Al SAS Forum 2016 condivisione della conoscenza
Si è recentemente tenuto a Milano il SAS Forum 2016, al quale hanno partecipato oltre 2.000 business users, analisti ed esperti del settore.
Nella sessione plenaria Marco Icardi, Vice Presidente Central East Europe di SAS, ci ha ricordato che oggi ci sono più di 10 miliardi di dispositivi nel mondo, e che nel 2020 fra cellulari, sensori, wearable devices, domotica e altro si arriverà a 50 miliardi.
Marco Icardi, nel suo intervento, ha previsto la crescita esponenziale dei dati, sia in termini di raccolta, sia in termini di gestione, con nuovi paradigmi e modelli di business, nuovi servizi e costi marginali pari a zero, anche con l’avvento di nuovi consumatori, perché non occorreranno nuovi investimenti sui modelli già implementati, ipotesi già sostenuta dall’economista statunitense Jeremy Rifkin.
La condivisione sarà modellata sulle esigenze dei consumatori: il cambiamento rispetto ad oggi sarà molto forte.
In sintesi per Marco Icardi ci troveremo di fronte alla realizzazione del concetto “analytics for everyone” con una tecnologia abilitante, una nuova possibilità di utilizzo in modo intelligente dei devices e dei dati che potranno essere condivisi fra tutti.
Insomma, il “new deal on data” permetterà il ritorno di qualcosa di utile per tutti, dove le informazioni vengono elaborate nel momento stesso in cui si presentano, con uno streaming e relativa analisi in tempo reale, accompagnate da un’organizzazione aziendale basata su tecnologie avanzate in grado di sfruttare appieno i dati e le informazioni diffuse e pervasive a tutti i livelli della struttura.
Viviamo in un mondo smart e always on, fatto di sensori, transazioni online e network veloci: tra quattro anni le dimensioni dell’universo digitale raggiungeranno i 40 zettabyte di dati (fonte IDC).
Si genera un patrimonio informativo di inestimabile valore, che se opportunamente gestito, permette di capire in profondità e regolare dinamicamente i processi di business o più in generale la società.
Oggi gli analytics sono ovunque, diventano pervasivi permeando ogni aspetto dell’esperienza quotidiana, personale e professionale. Per le aziende è il momento di agire e cogliere le nuove opportunità competitive.
L’Italia è l’ambiente ideale per sviluppare questi nuovi concetti, perché è caratterizzata da un ambiente collaborativo e da aziende che mettono in comune la loro cultura.
La condivisione della conoscenza è il requisito più importante per far crescere il sistema Italia.