Second hand in Italia: una passione in crescita
Subito, piattaforma leader in Italia per comprare e vendere in modo sostenibile, ha recentemente analizzato la percezione e l’interesse rispetto alla second hand, un comportamento ormai consolidato che rappresenta una delle più grandi passioni degli italiani. Gli ultimi dati dell’Osservatorio Second hand economy, condotto da Bva Doxa per Subito, testimoniano che il 60% degli italiani pratica la compravendita di beni di seconda mano, rendendola la terza scelta tra i comportamenti sostenibili.
Nel 2023, questo mercato ha generato un volume d’affari complessivo di 26 miliardi di euro, registrando un incremento del 44% rispetto al primo anno di rilevazione. Questa cifra corrisponde all’1,3% del PIL nazionale. Non sorprende quindi che il canale online sia il preferito per il 68% di coloro che praticano la second hand; la rapidità e la disponibilità 24/7 sono tra i fattori principali che spingono gli utenti ad adottare questo metodo, anche in un’ottica di e-commerce.
Studiando le regioni in cui l’interesse sta crescendo, Lombardia, Lazio e Campania emergono come le aree top per il valore economico generato dalla compravendita di seconda mano. Questa pratica riflette non solo una attitudine consumistica, ma anche un vero e proprio lifestyle che permea le scelte di acquisto degli italiani, ispirando momenti di socialità e condivisione.
Le motivazioni che spingono gli italiani verso la second hand sono molteplici e vanno oltre il risparmio: la possibilità di trovare oggetti unici e la sensazione di contribuire a un consumo responsabile sono elementi fondamentali che caratterizzano questa crescente passione.
Oggetti più venduti nel mercato second hand
Ma quali sono le categorie che vanno per la maggiore nel mercato della second hand? Aprono la graduatoria i veicoli, seguiti dalla categoria casa & persona ed elettronica, fino a giungere alla categoria sport & hobby in quarta posizione. Analizzando più in dettaglio, gli articoli più venduti e acquistati online rivelano una netta predominanza dell’abbigliamento e degli accessori, seguiti da libri e riviste, nonché da arredamento e casalinghi.
Questo fenomeno non si limita solo alla mera compravendita, ma si intreccia con il desiderio di creare relazioni e sentirsi parte di una comunità. Infatti, il 39% dei venditori ammette di richiedere consigli sul prezzo di possibile vendita per un oggetto, mentre il 34% domanda informazioni su quali prodotti siano idonei per essere messi in vendita. Analogamente, gli acquirenti si dimostrano attivi nel condividere il proprio interesse, ricevendo link e segnalazioni di oggetti potenzialmente interessanti nel 42% dei casi e cercando a loro volta di negoziare il prezzo d’acquisto o chiedendo pareri a esperti nel 29% dei casi.
Un dato interessante emerge quando si considera la diffusione della passione per la second hand tra le diverse reti sociali: solo il 20% degli intervistati afferma di non aver mai discusso di questa passione con familiari (44%), amici (40%), partner (32%) o persino con gruppi di persone sconosciute che condividono gli stessi valori. Questo mette in luce come, per molti, la second hand non sia solamente un’opzione di acquisto, ma un’esperienza da condividere e raccontare, potenziando il senso di appartenenza a una comunità.
L’aspetto della socialità si manifesta anche nei momenti di regali: ben il 27% dei rispondenti all’indagine ammette di ricorrere alla second hand per occasioni speciali, come compleanni e anniversari, dove la ricerca di un oggetto unico riveste un’importanza particolare. Questo contesto di scambio e condivisione conferma ulteriormente il forte legame che si è creato negli ultimi anni tra gli italiani e la pratica della compravendita di beni di seconda mano.
Chi acquista e vende: profili e comportamenti
L’Osservatorio Second hand economy di Bva Doxa per Subito ha mappato una varietà di profili di consumatori, evidenziando che l’interesse verso la second hand è particolarmente diffuso tra diverse fasce demografiche. I giovani, e in particolare la Generazione Z, si distinguono per la loro affinità con il mercato dell’usato. Infatti, il 91% degli intervistati di questa fascia di età ha mostrato una forte consapevolezza e un completamento con il mondo della second hand.
Tra i profili emersi, troviamo la smart chic (16%), che cerca pezzi unici e introvabili, coordinando i suoi acquisti con le sue passioni per l’arredamento e l’abbigliamento vintage. C’è poi l’Idealista (18%), una persona che abbraccia la sostenibilità etica, considerata non solo una scelta ma anche una convinzione profonda. I consumatori più tecnologici, definiti come tecnologici digitali (13%), sono coloro che si avvalgono della second hand per accedere a prodotti tech a prezzi ridotti, e acquistano mediamente una volta al mese.
