Twingo Lovely: prova su strada a Peschiera del Garda

Come non amare questa city car in questo suo nuovo restyling. E’ stata completamente riprogettata, è stilosa e ha un’innovativa architettura con il motore posteriore. E il bello è che si può personalizzare come si vuole.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Retrovisori, modanature delle portiere laterali e profilo calandra nel bianco, rosso o blu. Noi abbiamo optato per il rosso fuoco, mia moglie non ha avuto dubbi. Anche i cerchi in lega sono eleganti, sono disponibili da 15″ e da 16″ e sono diamantati
Partiamo con la nostra Twingo Lovely verso Peschiera del Garda, una domenica diversa. La particolarità di questa cittadina sul Lago di Garda è che ha diverse testimonianze di tutte le epoche storiche: dall’età delle culture palafitticole al periodo romano, dall’alto e basso medioevo all’età scaligera, dal periodo di dominazione veneta all’età napoleonica, alla dominazione asburgica, quando Peschiera era una delle quattro roccaforti del Quadrilatero, il sistema difensivo più imponente d’Italia.
Anche durante la Prima Guerra Mondiale Peschiera ha avuto un ruolo strategico legato alla sua posizione geografica nodo nevralgico e strategico nelle comunicazioni tra regioni alpine e padane e tra quelle occidentali e orientali. Si trova nel punto più meridionale del lago di Garda proprio dove questo ha il suo emissario, il Mincio, affluente del Po che a sua volta sfocia nel mare Adriatico.
GUARDA LA FOTOGALLERY:
Ma le temperature non aiutano. Per fortuna la Twingo Lovely ha la climatizzazione regolata che consente di selezionare la temperatura che si vuole con una precisione al grado. Il filtro integrato trattiene gran parte delle particelle inquinanti emesse dagli altri veicoli.
E’ il nostro primo viaggio con la Twingo Lovely e devo dire che guidarla è una favola. Il regolatore-limitatore di velocità mi permette di viaggiare sicuro e rilassato dopo aver imposto la velocità massima.
E quando entriamo in galleria i fari si accendono da soli, gli ingegneri hanno pensato proprio a tutto. I tergicristalli hanno rilevatori di pioggia e si attivano automaticamente e adattano la velocità di funzionamento in base all’intensità della pioggia. Ma per fortuna per noi oggi è una giornata splendida.
Arrivati a Peschiera del Garda appena dopo porta Verona, ingesso monumentale alla città, parcheggiamo la nostra Twingo Lovely senza difficoltà non solo grazie alle sue dimensioni contenute ma anche grazie al parcheggio assistito. Un segnale acustico mi avverte della presenza di un ostacolo. E se non dovesse bastare c’è anche la parking camera e il parking radar. Insomma parcheggiare è un gioco da ragazzi!
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Passeggiamo per le vie del centro ancora completamente racchiuso nelle altre mura veneziane e circondate dall’acqua e Paola non riesce a non far cadere l’occhio su qualche vetrina. Fra i vicoli dei bastioni ci sono tanti negozietti e ristoranti dove assaggiare i piatti locali. Ci fermiamo qui per pranzo.
Nel quartiere militare della città visitiamo la “Palazzina storica” e il parco secolare. Qui si è tenuto il “Convegno di Peschiera” dell’8 novembre 1917. La sala dove Vittorio Emanuele III e gli alleati si riunirono è intatta da allora. Sulla scrivania del re il dipinto originale che ricorda quel giorno.
A Peschiera tra le tante manifestazioni spicca il Palio delle Mura, un omaggio alla tradizione veneta. Si tratta di una gara con barche simili a quelle usate dai pescatori nei canali intorno alle mura della Fortezza.
Da non perdere anche la Fortezza (o Rocca) edificata nella seconda metà del Cinquecento e fulcro della vita sociale e un tempo commerciale di Peschiera. E il Santuario della Madonna del Frassino (edificato nel XVI) che oltre ad essere un monumento di importanza nazionale è anche una meta di pellegrinaggio di moltissimi fedeli. All’interno si possono ammirare le opere di Paolo Farinati, Bartanza da Salò, Zeno da Verona e Muttoni il Giovane.
Ci spostiamo sul lungo lago nella stupenda passeggiata pedonale che si snoda tra canneti, fiori, vegetazione e alberi e costeggia l’ampia spiaggia di oltre tre chilometri. Dal porto partono le escursioni sul lago di Garda ma io e Paolo optiamo per uno dei percorsi che da Peschiera del Garda partono fino a Mantova lungo il fiume Mincio.
Gli itinerari lungo il fiume Mincio sono tanti e percorribile soprattutto in bicicletta ma noi riprendiamo la nostra Twingo Lovely e scegliamo il percorso del lato occidentale del Quadrilatero, il Mincio e la Guerra: 91 km che è possibile percorrere anche in macchina.
