Smartphone disruption: la scomparsa progressiva di oggetti e business negli ultimi 10 anni
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Lo smartphone è oggi indispensabile per ognuno di noi: ma quali oggetti e quali aziende sono state soppiantate dall’avvento degli smartphone?
Da qualche anno a questa parte sembra impossibile poter vivere senza smartphone: impostare la sveglia mattutina, fare una fotografia o un video, trovare un indirizzo o ascoltare musica sono tutte azioni che oggi possiamo compiere avendo in tasca un solo dispositivo.
Ma che fine hanno fatto la sveglia da comodino, la macchina fotografica, il navigatore o il lettore mp3? La risposta ce l’ha data Minimegaprint stampa low cost, che ha realizzato un’infografica su tutti quegli oggetti e quelle aziende che sono scomparsi con l’avvento dello smartphone.
Smartphone: cosa è cambiato in 10 anni
Basta andare indietro di 10 anni e ci troveremo di fronte uno scenario completamente diverso da quella che è la nostra vita oggi: per compiere ogni azione, ci serviva un oggetto specifico e ognuno di questi oggetti aveva un peso e un prezzo. È bastato un rapido calcolo per renderci conto che un tempo avremmo dovuto spendere circa 4700 euro per avere a disposizione tutta l’attrezzatura che oggi è racchiusa in uno smartphone e che sarebbe pesata intorno ai 70 chili.
Oggi, con una spesa di poche centinaia di euro e in soli 150 grammi, possiamo portare sempre con noi videocamera, calcolatrice, navigatore, bussola, torcia, calendario e la lista potrebbe continuare a lungo. Si tratta, ovviamente, di un incredibile vantaggio per tutti noi consumatori. Ma c’è un rovescio della medaglia, e riguarda le aziende che realizzavano tutti quei prodotti che sono stati inglobati dallo smartphone; vediamo che fine hanno fatto.
Business e oggetti divorati dallo smartphone
È indubbio, quindi, che gli smartphone abbiano rivoluzionato la nostra vita ma al tempo stesso abbiano fatto sparire decine di aziende: tutti quei business specializzati nella produzione di oggetti che oggi sono alla nostra portata semplicemente sfiorando lo schermo del nostro smartphone, stanno progressivamente uscendo dal mercato in quel processo inarrestabile che è stato definito “smartphone disruption”.
Tra le aziende più famose che hanno visto crollare le vendite possiamo citare TomTom, che aveva quasi il monopolio nella vendita di navigatori satellitari, Nintendo, che ha visto crollare il proprio titolo in borsa dell’88% in soli cinque anni, ma anche Kodak, che ha smesso di produrre apparecchi fotografici dal 2012, e Blockbuster, fallito definitivamente nel 2014.
Al di là dei brand più conosciuti, ci sono poi tutte quelle aziende minori che producevano oggetti di uso quotidiano che oggi ci portiamo sempre dietro grazie al nostro fedele smartphone: stiamo parlando di chi produceva sveglie, scanner, bussole, termostati, accordatori per strumenti, torce, registratori vocali, radio, calcolatrici, lettori musicali portatili.
Per non parlare delle app e di Internet sempre a portata di mano: queste funzionalità dello smartphone hanno reso accessibili anche dizionari, enciclopedie, videogiochi di ogni genere, libri e musica.
Questi sono solo alcuni esempi: nell’infografica realizzata da Minimegaprint trovate un riepilogo dettagliato di tutti i prodotti tecnologici che sono stati letteralmente divorati dallo smartphone.