Spiare una persona dalla webcam del PC ecco come è possibile prevenire questo attacco informatico in violazione alla privacy
Quando siamo davanti al nostro portatile dovremmo preoccuparci di essere presentabili? Probabilmente si, perché ci potrebbe essere qualcuno che ci osserva, facendo in modo di non farsi scoprire.
Se vi state chiedendo come possa essere possibile una cosa del genere, vi basterà guardare in direzione della webcam incorporata nel vostro portatile e avrete la risposta.
Si, perché secondo quanto scoperto da due ricercatori della Johns Hopkins University, sarebbe possibile controllare “da remoto” la webcam di un portatile Apple con alcuni anni di vita alle spalle, utilizzandola senza far scattare la caratteristica luce verde che nei portatili Apple ci informa che è in atto una registrazione.
Tutto ciò sarebbe possibile effettuando una semplice riprogrammazione di un chip presente all’interno della webcam e servendosi di “Remote Administration Tool”, un software che consente a qualsiasi utente di controllare un PC attraverso la Rete.
I due ricercatori hanno effettuato dei test solo su un tipo di webcam, installato sui dispositivi Apple tra il 2007 e il 2008, ma si sono detti certi del fatto che “le stesse tecniche possono funzionare anche con macchine più recenti e di marche diverse”.
La possibilità che qualcuno ci possa spiare attraverso la webcam fa senza dubbio scalpore ma non si può certo definire una novità, almeno per chi mastica un po’ di informatica.
Correva infatti l’anno 1998 quando degli hacker presentarono a Las Vegas il primo “supporto remoto”, chiamato “Back Office”. grazie al quale era possibile, ad esempio, far riavviare il computer dell’ignaro utente.
Se poi pensiamo che 11 anni dopo, nel 2009, studiosi dell’Università di Toronto hanno svelato che le autorità cinesi hanno spiato, tramite webcam, addirittura il Dalai Lama, si comprende come quanto scoperto dai due ricercatori sia tutt’altro che una novità.
Ma fino a questo momento, a difenderci dalle violazioni della privacy di questo tipo, abbiamo avuto i LED, “le spie luminose in grado di arginare la curiosità dei voyeur 2.0, lampeggiando non appena l’apparecchio si accende”.
Questo mezzo di difesa era considerato, fino a pochissimo tempo fa, a prova di hacker, ma da quando alcuni personaggi dello show-business a stelle e strisce hanno visto la loro privacy violata, nonostante questo sistema di sicurezza, la paura di essere inconsapevolmente spiati tramite la webcam del proprio PC è tornata a farsi largo tra gli utenti: e questa ricerca farà sicuramente crescere le loro preoccupazioni.
Come fare quindi per cercare di proteggersi? I due ricercatori della Johns Hopkins University hanno scherzosamente dichiarato che “la cosa più sicura da fare è mettere del nastro adesivo sulla camera”: un modo simpatico per chiarire che purtroppo dovremo abituarci a lottare perennemente contro questo pericolo.
Perché il detto giuridico “fatta la legge, trovato l’inganno” calza a pennello anche per il mondo dell’informatica, dove non si fa in tempo a trovare una soluzione per contrastare una violazione della privacy, che subito viene creato qualche sistema più sofisticato che rende la soluzione messa in campo, inefficace.