Slow Brand. La gestione socio-economica della marca contemporanea
Tutto scorre veloce al tempo del web. La tecnologia ci ha abituati all’illusione di poter fare tutto, presto e bene, simultaneamente.
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Eppure, in controtendenza rispetto al trend del fast life contemporaneo, una nicchia socio-culturale sempre crescente ci riporta verso la filosofia “slow life” che ha per antesignano Carlin Petrini, l’uomo che esalta la “terra madre”.
Ma basta osservare il mondo del branding – da sempre caratterizzato da iper-dinamismo, velocità e iperconnessione esasperate, che si scopre che anche qui si colgono segnali nuovi che non possono passare inosservati.
Segnali insoliti che anche con la complicità della crisi economica, stanno testimoniando che alcuni grandi brand segnano il passo sulla scansione lenta e allungano i tempi di contatto con i propri target per creare nuovi spazi fra on e off line, in un’ottica olistica sempre più vicina ai ritmi naturali.
Per tutti i comunicatori digitali che volessero approfondire il tema vi invito a collegarvi con Blog-up. Una nuova visione analizzata e approfondita nell’ultimo libro di Patrizia Musso, da Franco Angeli.
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Uno strumento utile per orientarsi nelle scelte di questa nuova filosofia.
Il volume offre infatti un inedito ventaglio di casi nazionali ed internazionali di settori merceologici molto diversi, per diventare utile strumento di studio e di lavoro per quanti si occupano di comunicazione, non solo digitale.
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