Ad ogni chilometro Paola vuole scattare una foto e mi devo fermare ma non è un problema, la nostra Renault Twingo Lovely è dotata dell’Energy Smart Management (ESM) che trasforma frenate e decelerazioni in energia. Questa tecnologia recupera l’energia cinetica rilasciata per ricaricare la batteria e ottimizzare il consumo di energia elettrica. E se la strada è un po’ in salita con l’Hill Star Assist la nostra Twingo rimane incollata alla strada per 2 secondi quando tolgo il piede dal pedale del freno. Due secondi di serenità prima di ripartire.
Inoltre con il sistema Stop & Start la mia Twingo Lovely consuma di meno. Il motore si ferma mettendo semplicemente in falle e riparte automaticamente innestando la frizione. Per un maggiore confort in città sia il motorino d’avviamento sia il sistema di iniezione sono stati rinforzati.
Alla fine del XVIII secolo, gli avvenimenti bellici originati dalla rivoluzione francese interessarono anche i territori della valle del Mincio. Le linee fluviali del Mincio e dell’Adige e i territori circostanti costituivano un sistema difensivo naturale che richiedeva solo di essere potenziato e rafforzato. E questo avvenne durante la guerra del 1848-49. Ne seguì la definitiva impostazione del Quadrilatero, un sistema difensivo su scala territoriale nato dall’intuizione del feldmaresciallo Josef Radetzky, che coniugava le potenzialità difensive delle linee fluviali del Mincio e dell’Adige con quelle delle fortezze di Verona, Legnago, Peschiera e Mantova.
Questo era un punto strategico per doversi motivi. Verona, in posizione arretrata e direttamente collegata all’Impero, costituiva il deposito dove concentrare tutti i rifornimenti militari del Lombardo – Veneto, Legnago, in seconda linea, assicurava l’appoggio all’ala del medio Adige, mentre Peschiera e Mantova, poste sulla linea del Mincio, in posizione avanzata, costituivano i perni di manovra dell’armata.
Uscendo da Peschiera attraverso Porta Brescia in direzione di Mantova si incontra ciò che resta delle opere Salvi, i primi forti staccati “a gruppi” realizzati sulla riva destra del Mincio sulle alture del Monte Salvi a potenziamento della cinquecentesca Cittadella. I due forti, Salvi nuovo e Salvi vecchio, sono oggi di proprietà privata, ed osservandoli è possibile notare l’evoluzione dei forti ottocenteschi che dall’impiego delle forme tradizionali del sistema bastionato prosegue nella sperimentazione di un ordinamento difensivo a forti staccati.
Questa zona è anche ricca di fortezze e castelli da non perdere. E Paola è un’appassionata. Dall’Alto Medioevo all’età feudale, dall’età comunale a quella delle signorie i territori dell’alto Mincio furono contesi sia per la loro importanza economica sia per il loro ruolo strategico nell’ambito della politica militare. A contendersi questi territori gli Scaligeri, i Visconti e i Gonzaga, che portarono alla costruzione di torri, rocche, castelli e recinti fortificati, opere che segnarono la divisione delle terre venete da quelle mantovane.
Il forte Arditeti sorge tra i territori di Peschiera del Garda e Ponti sul Mincio ed è uno dei 16 forti che costituirono il campo trincerato, realizzato dal genio militare asburgico, a potenziamento e difesa della fortezza di Peschiera, assieme a Mantova, Legnago e Verona parte del sistema difensivo del Quadrilatero.
Arroccato tra le colline Moreniche del basso Garda e affacciato sulla valle del Mincio, Monzambano è caratterizzato dal castello medioevale, che con la sua cresta irregolare domina la collina formata da due rilievi contigui ma separati da un leggero avvallamento. La struttura costituisce oggi uno degli esempi più intatti e completi di architettura castellana del Mantovano. Da non perdere anche il castello di Ponti sul Mincio. L’abitato di Ponti si affaccia sulla valle del fiume Mincio, qui appena uscito dal lago di Garda, e si estende ai piedi di una collina dominata dall’imponente castello di origine medioevale, quasi integralmente conservato.
Siamo arrivati a Mantova è davvero un percorso molto suggestivo la prossima volta magari d’estate io e Paola ci siamo promessi di percorrerlo in bicicletta, lungo la pista ciclabile che costeggia il Mincio. Ora però è ora di tornare a casa. La nostra domenica viene interrotta da una chiamata di lavoro, per fortuna ho attivato il vivavoce Bluetooth e non devo fermarmi. Uso i comandi del volante per cercare un numero sulla rubrica.
Imposto il navigatore TomTom Traffic disponibile su R-Link e finalmente possiamo ripartire. Mi informa in tempo reale che non c’è traffico. Ci sono tante altre applicazioni disponibile che si possono scaricare su R-Link Store dal mio computer tramite My Renault o direttamente a bordo della mia Twingo Lovely.
E’ stata una bellissima domenica, una giornata perfetta. Soprattutto grazie alla nostra Twingo Lovely agile e compatta perfetta per la città e per una gita fuori porta. La prova è più che superata ma non avevo dubbi.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.