Sharing economy e Trend Customer Experience
Secondo Wikipedia l’economia collaborativa o della condivisione (in inglese sharing economy) è un “iperonimo” dai numerosi significati che è spesso utilizzato per descrivere un’attività economica che comporti transazioni in rete. Un criterio importante per l’economia collaborativa è che consente alle persone di monetizzare asset che non vengono pienamente utilizzati. Le attività sottoutilizzate vanno da beni di grandi dimensioni, come automobili e case, a prodotti come utensili, giocattoli e abbigliamento. In passato le persone potevano condividere tali risorse attraverso annunci pubblicitari su un giornale locale o con il passaparola. Con l’avvento di internet, l’elaborazione e la facilità dei pagamenti mobili hanno reso le piattaforme per la ricerca e la condivisione dirompenti.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Nell’economia della condivisione, il ruolo del consumatore viene ridisegnato da capo e diviene bilaterale, cioè con i consumatori che agiscono sia come fornitori di risorse, sia come potenziali acquirenti. Le piattaforme online consentono inoltre ai consumatori di valutare positivamente o meno i fornitori di risorse.
Cosa definisce l’economia della condivisione?
Però il significato del termine sharing economy è un po’ ambiguo: si è generato un ampio dibattito su quali operazioni rientrino veramente in questo concetto. Alcuni esperti sostengono che alcuni servizi debbano essere classificati in modo più accurato come parte dell’economia on-demand o della gig economy. Altri dubbi sorgono sulle transazioni da impresa a impresa – non solo le transazioni tra privati.
Koen Frenken, professore in materia d’innovazione all’Università di Utrecht, e Juliet Schor, professoressa di sociologia al Boston College, hanno definito l’economia della condivisione come “i consumatori che si concedono reciprocamente l’accesso a beni fisici sottoutilizzati (o a capacità personali inutilizzate) possibilmente per denaro.” Quindi, ad esempio, autostop o car sharing ricadono nell’economia di condivisione perché il consumatore occupa nell’auto un posto che altrimenti non sarebbe utilizzato da nessuno in un viaggio che era già programmato. Al contrario, un viaggio fornito da un autista Uber non sarebbe esistito senza l’ordine del consumatore.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Allo stesso modo, gli affitti di alloggi da consumatore a consumatore, facilitati dalla piattaforma di Airbnb, rispondono ai criteri dell’economia di condivisione, ma una persona che acquista una seconda casa da affittare in modo permanente ai turisti non lo fa.
Il concetto di economia di condivisione, o consumo collaborativo, si dice che sia nato con il fenomeno del software open source, in cui i programmatori scrivono volontariamente codici che risolvono problemi collettivamente, senza alcuna remunerazione specifica.
TREND CONSUMER EXPERIENCE
Valeria Ravani, PR and External Communication Specialist, ci segnala Trend Customer Experience, lo speciale realizzato da SAS che racconta le nuove tendenze della relazione tra brand e consumatore attraverso best practice, contributi di esperti e approfondimenti sui modelli di business e le tecnologie alla base del cambiamento.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
LA SHARING ECONOMY
Stiamo vivendo nella sharing economy dove l’attenzione si sposta dal prodotto all’experience, sempre più fluida e dinamica, con l’obiettivo di intrattenere e deliziare il cliente offrendo servizi sempre più in linea con i suoi desideri. I canali di contatto si moltiplicano, le aspettative sono sempre più alte, il consumatore è alla ricerca di esperienze uniche, personalizzate, memorabili.
È l’economia dell’esperienza, che sta ridefinendo completamente le modalità di interazione e comunicazione tra aziende, brand e consumatori. Un contesto che porta i clienti a essere meno fedeli a un brand, disposti in breve tempo a instaurare una nuova relazione, anche temporanea, con chi offre servizi e contenuti più vicini ai desideri del momento. Ecco allora che anche i processi aziendali cambiano, e che innovazione tecnologica e Customer Experience entrano nelle strategie di business di qualsiasi business.
Cosa significa Customer Experience? Quali sono i driver che la compongono? Quali sono le esperienze/le storie di successo di aziende e imprenditori? Come si stanno muovendo per raggiungere i propri clienti secondo le modalità attese e più efficaci sia per il consumatore che per l’azienda? Tra gli argomenti trattati all’interno dello speciale troverai inoltre:
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
• Come l’Intelligenza Artificiale massimizza la Customer Experience
• Il ruolo delle emozioni nelle scelte del consumatore/utente finale
• La trasformazione del marketing
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
• Customer Journey, esperienze e personalizzazione secondo L’Oréal
• L’ossessione per la Customer Experience di CheBanca!
• Employee experience: la tendenza inside out
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.