Raspberry Pi ha venduto 12 milioni di computer. La sua carta vincente? Costa 20 dollari
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Un risultato quasi inaspettato che ha colto tutti di sorpresa. Raspberry Pi è il terzo computer più venduto della storia dopo Pc e Mac. Il computer a basso costo pensato pensato per gli appassionati di infomatica ha venduto 1s2,5 milioni di dispositivi dal 2012.
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Un dato straordinario, secondo la rivista ufficiale MagPi, Raspberry Pi avrebbe superato le vendite stimate del Commodore 64 anche se per raggiungere questo dato bisogna sommare tutte le otto versioni prodotte.
Ma vediamo nel dettaglio questi dati pubblicati dalla rivista Magpi Magazine. Il modello più venduto è la Pi 3b (30%), seguita dalle Pi B e Pi 2b (23%) e dalla versione Pi B+ (15%). I prezzi dei computer vanno dai 5 ai 35 dollari: il modello più economico è la Raspberry Zero, lanciata a novembre 2015 e dotata di system-on-chip Broadcom Bcm2835, una Gpu Videocore e 512 MB di Ram.
La stessa Raspberry Pi Foundation non se lo aspettava e infatti al momento del lancio iniziale avvenuto il 29 febbraio 2012 aveva fissato il suo obiettivo tra le 10mila e le 20mila unità. L’ultimo modello è il Pi Zero W con connettività wireless WiFi 802.11n e Bluetooth 4.0 grazie al nuovo chip wireless Mcb43143 ha già venduto 100mila esemplari in pochi giorni, confermando il successo. D’altronde il prezzo è davvero competitivo 20 dollari.
Raspberry Pi ha una sola scheda elettronica, grande come il palmo di una mano e può diventare un mini-computer collegandolo a un monitor e caricando il sistema operativo sulla scheda SD ma anche un cabinato per i videogame o un telefono cellulare. Insomma può avere diversi utilizzi e questo è il suo punto di forza. In un mercato saturo e dominato dai big la parola d’ordine è la differenziazione, e in questo senso la società inglese ha azzeccato l’obiettivo. Il suo mini pc ha conquistato gli utenti meno esperti grazie anche a un prezzo molto competitivo. Un pc a 20 dollari non si era mai visto prima.
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