I guai di Samsung Galaxy Note 7 favoriscono Huawei più di Apple
Samsung Galaxy Note 7, arriva il rivale. E non è la Apple. Dai guai di Samsung con il Samsung Galaxy Note 7, lo smartphone “esplosivo” per cui il colosso coreana ha deciso lo stop di vendite e produzione, potrebbe trarre vantaggio non solo Apple con iPhone 7 e 7 Plus.
Huawei, terzo costruttore mondiale di smartphone dopo Samsung e Apple, ha infatti in programma un evento a Monaco di Baviera il prossimo 3 novembre in cui dovrebbe presentare il Mate 9, dispositivo che secondo le indiscrezioni si presenta come buon sostituto del Note 7 sotto l’albero di Natale.
Stando a quanto scritto sul web da Evan Blass, noto per le soffiate in campo tecnologico, a Monaco Huawei svelerà due modelli di Mate 9, dai nomi in codice di Long Island e Manhattan.
Entrambi avranno display da 5,9 pollici, processore octa-core HiSilicon Kirin 960 e una configurazione di memoria che arriva fino a 6 GB di Ram e 256 GB di storage. Come lo Huawei P9 lanciato dalla casa cinese nella primo semestre di quest’anno, i dispositivi dovrebbero montare una doppia fotocamera progettata con il marchio tedesco Leica.
Il modello Long Island, forse riservato al solo mercato domestico, potrebbe avere il display curvo come i Samsung Galaxy Note 7 e S7 Edge, con risoluzione QHD (il doppio del Full HD presente sul Manhattan) volta a supportare la realtà virtuale della piattaforma Android Daydream di Google.
I costi che il colosso sudcoreano Samsung dovra’ sopportare per lo stop alle vendite e alla produzione del Samsung Galaxy Note 7, salgono a oltre 5 miliardi di dollari.
Lo rivela il Financial Times, dopo che la compagnia sudcoreana fa sapere che, nei prossimi sei mesi, l’addio allo smartphone a rischio di esplosione avra’ un impatto negativo di 3.500 won (3 miliardi di dollari) sugli utili operativi del prossimo semestre.
Samsung aveva gia’ stimato un costo di 2,3 miliardi di dollari per il recall, il ritiro del Samsung Galaxy Note 7 dal mercato, a cui ora si aggiungono i 3 miliardi di dollari di tagli agli utili, che saranno di 2.500 miliardi di won per il quarto trimestre e di altri mille miliardi di won per quello successivo.
La cifra di 5,3 miliardi di dollari e’ comunque indicativa, visto che non si conosce ancora l’impatto dell’effetto Samsung Galaxy Note 7 sugli altri prodotti del gruppo e che e’ difficile pensare che Samsung possa evitare una ricaduta negativa, specie sui mercati non sudcoreani, in vista del lancio del nuovo Galaxy S8, prevista per marzo del 2017.