Dopo il grave attacco ai social network Facebook dichiara niente danni e nessuna violazione agli account degli utenti.
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Il tentativo di sfondamento, datato un mese fa, pare sia stato realizzato da professionisti dell’effrazione informatica. Un “sofisticato attacco”, secondo le analisi effettuate da Facebook e non un banale tentativo di forzatura.
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Secondo gli uomini di Zuckerberg, l’assalto informatico sarebbe passato attraverso i computer portatili di alcuni collaboratori e dipendenti, attraverso un punto vulnerabile di Java “bucato” dai pirati informatici.
Il rischio di violazione dei dati ha potenzialmente interessato oltre un miliardo di “amici”, iscritti al social che però rassicura: “Non ci sono prove che i dati degli utenti siano stati compromessi”.
L’attacco – comunica Facebook sul proprio blog – è avvenuto lo scorso mese e le indagini sono state subito avviate: “Non appena abbiamo rinvenuto la presenza di un codice maligno abbiamo avvertito le autorità e avviato un’inchiesta approfondita che è ancora in corso”, ma non risultano compromissioni dei dati personali.
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