Significativa è anche la categoria della famiglia eco-friendly (21%): per questi consumatori, la second hand rappresenta un’opzione strategica per gestire al meglio il budget familiare, mantenendo al contempo un occhio attento all’ambiente. Gli appassionati (10%) vedono nella second hand un’opportunità per acquistare beni legati ai loro hobby, dal collezionismo alla musica, creando relazioni significative con altri appassionati. Infine, l’utilitarista (22%) è attratto soprattutto dalla convenienza economica, trovando nella second hand un modo per realizzare acquisti altrimenti inaccessibili.
Questi profili evidenziano la diversità e la varietà delle motivazioni che caratterizzano il mercato second hand italiano. La praticità e il risparmio si intrecciano con un forte desiderio di sostenibilità e unicità, rendendo la compravendita di beni di seconda mano un fenomeno sempre più rilevante e popolare nel contesto socioeconomico attuale.
Il ruolo della tecnologia nella compravendita di seconda mano
Nel contesto della compravendita di beni di seconda mano, la tecnologia gioca un ruolo cruciale nel facilitare e potenziare questo mercato in continua crescita. Le piattaforme online, come Subito, si sono affermate come punti di riferimento per milioni di utenti che desiderano acquistare e vendere facilmente. La digitalizzazione ha reso l’intero processo più accessibile e veloce, contribuendo ad un ecosistema di scambio che risponde alle esigenze dei consumatori moderni.
Il 68% degli italiani impiegati nella second hand si avvale di canali online, approfittando della comodità di poter effettuare transazioni in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Le piattaforme offrono un’ampia varietà di categorie e annunci, permettendo così di esplorare un vasto assortimento di prodotti, dai veicoli agli articoli per la casa, fino all’abbigliamento e accessori. Le funzioni moderne come il ‘Follow a seller’ e ‘Share a profile’ ovviano alla crescente esigenza di socialità tra gli utenti, consentendo loro di seguire venditori di interesse e condividere segnalazioni all’interno delle proprie reti sociali.
Le app dedicate, come quelle fornite da Subito, non solo semplificano la navigazione ma introducono anche funzionalità innovative che incoraggiano l’interazione tra compratori e venditori. Le nuove tecnologie e un design user-friendly rendono l’esperienza d’acquisto più fluida, attirando un pubblico sempre più giovane e connesso. In particolare, la Generazione Z mostra una predisposizione elevata non solo per le transazioni online, ma anche per il desiderio di incontri e dialogo diretto con i venditori, manifestando così la necessità di un equilibrio tra esperienze digitali e interazioni umane.
Il mondo e-commerce della second hand non è quindi soltanto un luogo di scambio materiali, ma si sta trasformando in una comunità dinamica dove le persone si connettono, condividono ed imparano l’una dall’altra. Grazie alla tecnologia, questo fenomeno è reso possibile in modo semplice ed efficace, rispondendo così ad una domanda di autenticità e sostenibilità che caratterizza i consumatori di oggi.
Second hand e socialità: il valore della condivisione
Il legame tra la compravendita di beni di seconda mano e la socialità emerge come un fattore cruciale nel comportamento degli italiani. L’interesse verso la second hand non è limitato semplicemente alla ricerca di affari o risparmi, ma si espande nella sfera delle relazioni e delle interazioni sociali. Infatti, il 39% dei venditori rivela di chiedere consigli sui prezzi di vendita per i propri oggetti, mentre il 34% si informa su quali prodotti siano più adatti per essere messi in vendita, dimostrando una propensione alla condivisione di esperienze e conoscenze.
Anche gli acquirenti sono attivi nello scambio di informazioni: il 42% di loro condivide i propri interessi, ricevendo link e segnalazioni relative a oggetti che potrebbero essere di loro gradimento. Interessante è notare come il 29% degli acquirenti cerchi un dialogo, sia per negoziare il prezzo sia per ricevere consigli da amici esperti, evidenziando l’importanza delle relazioni interpersonali anche in un contesto di compravendita.
Solo il 20% degli intervistati afferma di non aver mai condiviso questa passione con la propria rete sociale, indicando un forte desiderio di collegamento e di appartenenza. Gli italiani non si limitano a praticare la second hand in solitudine; al contrario, trovano gioia nel discutere e nel condividere le proprie scoperte con familiari (44%), amici (40%) e partner (32%), creando così una fitta rete di relazioni che ruota attorno agli acquisti di seconda mano.
Il momento dei regali offre un’ulteriore dimostrazione di questo aspetto sociale: il 27% degli intervistati dichiara di ricorrere alla second hand per trovare oggetti unici in occasioni speciali come compleanni e anniversari. Questo approccio sottolinea una ricerca non solo di originalità, ma anche di significato nelle interazioni, valorizzando l’atto di dono attraverso scelte consapevoli e mirate.
Il legame tra second hand e socialità si manifesta in molteplici forme, dalla condivisione di esperienze ai momenti di festa, dimostrando come questa pratica economica sia strettamente connessa alle relazioni interpersonali e alla costruzione di comunità. La compravendita di beni di seconda mano si rivela così un’esperienza collettiva che arricchisce la vita sociale di coloro che vi partecipano.