Registro operatori oro: regole e requisiti indispensabili per evitare sanzioni e scadenze

Nuovo registro operatori oro: cosa cambia
Con l’introduzione del nuovo registro operatori oro, si segna un importante cambiamento nella gestione e regolamentazione del commercio di oro. Dalla data di avvio, fissata per il 17 aprile 2025, la supervisione passa dall’ex Banca d’Italia all’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (OAM). Questa transizione si traduce in una ristrutturazione più efficiente e moderna del registro, che risponde alle necessità attuali del mercato e alle normative antiriciclaggio. L’OAM sarà responsabile non solo della ricezione delle richieste di iscrizione, ma anche della valutazione e approvazione o rigetto delle stesse, garantendo così un esercizio più trasparente e legale dell’attività.
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La nuova struttura del registro si prefigge di ottimizzare la tracciabilità delle operazioni e di favorire un quadro normativo più chiaro. Gli operatori professionali in oro già attivi al momento dell’apertura del registro dovranno ricevere la legittimazione attraverso un’apposita iscrizione, un processo che mira a tutelare gli attori onesti e a contrastare possibili attività illecite nel settore.
Il cambiamento rappresenta un passo avanti nella modernizzazione del sistema di regolazione per gli operatori in oro, segnando una nuova era di maggiore responsabilità e controllo.
Tempistiche e modalità di iscrizione
Dal 17 aprile 2025, la registrazione per il nuovo registro operatori oro sarà possibile esclusivamente attraverso il portale ufficiale dell’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (OAM). È fondamentale che gli interessati effettuino una registrazione preliminare nell’area riservata del portale e dispongano di una casella di posta elettronica certificata (PEC), requisito indispensabile per la corretta trasmissione della domanda. Gli operatori già attivi, precedentemente iscritti nel registro gestito dalla Banca d’Italia, dovranno inviare la loro richiesta di iscrizione entro 30 giorni dall’apertura. Durante questo periodo, potranno continuare a svolgere la loro attività, ma dovranno attendere l’approvazione della loro iscrizione da parte dell’OAM, il quale si riserva 30 giorni per esprimere la propria decisione, con la possibilità di proroga di ulteriori 15 giorni.
Per le nuove iscrizioni che avranno inizio dal 17 aprile 2025, è obbligatorio attendere l’esito dell’istruttoria prima di iniziare le operazioni. Questa procedura rigorosa si spiega con la necessità di garantire che tutti gli operatori soddisfino i requisiti normativi e siano in grado di operare in modo legittimo e trasparente nel mercato del commercio di oro.
Importi e requisiti per l’iscrizione
Il contributo per l’iscrizione al nuovo registro operatori oro è un aspetto cruciale da considerare per chi desidera essere parte di questo settore. Per l’anno 2025, il costo fissato per l’iscrizione ammonta a 980 euro. L’importo è ridotto a 680 euro per coloro che sono già registrati come operatori compro oro (OCO), riconoscendo il loro status e facilitando la transizione verso il nuovo sistema. Inoltre, le società che intendono iscriversi sia al registro degli operatori professionali in oro che a quello degli operatori compro oro beneficeranno di un ulteriore vantaggio economico, poiché il contributo richiesto rimarrà equivalente a quello previsto solo per il registro OPO, evitando così oneri finanziari doppi.
È previsto che il pagamento venga effettuato entro un termine di cinque giorni dalla presentazione dell’istanza, utilizzando esclusivamente la piattaforma digitale pagoPA. Questa scelta si allinea con le recenti politiche di digitalizzazione e semplificazione dei pagamenti verso la pubblica amministrazione, consentendo una gestione più efficiente delle pratiche burocratiche.
Per quanto riguarda i requisiti necessari per accedere al nuovo registro, è essenziale che le imprese siano costituite in forme giuridiche specifiche, come società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata o cooperative. È richiesto un capitale sociale minimo di 50.000 euro, volto a garantire la stabilità finanziaria dell’operatore. Inoltre, l’oggetto sociale deve esplicitamente includere attività di commercio di oro, mentre tutti i soggetti coinvolti nella gestione devono dimostrare requisiti di onorabilità e affidabilità, conformandosi alla normativa in vigore. Questi criteri sono stati stabiliti per assicurare la serietà delle attività svolte e il rispetto delle normative antiriciclaggio, elementi fondamentali per l’integrità del settore.
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