Salt Typhoon: premi fino a 10 milioni di dollari per informazioni utili all’FBI

Ricompensa di 10 milioni di dollari per informazioni su Salt Typhoon
Il Federal Bureau of Investigation ha annunciato una ricompensa di 10 milioni di dollari per chi fornirà informazioni utili all’identificazione e al fermo dei membri del gruppo di cyberspionaggio noto come Salt Typhoon. Questa misura eccezionale sottolinea la gravità degli attacchi perpetrati dal collettivo, riconducibile alla Repubblica Popolare Cinese, e rappresenta un invito aperto a esperti di cybersecurity, insider o qualunque individuo in possesso di dati rilevanti per collaborare con le autorità statunitensi. La somma offerta è tra le più alte mai messe a disposizione dall’FBI per incidenti di cyber intrusioni di questa portata, confermando l’impegno dell’agenzia nel contrastare minacce informatiche che coinvolgono infrastrutture critiche nazionali.
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Il programma di ricompense è stato strutturato per ampliare la rete di intelligence al di fuori dei canali istituzionali convenzionali, aumentando le possibilità di acquisire informazioni chiave per smantellare la rete operativa di Salt Typhoon. È una risposta diretta all’impatto significativo delle attività di questo gruppo, che ha compromesso la sicurezza di molteplici operatori di telecomunicazioni, esponendo dati sensibili e provocando un grave rischio per la privacy e la sicurezza nazionale.
Questa iniziativa rientra in una strategia più ampia di contenimento e risposta alle minacce informatiche avanzate, basata sia sull’azione offensiva delle forze dell’ordine sia sul coinvolgimento attivo di settori privati e singoli individui con accesso a informazioni critiche.
Attacchi e vittime nel settore delle telecomunicazioni
Le operazioni di Salt Typhoon hanno preso di mira in modo mirato gli operatori di telecomunicazioni statunitensi più rilevanti, tra cui nomi di spicco come Verizon, AT&T e Lumen/CenturyLink. Secondo approfondite indagini, il gruppo ha sfruttato vulnerabilità ormai note da tempo per infiltrarsi nei sistemi di rete, riuscendo ad accedere a dati estremamente sensibili, come registri delle chiamate e porzioni limitate di comunicazioni private delle vittime identificate.
Particolarmente allarmante è stato l’accesso ai sistemi utilizzati per le intercettazioni autorizzate dalle autorità giudiziarie statunitensi, evidenziando un livello di compromissione che va oltre il semplice furto di dati e tocca direttamente la sicurezza operativa dei meccanismi legali di sorveglianza. Queste intrusioni hanno comportato la copia di documentazione riservata oggetto di mandati giudiziari, con potenziali implicazioni per la tutela della sicurezza nazionale.
Le compromissioni non si sono limitate agli Stati Uniti: la Casa Bianca ha confermato che Salt Typhoon ha colpito operatori in decine di Paesi, con almeno otto aziende statunitensi coinvolte. L’attività malevola del gruppo si estende almeno dal 2019 e, nonostante gli sforzi di risposta, gli attacchi sono proseguiti anche nel 2025, sfruttando vulnerabilità critiche di dispositivi di rete Cisco (CVE-2023-20198 e CVE-2023-20273), vulnerabilità note e già oggetto di patch.
La persistenza e la sofisticatezza di questi attacchi evidenziano la necessità di una vigilanza costante e di un continuo aggiornamento delle misure di sicurezza da parte degli operatori di telecomunicazioni, vista la complessità tecnica e l’ampiezza dell’azione condotta da questo gruppo di cyberspionaggio.
Canali di comunicazione sicura per la collaborazione
Per agevolare la raccolta di informazioni e incentivare la collaborazione internazionale, l’FBI ha predisposto diversi canali di comunicazione sicura, ideali per la trasmissione riservata di segnalazioni su Salt Typhoon. Tra questi, è disponibile un sito web accessibile esclusivamente tramite la rete Tor (he5dybnt7sr6cm32xt77pazmtm65flqy6irivtflruqfc5ep7eiodiad.onion), garantendo anonimato e protezione dall’eventuale sorveglianza. Questo strumento rappresenta un canale essenziale per tipologie di fonti che operano in paesi con pesanti restrizioni su Internet, come la Cina, dove la censura e il controllo governativo limitano drasticamente le possibilità di comunicazione.
Oltre all’accesso Tor, l’FBI ha reso disponibile il numero Signal +1-202-702-7843, un altro canale criptato che consente di inviare messaggi in modo sicuro e confidenziale. Questi metodi sono stati scelti per minimizzare i rischi di intercettazione o ritorsioni nei confronti di chi decide di cooperare, incentivando la condivisione di informazioni critiche senza compromettere la propria identità o sicurezza.
La creazione di questi strumenti indica una strategia mirata a costruire una rete di collaboratori fidati e a facilitare il flusso di dati essenziali alle indagini, superando le barriere geografiche e tecniche imposte dagli avversari. L’invito è quindi rivolto a chiunque sia in possesso di notizie o evidenze rilevanti, sottolineando che la raccolta di intelligence sul gruppo Salt Typhoon si basa anche sull’apporto determinante di fonti non istituzionali.
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