Quattordicesima INPS: scopri chi riceverà il pagamento con i ritardi ad agosto 2024

Requisiti e criteri per ricevere la quattordicesima
La quattordicesima mensilità nella pensione rappresenta un’integrazione concessa dall’INPS a favore dei pensionati che soddisfano specifici requisiti anagrafici, reddituali e contributivi. Per accedere a tale beneficio è imprescindibile essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici gestiti dall’Assicurazione Generale Obbligatoria o dalle forme sostitutive, esclusive ed esonerative di tale assicurazione, amministrate da enti pubblici previdenziali obbligatori. Inoltre, è necessario aver compiuto almeno 64 anni di età e possedere un reddito complessivo personale che non superi due volte il trattamento minimo annuo stabilito dal Fondo Lavoratori Dipendenti. Questi criteri finalizzano l’erogazione della prestazione per garantire un sostegno economico aggiuntivo a categorie specifiche di pensionati, consentendo un’integrazione mirata basata sul reddito e sull’età. L’INPS applica questi parametri per determinare automaticamente l’erogazione, gestendo in modo sistematico l’erogazione su base annuale, ciò che consente un monitoraggio preciso e puntuale degli aventi diritto.
Indice dei Contenuti:
Importo della quattordicesima in base agli anni di contributi
L’ammontare della quattordicesima pensionistica è strettamente correlato agli anni di contribuzione versati e all’importo della pensione percepita. Per i pensionati con un’anzianità contributiva pari o superiore a 15 anni, l’integrazione viene calcolata in proporzione, con importi inferiori rispetto a chi ha superato i 25 anni di contribuzione.
In particolare, per chi ha maturato più di 25 anni di contributi e percepisce una pensione fino a 1,5 volte il trattamento minimo annuo (per l’anno 2025 fissato a 11.766,30 euro), il valore della quattordicesima può raggiungere i 655 euro. Qualora invece la pensione sia compresa tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo (fino a 15.688,40 euro), l’importo dell’integrazione si riduce a 504 euro.
Questo meccanismo premia non solo la durata della contribuzione, ma anche la fascia di reddito del pensionato, garantendo un’erogazione proporzionata e mirata a chi ha un reddito complessivo più contenuto. I criteri adottati dall’INPS sono stati strutturati per favorire una distribuzione equa della prestazione, privilegiando chi ha versato contributi significativi nel corso della vita lavorativa.
Cause e tempistiche dei ritardi nei pagamenti di agosto
Il ritardo nell’erogazione della quattordicesima mensilità può derivare da diverse circostanze operative che influenzano le tempistiche di pagamento. In primo luogo, i soggetti che presentano istanze di ricostituzione della prestazione, in particolare quando non viene riconosciuta automaticamente dall’INPS, possono subire uno slittamento nel versamento. La pratica di ricostituzione, effettuata tramite canali telematici, richiede una verifica supplementare da parte dell’Istituto che comporta un inevitabile allungamento dei tempi. Inoltre, i dati reddituali necessari per il calcolo della prestazione vengono acquisiti dall’INPS attraverso l’Agenzia delle Entrate; eventuali ritardi o incompletezze nella comunicazione di tali informazioni incidono direttamente sulla tempestività del pagamento.
In questi casi, la quattordicesima che avrebbe dovuto essere accreditata con la rata pensionistica di luglio viene posticipata alla mensilità successiva. Pertanto, i pensionati che si trovano in questa situazione possono aspettarsi l’accredito a partire dal primo giorno bancabile di agosto. Tale modalità consente comunque di garantire l’erogazione del beneficio, anche se in una finestra temporale differente, pur mantenendo l’aggiornamento sui requisiti anagrafici e reddituali richiesti. Il controllo incrociato tra INPS e Agenzia delle Entrate resta fondamentale per assicurare la correttezza e la regolarità dei pagamenti.
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