Quattro start up italiane fra le 10 selezionate dal Padiglione USA all’Expo.
Il programma d’innovazione “Feeding the Accelerator” permetterà ai team selezionati di rivoluzionare, attraverso nuove strategie creative, il modo in cui il cibo è prodotto, distribuito, consumato e rappresentato, anche con l’assistenza e il supporto di professionisti leader nel settore, chef, artisti, architetti e teorici di grandi aziende e start up.
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Dei quattro progetti italiani due sono abbastanza intuitivi e facili da realizzare: quello presentati da PNAT (nuovi modelli di agricoltura attraverso piattaforme galleggianti che permettono la coltivazione intensiva e la purificazione dell’acqua utilizzando l’energia solare – http://www.pnat.net/) e quello di KALULU che sviluppa catene di fornitura brevi che collegano gli agricoltori direttamente ai consumatori locali, riducendo le emissioni di carbonio e stimolando il coinvolgimento dei coltivatori nello loro comunità -http://kalulu.it/. Anzi quest’ultimo è già partito nelle principali città italiane e sta già ottenendo l’apprezzamento dei consumatori.
Un terzo progetto italiano è estremamente interessante, perché tocca un punto di eccellenza della cultura alimentare italiana, quello della produzione artigianale del gelato, ma lo trasforma in un progetto molto attuale in termini di valori nutritivi. Si tratta di ICE DREAMS: una rivoluzione nella produzione del gelato artigianale italiano che, usando solo acqua, sostituisce gli ingredienti come il latte, le uova e gli additivi artificiali (Italia) – http://icedreams.it/.
Ma certamente il quarto progetto è quello che più stupisce, e in un certo senso lascia più affascinati, pur creando all’inizio una comprensibile reazione di perplessità. MICROVITA propone un’alimentazione animale alternativa e sostenibile, che non compete con l’alimentazione umana attraverso un sistema industriale efficiente che converte prodotti organici in cibo per animali domestici utilizzando le mosche – http://microvita2050.com/, Sì, avete capito bene, le mosche.
Microvita, azienda unica nel suo genere, alleva insetti da oltre vent’anni per le più diverse tipologie di mercato. E’ in grado di fornire insetti per agricoltura e zootecnia, pesca e zoofilia. La novità sta nell’abbinare la grande esperienza nel settore “insetti” con il recupero degli scarti alimentari. Obiettivo è quindi di non sottrarre neanche un grammo di quanto destinato all’alimentazione umana (se ne usano solo gli scarti) per produrre alimenti per animali, sfruttando un processo biologico del tutto naturale.
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Le larve delle mosche si nutrono degli scarti alimentari e, opportunamente trattate, costituiscono a maturazione la base proteica da mescolare ad altri ingredienti adatti agli animali domestici o di allevamento.
Ultimo dettaglio: perfino l’energia elettrica da utilizzare nel percorso produttivo è generata dal processo stesso, tramite un impianto di conversione termochimica. Tutto si crea, nulla si distrugge.
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