La sicurezza della email personale contro le intercettazioni ecco le novità in arrivo da Yahoo! Mail
Yahoo! Mail mette a disposizione degli utenti un nuovo servizio di posta elettronica crittografata a partire dall’8 gennaio 2014 e una nuova veste grafica già utilizzabile dagli utenti.
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Annunciato con un breve comunicato inviato lunedì mattina al Washington Post, il nuovo servizio si basa su un processo di crittografia a chiave pubblica chiamato SSL (Secure Sockets Layers) e arriva in risposta alle richieste degli attivisti americani sulla sicurezza della trasmissione dei dati personali, che ben prima dello scandalo del Datagate avevano sollecitato l’azienda nel mettersi al passo con i tempi e con i concorrenti.
Già nel 2011, infatti la società era stata esortata sia da organizzazioni no profit sia da esponenti politici americani ad acquisire un metodo più sicuro e rispettoso della privacy, basato sulla crittografia. Solo all’inizio del 2013 Yahoo! è stato però in grado di fornire un servizio che mettesse in sicurezza l’archiviazione dei server aziendali tramite alcuni browser.
Con il Datagate la questione della sicurezza è diventata primaria, e l’azienda non ha potuto più sottrarsi alle richieste. Ma, ultima tra i big player ad attuare un sistema di crittografia per la posta elettronica di tutti gli utenti, sembra essere già in ritardo poiché colossi come Google e Facebook, che da anni utilizzano il sistema delle chiavi SSL, ora si stanno muovendo verso tecnologie più sicure, come le chiavi più lunghe e il perfect forward secrecy.
Yahoo! dovrà lavorare ancora sul servizio che offre, perché se l’intento è quello di raggiungere sempre nuovi clienti, soffiandoli anche al principale concorrente (Google), che conta per il solo servizio di posta elettronica numeri molto più alti (Gmail quadruplica il numero di utenti), ma anche standard qualitativi più elevati, un occhio di riguardo dovrà essere necessariamente posto sull’utilizzo di programmi che garantiscano maggiore sicurezza e riservatezza.
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Le nuove funzioni già disponibili per i vari profili di utenti, come l’aumento dello spazio a disposizione fino a 1 Tb, il generatore di temi che si basa sulle immagini di Flickr (sintonizzabile su tutti i dispositivi) e la veste grafica più intuitiva e pratica, non hanno riscosso un ampissimo successo, probabilmente perché relegate a un ruolo di secondo piano rispetto al più urgente cambio di direzione sulla sicurezza. Critiche, poi, sono arrivate anche per il design, che ricorda fin troppo quello di Gmail.
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