Sequestro del computer da parte della polizia postale: ecco come avviene per le violazioni delle reti altrui
Attenzione vuoi emulare un hacker? Corri il rischio raro ma possibile del sequestro del tuo Pc.
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La cosa anche se molto rara, potrebbe succedere a una buona parte degli internauti che accedono alla rete per scopi illegali, sottrazione d’identità personali, appropriazione indebita, truffe ai danni dei singoli cittadini o enti pubblici o statali, o per divulgazione di contenuti protetti.
In questo caso, il tuo computer potrebbe essere “guardato a vista” dalla polizia postale, infatti, se il fatto viene ritenuto continuativo tanto da ledere la proprietà altrui o la privacy, potremmo vederci piombare a casa degli agenti per sequestrarci materialmente il computer nonché anche una probabile perquisizione di tutto il materiale informatico rinvenuto.
E’ di qualche giorno fa, infatti, la notizia che un hacker siciliano, grazie alla rete Tor (rete che permette di navigare in anonimo), è riuscito a violare il sistema informatico di una famosa ditta del salernitano, riuscendo a accedere ai conti bancari, dai quali grazie sempre a questa rete “Tor”, ha prelevato ovviamente illegalmente, circa centoquarantamila euro, trasferendoli su una quindicina di carte di credito, con altrettanti bonifici (fonte Corriere del Mezzogiorno), ciò nonostante, l’hacker siracusano, è stato smascherato grazie al controllo serrato effettuato dalla polizia postale.
In questo caso, gli agenti si sono presentati al suo domicilio, non solo sequestrando tutta la sua attrezzatura informatica, ma anche arrestandolo, per violazione di sistemi informatici, truffa e appropriazione indebita.
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Negli USA, sempre per un caso di hackeraggio, un giudice ha sancito che chi ha precise e provate conoscenze informatiche, non può avere garanzie legali per difendersi, che di norma spettano a tutti i cittadini, come previste costituzionalmente, infatti, il giudice, ha autorizzato il sequestro del suo computer, negandogli la possibilità di difendersi in udienza.
Sempre secondo il giudice, l’hacker americano, infatti, dato la sua vasta conoscenza dei sistemi informatici, avrebbe potuto tentare di nascondere o far sparire del tutto le prove della sua colpevolezza.
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Questo vuol confermare che in ogni caso, chiunque si creda un genio informatico, può essere smascherato se ovviamente, attraverso artefici o mezzi illeciti arreca danni ad altri soggetti sia fisici sia istituzionali.
E’ chiaro comunque che noi semplici internauti, naviganti nell’infinito mondo del web, alla ricerca dell’ultimo brano musicale appena uscito, o dell’ultimo trailer, non saremo mai messi sotto controllo.
In conclusione, se in ogni caso, ci sentiamo” pirati informatici navigati”, facciamo mente locale a questi non ultimi episodi sopra citati, e facciamo attenzione a chi bussa alla nostra porta.
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