Sigarette elettroniche: una nuova tassa ne aumenta il prezzo del 480%
Stangata in arrivo per i fumatori di sigarette elettroniche: se la bozza del decreto che intende riordinare la tassazione sui tabacchi e sulle sigarette elettroniche dovesse essere approvata, il prezzo di vendita di un flacone da 10 millilitri per la ricarica delle e-cig, le sigarette elettroniche, salirebbe da 6 a 35 euro, con un aumento, quindi, del 480%.
▷ Lo sai che da oggi puoi MONETIZZARE FACILMENTE I TUOI ASSET TOKENIZZANDOLI SUBITO? Contatto per approfondire: CLICCA QUI
La segnalazione arriva da Anafe-Confindustria (l’associazione nazionale dei produttori di fumo elettronico) che, dopo una prima analisi della bozza del nuovo testo che regola le accise e le imposte di consumo su tabacchi ed e-cig, denuncia “l’ennesimo tentativo di distruggere il settore della sigaretta elettronica”.
PROMO BIGLIETTO A SOLI 57 CHF – USA IL CODICE SCONTO : LFF25ASSODIG
In particolare, secondo l’associazione, il Governo sarebbe incapace di riconoscere le peculiarità del settore, ponendo sullo stesso piano il consumo di tabacco a quello delle e-cig, senza però che ci sia alcun fondamento scientifico che giustifichi questa equiparazione.
Il dato è ancora più sorprendente se si considera l’ordinanza del Tar del Lazio, poi confermata anche dal Consiglio di Stato e ora rinviata alla Corte costituzionale, che ha sospeso la precedente imposta di consumo fissata al 58,5% del prezzo al dettaglio. Anche perché l’Italia, attualmente, è l’unico paese occidentale che ha imposto una tassa sulla sigaretta elettronica.
Secondo il presidente di Anafe-Confindustria, Massimiliano Mancini, “le sigarette elettroniche continuano ad essere ciecamente assimilate al tabacco.
Questa volta cercando di trovare un’equivalenza impossibile da stabilire tra una svapata e un tiro di sigaretta“. E, spingendosi oltre, secondo Mancini “per il Governo l’unica preoccupazione è tassare per provocare la sparizione del prodotto, […] senza alcun riguardo per il diritto alla salute”.