Self-Publishing, può essere una valida soluzione.
Qualche articolo fa avevamo visto come una piattaforma quale Medium abbia dato la possibilità di andare oltre 140 caratteri. Ma se poche pagine vi sembrano ancora riduttive e magari ambite a comporre un vero e proprio libro, il self-publishing potrebbe essere la giusta soluzione.
Quando non è possibile ricorrere hai canali dell’editoria tradizionale o le opere proposte non sono state considerate all’altezza della pubblicazione dagli editori, il web mette a disposizione notevoli possibilità. Non a caso, nella sola lingua italiana, si possono ormai contare migliaia di titoli auto-pubblicati e messi a disposizione dei lettori sulle varie piattaforme online. Fermo restando il valore dell’intramontabile libro di carta, la diffusione di tablet ed ebook reader ha supportato lo sviluppo di un modo di scrivere e diffondere i testi privo dei tradizionali supporti cartacei ma affidato ai vari PDF o ePUB da scaricare dalle apposite piattaforme di creazione e vendita, in taluni casi gestite da colossi come Google, Apple o Amazon (per citare i più noti).
Una volta che il testo che si vuole auto-pubblicare è stato ultimato ed è pronto nel nostro pc, occorre rintracciare la piattaforma a noi più congeniale per la creazione dell’ebook, come ad esempio le italiane narcissus.me o ilmiolibro.it. Tramite tali piattaforme è possibile mettere online il testo, qualora sia già nel formato più idoneo o convertirlo, per poi essere reso disponibile alla vendita nei più importanti store online. La percentuale di guadagno su singola copia per l’autore varia tra il 30% e l’80%, a secondo di quale sia la piattaforma prescelta e quali eventuali servizi accessori siano stati richiesti. Comunque l’auto-pubblicazione pare conveniente in ogni circostanza se confrontata con le cifre molto inferiori dei guadagni per singola copia dei libri cartacei realizzati e venduti tramite i canali tradizionali.
Se da una parte può quindi apparire semplice e conveniente utilizzare il self-publishing (ed a certe condizioni effettivamente lo è) occorre anche tener conto di alcuni limiti che l’auto-pubblicazione pone. Infatti non si può disporre del supporto di una casa editrice, che può tornare utile per la cura del testo prima della pubblicazione e per la sua pubblicizzazione dopo, cosa che comporta senza dubbio maggior libertà su ciò che si vuol scrivere ma richiede anche di essere certi di cosa si scrivere. E potrebbe anche essere necessaria una certa forma di auto-pubblicità che il singolo autore dovrebbe mettere in atto magari tramite il web ed i social media, oltre al naturale passa parola che si creerebbe se il testo risultasse veramente all’altezza. In fondo con il giusto mix di bravura nella scrittura e capacità di auto-promozione nulla vieta che il self-publishing divenga il trampolino per farsi conoscere dal pubblico e dalle più note e (tradizionali) case editrici.
Insomma se siete sicuri di avere nel cassetto un testo che vale la pena pubblicare e volte farlo a basso costo e con buoni guadagni, vendendo sui più noti store online di ebook e magari avendo già una minima esperienza nell’uso del web e dei suoi molti canali per auto-pubblicizzarsi (o sapendo da chi farvi consigliare a riguardo), il self-publishing può veramente essere una valida opportunità.
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