Preparazione al volo di Starship
SpaceX si sta preparando per il prossimo volo di Starship, un’iniziativa che promette di ridefinire gli standard nel settore aerospaziale. La sesta prova di volo è pianificata per il 18 novembre con una finestra di lancio che si apre alle 17:00 ET. Questo volo mira a replicare gli obiettivi raggiunti nelle prove precedenti e include tentativi di cattura del razzo booster durante il decollo e controllate immersioni nell’Oceano Indiano per la navetta spaziale.
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In questa fase, i controllori di volo prevedono di riaccendere un motore nello spazio, eseguendo esperimenti avanzati sullo scudo termico della navetta. Il razzo volerà con un angolo più ripido per testare i limiti del controllo delle alette in fase di atterraggio, raccogliendo dati fondamentali per scenari futuri. L’intera missione dovrebbe durare poco più di un’ora, consolidando ulteriormente il percorso verso la piena riutilizzabilità di Starship.
Dettagli sulla missione di lancio
- Data prevista: 18 novembre
- Finestra di lancio: 17:00 ET
- Obiettivi: Cattura del razzo, immersione controllata
Questo approccio mira a garantire che Starship diventi affidabile per missioni future, avvicinando SpaceX a uno degli obiettivi più ambiziosi nel campo dell’esplorazione spaziale.
Prossimo tentativo di volo
Dettagli sulla missione di lancio di Starship
SpaceX ha fissato il 18 novembre come data chiave per il sesto volo di prova di Starship, una missione attesa con grande interesse dalla comunità spaziale e dagli appassionati. La finestra di lancio si aprirà alle 17:00 ET, con l’azienda che rimane pronta ad adattarsi a eventuali cambiamenti necessari, inclusi i permessi richiesti dalla Federal Aviation Administration (FAA).
Durante questo volo, i controllori di volo eseguiranno diverse manovre cruciali, tra cui tentativi di cattura del razzo booster in volo utilizzando le braccia meccaniche della torre di lancio, note come “chopsticks”. La navetta spaziale intende realizzare un’immersione controllata nell’Oceano Indiano, permettendo di testare in condizioni reali le tecnologie di rientro.
É previsto che la missione duri poco più di un’ora, con focus sulle prestazioni del sistema di scudo termico e un tentativo di riaccendere un motore nello spazio. La navetta volerà con un angolo più accentuato per massimizzare i dati raccolti e valutare il controllo del veicolo in scenari di atterraggio a velocità variabile.
Le informazioni e le esperienze accumulate durante questa e le prossime missioni di volo saranno fondamentali per migliorare l’affidabilità di Starship, avvicinando SpaceX all’ambizioso obiettivo di rendere il volo spaziale accessibile e sostenibile nel lungo termine.
Utilizzo di Starship da parte della NASA
Nell’ambito delle sue missioni Artemis III e IV, NASA prevede di impiegare Starship per il tragitto degli astronauti verso la Luna, un passo fondamentale nel ritorno umano sul nostro satellite naturale dopo oltre mezzo secolo. La collaborazione con SpaceX avviene grazie a un contratto da 4 miliardi di dollari, che impone all’azienda di dimostrare mediante un volo di prova senza equipaggio la capacità di atterrare sulla Luna.
Durante la missione Artemis III, Starship avrà il compito di trasferire gli astronauti dalla capsula Orion, che si troverà in orbita lunare, verso il sud della Luna e ritornarli indietro. Questo evento storico vedrà non solo la pianta del piede umano sulla Luna, ma segnerà anche il primo atterraggio di una donna e di una persona di colore sul suolo lunare.
Artemis IV potrebbe vedere Starship operare in modo ancora più innovativo, poiché il veicolo spaziale potrebbe dockare presso la futura stazione spaziale lunare Gateway, fungendo da taxi per gli astronauti tra la stazione e la superficie della Luna.
Risultati dei test precedenti di Starship
Fino ad oggi, SpaceX ha condotto cinque lanci di test per il razzo Starship, con successi e insuccessi che hanno segnato il progresso del progetto. Il primo tentativo, effettuato il 20 aprile 2023, si è concluso con un’esplosione a un’altitudine di circa 24 miglia dopo quattro minuti dal decollo. L’incidente è stato causato dalla mancata separazione del razzo da un colossale booster, il quale ha subito danni a causa di un incendio provocato da una perdita di carburante. La distruzione controllata del razzo è stata ordinata a causa di malfunzionamenti nel motore.
Nel secondo volo, avvenuto l’8 novembre 2023, Starship ha raggiunto la quota spaziale ma non ha completato un’orbita, esplodendo otto minuti dopo il lancio. Questa volta, il razzo ha testato un nuovo metodo di separazione noto come “hot-staging”. Il vero progresso è stato registrato nelle ultime due missioni: il 14 marzo, la navetta ha raggiunto la velocità orbitale e ha dimostrato la capacità di trasferire ossigeno liquido tra i serbatoi interni. Infine, nel volo di giugno, Starship ha superato le intense temperature dell’ingresso atmosferico e ha effettuato una manovra di atterraggio controllato nell’Oceano Indiano.
L’ultima prova, il 13 ottobre, ha meravigliato gli esperti catturando il razzo booster durante il rientro a terra, utilizzando le braccia meccaniche della torre di lancio, consolidando in tal modo i progressi verso un sistema di volo spaziale riutilizzabile.