La “scrittora” Cinzia Alibrandi tra gli ospiti di punta al ‘Book Pride’ di Milano

Dopo il successo della prima edizione del ‘Book Pride‘ di Milano dello scorso anno in via Piranesi, è all’avvio la seconda edizione dal 1-3 marzo, con un cambio di sede in via Bergognone al 34.
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Impossibile non fare una chiacchierata, in merito a questa fiera libraria, con Cinzia Alibrandi, tre libri all’attivo, due premi letterari vinti, ‘Premio Sicilia’ nel 2014 e ‘Premio Orgoglio Siciliano’ nel 2015, direttore editoriale per Ensemble di ‘Pongo‘ collana da lei creata per bambini e ragazzi, e creatrice del giovedì letterario presso la biblioteca del liceo artistico ‘Boccioni’, dove per la prima volta in Italia si apre e dialoga con il territorio.
Per la seconda volta sei di stanza a Milano alla fiera del ‘Book Pride’: ne spieghi il nome e evento?
Si chiama ‘Book Pride’ perché rispolvera l’orgoglio della media e piccola editoria che lottano per garantire il pluralismo intellettuale contro l’egemonia delle multinazionali, e non è affatto facile, anzi per molte è una vera e propria lotta per la sopravvivenza!
Anche tu partecipi per la seconda volta: è una conferma?
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L’anno scorso era appena uscito ‘Torna a casa lettera’ della collana ‘Pongo‘ per la casa editrice Ensemble, rivolta a bambini e ragazzi da me ideata e diretta. Era davvero un esperimento; invece il libro, che come al solito ho promosso indefessamente, è andato oltre ogni più rosea immaginazione e ‘Pongo’ ha anche aggiunto due nuove pubblicazioni ed una quarta è prossima.
In particolare segnalo quello che considero un vero colpo editoriale, ‘War for peace‘ di Walter Corda, uno dei più grandi autori televisivi italiani, che lavora con Maria De Filippi e Maurizio Costanzo. E proprio Costanzo ha scritto la prefazione all’avvincente racconto di Walter Corda.
E ‘Torna a casa lettera’ di cosa tratta? È un titolo curioso!
Intanto tengo a sottolineare che come per ‘Anna e i suoi miracoli‘ e ‘Petali di Marta‘ si avvale di una prefazione di Andrea G. Pinketts che sempre ha creduto in me.
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E lui è un famoso titolista oltre che scrittore di gran razza, ed ha trovato questo curioso titolo parafrasando l’indimenticabile serie ‘Torna a casa Lassie’. Per quanto concerne la trama, ho immaginato una storia sull’incomunicabilità trasversale e adatta a tutte le età, ma raccontata in chiave fiabesca.
Oggi si è sempre più vittima di inerzia comunicativa e occorre riflettere sull’importanza del linguaggio a 360^!
Quindi quest’anno la tua presenza al “Book Pride” si fa più corposa e domenica 3 Aprile alle 15 sei ospite della ‘Sala Lilliput’.
Come ti dicevo, il decollo della collana ‘Pongo’ meritava una sede di prestigio in cui raccontarne la genesi e gli obiettivi, insieme al libro n.1 di “Pongo” appunto il già citato ‘Torna a casa lettera‘.
Cosa rappresenta per te la scrittura? Si dice che chi scrive viva in un mondo tutto suo: è vero?
D’istinto rispondo ‘tutto’. Poi vorrei aggiungere un milione di altre osservazioni. Su tutto, la scrittura, dopo infiniti libri letti e amati, insieme a tutti quelli ancora da leggere ed amare, mi restituisce la possibilità di un dialogo interiore immenso.
Rispondo per me: ho creato un mio habitat per la scrittura. Io scrivo all’alba, quando per molti è ancora notte fonda! La pagina che si riempie con le mie emozioni diventa il sogno fatto realtà quando il lettore compra un mio romanzo e successivamente mi comunica che gli è piaciuto.
Questo, ripaga anche di tutti i momenti tristi, le invidie inevitabili riservate a chi si espone, le solitudini. L’editoria, e lo dico anche a vantaggio di chi vuole fare lo scrittore, è un mondo assai insidioso. Ecco perché reagisco con autoironia definendomi ‘scrittora‘: mai prendersi sul serio, perché nessuno è indispensabile!
Da chi sei affiancata al ‘Book Pride’ all’evento di domenica 3 Aprile alla ‘Sala Lilliput’?
Ovviamente dai miei editori Davide Morbidelli e Matteo Chiavarone, poi da Jacopo Ragona, illustratore di ‘Torna a casa lettera’ che intratterrà i bambini con un mini-laboratorio di disegno.
L’intervista sarà a cura del giornalista Christian D’Antonio, direttore di ‘The way magazine’ che non è la prima volta che dialoga con me in presentazioni letterarie. Ultimo, ma assolutamente non ultimo, c’è una ‘guest star’: il famoso baritono Armando Ariostini che canterà ‘Mamma‘ la celebre canzone di Bixio e Cherubini.
Mi è sembrata una scelta bella e pertinente, visto che sono le mamme le prime responsabili della formazione dei bambini e molte accompagneranno all’evento i propri figli! Aggiungo che come sempre nei miei eventi, ho dei partner: lo stilista Gerardo Orlando che dopo il Festival di Sanremo, dove ero accreditata in sala stampa Rai, torna a vestirmi con un abito di pizzo in piena tendenza con la stagione primavera/estate, l’orafo messinese Pippo Alvaro che ha creato una collana dalla splendida fattura, davvero un monile di pregio.
E ‘dulcis in fundo’ è proprio il caso di dirlo, il pasticcere Lillo Freni delizierà i palati di grandi e piccini e offriremo a conclusione un rinfresco!
Allora aspetto tutti al ‘Book pride’ domenica 3 aprile presso la sala Lilliput alle ore 15!
Per ulteriori informazioni in merito al programma intero del ‘Book Pride‘, questo è il link: www.bookpride.net/programma/
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