Razer, il mouse Mamba HyperFlux si ricarica nel tappetino

Un mouse wireless che funziona senza batteria e che si ricarica sul tappetino. E’ il nuovo dispositivo Razer che si chiama Mamba HyperFlux. Ma vediamo come funziona.

Razer, come funziona il mouse senza batteria

Mumba HyperFlux è stato presentato al Ces di Las Vegas, arriverà sul mercato nel primo trimestre e costerà 280 euro. Il suo funzionamento è molto semplice, non ha una batteria, è wireless e si ricarica su un tappetino che alimenta costantemente il mouse grazie a un campo magnetico.

Uno dei punto di forza di questo dispositivo è anche il suo peso. Non essendoci la batteria il mouse pesa solo 96 grammi ma per chi vuole il mouse tradizionale c’è la possibilità di collegare un cavo da 2,1 metri al mouse per giocare.

Il tappetino ricarica il mouse Razer

Con questo funzionamento verrebbe da pensare che se il mouse si stacca dal tappetino non funziona più. Ma non è proprio così. All’interno ci sono dei condensatori che accumulano un po’ di carica, permettendo quindi il funzionamento per alcuni secondi anche se non si trova sopra il tappetino-caricatore.

Le altre caratteristiche tecniche sono: un sensore ottico 5G da 16.000 DPI (fino a 450 pollici al secondo e accelerazione di 50 G) e Adaptive Frequency che scansiona costantemente la banda 2,5 GHz per garantire un collegamento sempre forte. E ancora: nove tasti programmabili e il supporto all’illuminazione Chroma con 16,8 milioni di colori sia per il mouse che il tappetino.

Nuovo Razer notebook

L’altra novità presentata da Razer è un prototipo di notebook con schermo da 13,3 pollici che ha la particolarità di avere un alloggiamento per uno smartphone Razer Phone sotto la tastiera e al posto del touchpad.

Si tratta di un nuovo concept rivoluzionario che permette d evolvere le funzionalità del touchpad consentendo un’integrazione con il sistema operativo Windows e l’ecosistema Android. Lo schermo da 5,7 pollici può essere impiegato come touchpad, come secondo schermo per accedere ad app, strumenti e altro ancora in base al software impiegato in quel momento. Insomma nuove funzionalità ed esperienze per l’utente.