Rottamazione quinquies 2024 guida completa alla nuova pace fiscale nella Legge di Bilancio italiana

estensione e ambito della rottamazione quinquies
La Rottamazione quinquies si configura come un ampliamento significativo rispetto alle precedenti edizioni della definizione agevolata dei debiti fiscali. Estendendo il periodo dei carichi sanabili fino al 31 dicembre 2023, la misura abbraccia i debiti affidati alla riscossione dall’1° luglio 2022, inglobando così un arco temporale di circa un anno e mezzo in più rispetto alla rottamazione quater. Questo ampliamento consente una regolarizzazione più ampia delle posizioni debitorie dei contribuenti, offrendo la possibilità di sanare carichi recenti in modo più vantaggioso.
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Il piano di pagamento si articola in un massimo di 54 rate bimestrali, distribuite su un orizzonte di nove anni, con un tasso di interesse annuo fissato al 4%, calcolato a partire dal 1° agosto 2026. Le prime tre rate sono previste rispettivamente al 31 luglio, 30 settembre e 30 novembre 2026, con scadenze semestrali che da gennaio 2027 si estenderanno ai mesi alterni fino al maggio 2035 per l’ultima rata. La definizione agevolata azzera integralmente sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione, lasciando a carico del contribuente esclusivamente il capitale dovuto, oltre alle spese di notifica e di procedura. È importante sottolineare che per le multe stradali la riduzione riguarda solamente gli interessi, mantenendo il capitale intatto.


modalità di presentazione e pagamento della definizione agevolata
L’Agenzia delle Entrate Riscossione manderà online la procedura per aderire alla rottamazione quinquies entro il 20 gennaio 2026. Una volta attivata, le domande potranno essere inoltrate esclusivamente in modalità telematica dal 21 gennaio al 30 aprile 2026. Entro il 30 giugno dello stesso anno, l’Agenzia fornirà al contribuente l’esito della richiesta, allegando la “Comunicazione delle somme dovute”, che dettaglierà l’importo complessivo da regolarizzare.
I versamenti possono essere effettuati in un’unica soluzione o attraverso un piano rateale che prevede fino a 54 rate bimestrali, con la prima scadenza fissata al 31 luglio 2026. Le prime tre rate cadono rispettivamente al 31 luglio, 30 settembre e 30 novembre 2026, mentre dal 2027 i pagamenti dovranno essere effettuati a fine di ogni mese dispari, secondo un calendario stabilito fino al 31 maggio 2035, data dell’ultima rata. Il tasso d’interesse applicato è del 4% annuo a partire dal 1° agosto 2026.
È essenziale rispettare scrupolosamente le scadenze, poiché la legge non prevede più la tolleranza di cinque giorni in caso di ritardi nei pagamenti, mantenendo valida soltanto la tolleranza di calendario nei giorni festivi. In caso di mancato o insufficiente pagamento di una o più rate, si perderanno i benefici della definizione agevolata e l’Agenzia potrà riprendere le attività di riscossione sul debito residuo. I versamenti già effettuati saranno considerati un acconto sul debito complessivo dovuto.
effetti sulla prescrizione, sulle liti pendenti e sulle precedenti sanatorie
La rottamazione quinquies introduce importanti novità riguardo alla sospensione della prescrizione e della decadenza per i carichi inclusi nella definizione agevolata. Dal momento della presentazione della domanda, infatti, si blocca il decorso di tali termini, così come vengono sospese tutte le procedure esecutive, i fermi amministrativi e i pagamenti delle dilazioni in corso. Inoltre, il contribuente non risulterà inadempiente per il rilascio del DURC e per il ricevimento di pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, garantendo così una maggiore tutela durante il procedimento di regolarizzazione.
Un aspetto cruciale riguarda la gestione delle liti pendenti. La presentazione della domanda comporta la rinuncia espressa ai giudizi in corso relativi ai debiti oggetto della definizione, con la sospensione automatica del procedimento da parte del giudice fino al pagamento della prima o unica rata. Tale pagamento determina l’estinzione immediata del giudizio e rende inefficaci le sentenze non ancora passate in giudicato, assicurando così una rapida definizione delle controversie fiscali. Gli effetti di questa misura sono rilevanti per ridurre il contenzioso tributario e semplificare le procedure amministrative.
La normativa consente inoltre di includere nella rottamazione quinquies anche debiti relativi a definizioni precedenti, dal 2000 al 2022, qualora sia intervenuta decadenza alla data del 30 settembre 2025. Ciò permette di sanare posizioni che in passato erano state escluse per inefficacia delle precedenti sanatorie, fatta eccezione per i contribuenti regolari nei pagamenti previsti dalle rottamazioni quater, i cui piani rimangono inalterati. Questa estensione rappresenta un’occasione strategica per regolarizzare debiti storici, contribuendo a liberare il sistema fiscale da posizioni irregolari accumulate nel tempo.





