPhone: come funziona
Trattandosi di un’applicazione, chiamata XAgent, il software va installato. Una volta presente sul proprio device, lo spyware inizia a raccogliere tutti i dati dell’utente: messaggi di testo, rubrica telefonica e contatti, foto, i dati sulla geolocalizzazione e tutti i dati presenti all’interno delle altre applicazioni installate sul device. Lo spyware su iPhone si occupa poi di trasmettere tutti questi dati sensibili ad un server di controllo. L’applicazione può essere installata anche su iPhone non sottoposti a jailbreak.
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Spyware su iPhone: come difendersi
Nonostante XAgent rappresenti un pericolo concreto per i possessori di iPhone, c’è da dire che gli strumenti e le soluzioni per difendersi esistono e sono anche piuttosto semplici da seguire. Una prima arma di difesa è quella di limitarsi ad installare applicazioni servendosi soltanto dell’App Store ufficiale della Apple. Scaricare applicazioni proveniente da terza parti, infatti, espone al rischio di incappare in applicazioni spyware e malware come XAgent.
Il lato positivo di tutta questa storia, dunque, è che applicazioni come XAgent non possono installarsi in modo automatico. L’altra buona notizia è che i possessori di device con sistema operativo iOS 8 ricevono notifiche quando il telefono tenta di installare nuove applicazioni e queste non possono poi essere installate se l’utente non dà l’ok. Chi invece possiede ancora iOS 7 deve stare più attento perché le notifiche potrebbero non arrivare ed eventuali applicazioni potrebbero installarsi senza che l’utente se ne accorga.