La rivoluzione (digitale) russa: nel mondo solo 5 ragazzi su 100 sono veri nativi digitali

La nostra società si sta velocemente trasformando all’insegna della nuova rivoluzione industriale, quella dettata dalla tecnologia digitale. Ma il processo è solo all’inizio. Leggendo il rapporto ‘Measuring the Information Society’, solo il 30% dei giovani del mondo, infatti, si possono considerare veri nativi digitali.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Lo studio è stato voluto dall’Unione Internazionale delle Comunicazioni (ITU). Esso ha preso piede nel definire il criterio secondo cui nativo digitale è un giovane tra 15 e 24 anni con almeno 5 anni di esperienza online.
Alla fine dei conti, rappresentano il 5,2% della popolazione mondiale. La percentuale bassa è lo specchio delle difficoltà che si scontano soprattutto per sviluppare la Rete nei Paesi in via di sviluppo. Buona parte del Globo, infatti, è ancora scoperta.
E’ soprattutto l’Africa a scontare questo gap, con solo 9,2% di nativi digitali rispetto al 79,1% dell’Europa. Il Paese più all’avanguardia? La Corea del Sud, col 99,6% di ragazzi che si formano online. Un record che fa pensare.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.