Serie A streaming e TV: strategie efficaci contro il pezzotto per tutelare club, DAZN e Sky

Pirateria online e danni economici per la Serie A
La pirateria online rappresenta uno dei maggiori ostacoli economici per la Serie A, incidendo pesantemente sui ricavi di club, broadcaster e sull’intero sistema calcistico italiano. Nel 2024, dati rilevati da FAPAV e Ipsos evidenziano come il 38% degli adulti italiani partecipi a forme di pirateria audiovisiva, generando oltre 295 milioni di atti di fruizione illecita. Il valore stimato delle perdite si aggira intorno a 2,2 miliardi di euro, con impatti concreti sulla sostenibilità dei posti di lavoro nel settore e sulla capacità dei club di investire nel proprio rilancio competitivo e infrastrutturale.
Indice dei Contenuti:
La pirateria non è un semplice danno di immagine: la sottrazione di ricavi da abbonamenti e pubblicità riduce le risorse finanziarie che le squadre possono destinare a migliorare il loro prodotto sportivo e l’offerta per gli appassionati. Nonostante la consapevolezza diffusa che la pirateria costituisca un illecito (75% degli adolescenti e 78% degli adulti pirati), permane un senso di sottovalutazione del danno economico arrecato, con quasi la metà dei consumatori illeciti convinti di non incidere significativamente sul mercato.
Le conseguenze, dunque, si riflettono in un circolo vizioso che minaccia la competitività del calcio nazionale, penalizzando la qualità dei campionati e l’attrattività delle piattaforme ufficiali come DAZN e Sky, che investono ingenti somme per diritti e produzione. Contrastare efficacemente la pirateria è indispensabile per tutelare l’integrità economica e sportiva della Serie A, che resta una delle produzioni audiovisive più seguite e ambite in Italia e all’estero.
Misure e strumenti di contrasto al “pezzotto”
Il contrasto alla pirateria audiovisiva, in particolare al fenomeno del cosiddetto “pezzotto”, è oggetto di un impegno sistematico da parte di istituzioni, broadcaster e Lega Serie A. Grazie all’intervento normativo e regolamentare dell’AgCom, è stato definitivamente rafforzato il Piracy Shield, un sistema di protezione dinamico in grado di intervenire tempestivamente sulle trasmissioni live.
Le “ingiunzioni dinamiche” rappresentano oggi uno strumento chiave: esse consentono ai titolari dei diritti degli eventi live di richiedere l’oscuramento immediato dei siti che diffondono contenuti in modo illecito, agendo sulla risoluzione DNS e sul traffico IP. Questo meccanismo, esteso non solo al calcio ma anche a film, serie tv e musica, permette un blocco preventivo nei primi 30 minuti di trasmissione, arginando così la diffusione incontrollata del segnale pirata.
Parallelamente, la Lega Serie A ha sviluppato iniziative culturali e di sensibilizzazione, come la campagna #STOPPIRACY, che utilizza i maxischermi negli stadi e spazi televisivi dedicati per informare i tifosi sui danni della pirateria, creando consapevolezza e moral suasion. Nonostante ciò, il fenomeno rimane esteso e richiede interventi anche di natura tecnologica e giudiziaria, oltre a forme di collaborazione interprofessionale e internazionale per un contrasto efficace e duraturo.
Proposte innovative per il futuro della trasmissione della Serie A
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha avanzato proposte radicali per riformare il modello di trasmissione della Serie A, puntando a un rilancio economico e di pubblico in Italia. L’idea centrale consiste nella riduzione delle squadre partecipanti a 16, con la trasmissione integrale dei match in chiaro attraverso Rai e Mediaset. Questo modello mira ad aumentare significativamente l’audience nazionale, incrementando le entrate pubblicitarie destinate a sostenere maggiormente i club.
In alternativa, si propone l’introduzione del sistema pay per view, che consentirebbe di vendere “biglietti virtuali” per assistere alle partite da remoto, affiancando così la fruizione presso gli stadi. Tale strategia si propone di generare nuove fonti di ricavo nel contesto di un calendario sempre più congestionato e competitivo a livello internazionale.
Queste idee, benché innovative, incontrano grande scetticismo e sfide di implementazione, soprattutto considerando gli attuali accordi con DAZN e Sky, che garantiscono 900 milioni di euro a stagione fino al 2029. Rimane però un dato di fatto: per sostenere la crescita e l’attrattiva del calcio italiano, i club devono diversificare e potenziare le strategie di distribuzione e monetizzazione dei diritti audiovisivi. Il dibattito sul futuro della trasmissione della Serie A si pone dunque al centro della discussione sportiva ed economica nazionale.
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