Rome Future Week in Senato per discutere di legislazione e scelte politiche su AI e lavoro
Centinaio: «Nostro sistema paese avanzato, anche i privati devono adeguarsi» L’evento, organizzato dalla Fondazione Giacomo Brodolini, su regole di mercato digitale, investimenti tecnologici e patto atlantico.
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Le implicazioni giuridiche derivanti dalla presenza di robot intelligenti e intelligenza artificiale nei luoghi di lavoro, la rielaborazione dei dati, le implicazioni per il mercato del lavoro, sul diritto e sulla Società.
Questi i temi portanti dell’incontro di ieri a Palazzo Madama, in “Sala Caduti Di Nassirya” nell’ambito di “Rome Future Week” – ideato dalla Fondazione Giacomo Brodolini su iniziativa del Vicepresidente del Senato della Repubblica Gian Marco Centinaio e con la cura di Maria Laura Fornaci.
«Nella “rivoluzione copernicana che AI rappresenta” – afferma Centinaio – l’Italia si posiziona all’avanguardia perché, attraverso tutte le forme di comunicazione applicate nel nostro Paese, e soprattutto legate all’ innovazione tecnologica, ci posizioniamo a livello mondiale tra i player più importanti».
Dopo l’introduzione di Michele Faioli, professore di Diritto del lavoro presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sono intervenuti Manuelita Mancini, direttrice della Fondazione Brodolini, il Vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, il Senatore Lorenzo Basso, vicepresidente 8a Commissione permanente (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni e innovazione tecnologica) del Senato, per mettere a fuoco progetti di legge e scelte politiche relative a quest’ambito a livello nazionale ed europeo, e il loro impatto sulle relazioni di lavoro e su quelle sociali.
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L’incontro ha promosso inoltre un focus sul Centro per l’Innovazione Innovit; il centro nasce a San Francisco su impulso della Presidenza della Repubblica Italiana e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con l’intento di favorire un’interfaccia tra il mondo dell’innovazione italiano e l’ecosistema tecnologico della Silicon Valley.
Durante l’evento è emerso anche il problema legato al dialogo transatlantico che riguarda le regole del mercato digitale e gli investimenti tecnologici: «Gli attori di questo settore stanno lavorando bene sull’intelligenza artificiale, e noi in Italia cerchiamo di adeguarci ai massimi livelli. Dobbiamo permettere al settore tecnologico di continuare ad evolversi ma, allo stesso tempo, essere anche maggiormente regolamentato e dunque sfruttare asl meglio il “Sistema
Italia”. L’attenzione rivolta al mercato del lavoro che, attraverso l’intelligenza artificiale vive una vera e propria rivoluzione copernicana necessità attenzione che tenga conto della privacy e della sicurezza. Il sistema paese – conclude il Vicepresidente – deve porsi all’avanguardia includendo il settore privato, affinché collabori a 360 ° con quello pubblico e permettendo così alle istituzioni di rendersi competenti poiché determinate decisioni vengano prese con la competenza adeguata a non imboccare strade sbagliate».
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