Rottamazione quater aggiornamenti 2024 scadenze e date importanti per riammissione entro fine anno

Scadenze per i contribuenti in regola con la rottamazione quater
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Le scadenze della rottamazione quater rappresentano un elemento cruciale per i contribuenti che hanno rispettato fino ad oggi gli impegni di pagamento relativi alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali. Questo post analizza con precisione le date da tenere a mente da qui a fine 2025 per chi è in regola con i versamenti, evidenziando termini di pagamento, tolleranze previste dalla normativa e le modalità con cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione gestisce la comunicazione delle somme dovute, così da garantire una gestione ordinata e conforme degli adempimenti fiscali.
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Per i contribuenti che hanno pagato tutte le rate previste, anche considerando le proroghe concesse, il calendario delle scadenze è definito e non presenta particolari incertezze. Dopo l’ultima scadenza del 5 marzo 2025, che ha riguardato la settima rata per i contribuenti “ordinari”, la prossima data da non perdere è quella del 31 maggio 2025. A seguito dei 5 giorni di tolleranza concessi per legge e di eventuali differimenti per festività, il termine ultimo effettivo di pagamento è fissato al 9 giugno 2025. Entro tale data dovranno essere corrisposte l’ottava rata per i contribuenti in regola e, parallelamente, la settima rata per i residenti nei territori alluvionati, cui si applicano regole specifiche.
Dopo il versamento previsto per giugno, le rate successive sono distribuite secondo il proprio piano di pagamenti che è dettagliato nella Comunicazione delle somme dovute inviata da Agenzia delle Entrate-Riscossione. Le scadenze da rispettare saranno il 31 luglio e il 30 novembre 2025, con la medesima tolleranza di cinque giorni calendariali. I pagamenti continueranno poi seguendo le date del 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre degli anni successivi, a seconda della durata del piano rateale impostato inizialmente.
È bene ricordare che i contribuenti hanno ricevuto moduli precompilati per il pagamento fino all’undicesima rata. Prima che scada il termine per il versamento di questa ultima tranche, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione provvederà a inviare ulteriori moduli necessari per saldare le rate residue previste dal piano, assicurando così continuità e trasparenza nel processo di definizione agevolata.
Rate e termini per i residenti nei territori alluvionati
I contribuenti residenti nelle aree colpite da eventi alluvionali godono di proroghe specifiche che incidono direttamente sulle scadenze della rottamazione quater. Per queste categorie, infatti, le scadenze fiscali sono posticipate di tre mesi rispetto al calendario ordinario, in considerazione delle difficoltà operative connesse alle emergenze territoriali.
In particolare, al 31 maggio 2025 dovrà essere versata la settima rata della rottamazione, che per i residenti in queste zone sostituisce l’ottava rata prevista per gli altri contribuenti. Anche in questo caso, il termine effettivo viene esteso di cinque giorni di tolleranza, portando la scadenza reale al 9 giugno 2025. Questo differimento consente di uniformare i tempi di pagamento e agevola le fasce più vulnerabili del paese.
Successivamente, le rate da saldare seguiranno il calendario prorogato, dove scadenze precedentemente fissate al 31 luglio e 30 novembre 2025 slittano di tre mesi, adeguandosi così a un ritmo di pagamento più gestibile per i contribuenti interessati. Le rate saranno quindi esigibili fino alla fine del 2027, rispettando sempre il criterio della rateizzazione multipla con importi frazionati.
Resta fondamentale poter contare sui moduli di pagamento inviati da Agenzia delle Entrate-Riscossione, che considerano questi termini ampliati, evitando così ai contribuenti delle aree alluvionate disguidi nell’esecuzione dei pagamenti e sanzioni per ritardo.
Modalità e date per la riammissione alla rottamazione quater
La riammissione alla rottamazione quater rappresenta un’importante opportunità per i contribuenti decaduti a causa del mancato pagamento delle rate scadute entro il 31 dicembre 2024. Per usufruire di questa possibilità, è fondamentale presentare la relativa istanza entro il 30 aprile 2025. Tale termini è perentorio e necessario affinché l’Agenzia delle Entrate-Riscossione possa procedere con l’analisi delle domande e la rielaborazione del piano di definizione agevolata.
Entro il 30 giugno 2025, gli istanti riceveranno una nuova “Comunicazione delle somme dovute”, contenente l’ammontare complessivo da saldare e le modalità di pagamento aggiornate. Questa comunicazione costituisce il documento ufficiale per la ripresa del piano di rientro e specifica chiaramente il numero massimo di rate consentite, che non può superare le dieci tranche di pari importo.
Il pagamento potrà avvenire in due modalità alternative: in unica soluzione entro il 31 luglio 2025, oppure dilazionato in un massimo di dieci rate. Le prime due rate scadranno rispettivamente il 31 luglio e il 30 novembre 2025, mentre le successive saranno distribuite tra il 2026 e il 2027 con scadenze fissate al 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre. Questo schema consente ai contribuenti di pianificare in modo sostenibile il recupero delle somme dovute, mantenendo il beneficio della definizione agevolata.
È fondamentale ricordare che l’istanza di riammissione deve essere accuratamente compilata e inviata nei termini per evitare la definitiva decadenza dal beneficio. Le nuove rateizzazioni saranno accompagnate dai moduli di pagamento predisposti dall’Agenzia, garantendo chiarezza e correttezza nell’esecuzione dei versamenti e minimizzando possibili errori o ritardi.
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