Quadrooter, oltre 900 milioni i device Android a rischio
Quadrooter, questo è il nome che è stato dato all’insieme delle quattro vulnerabilità appena scoperte.
Oltre 900 milioni sono i device sotto rischio di infezione.
Ciò vale per i possessori di smartphone con a bordo il sistema operativo Android e chipset Qualcomm.
Dunque stiamo parlando della maggior parte dei dispositivi nel mercato.
La segnalazione arriva dai ricercatori di Check Point che ha dichiarato e illustrato il tutto durante la conferenza di sicurezza DEF CON 24 a Las Vegas.
“Questa situazione evidenzia i rischi insiti al modello di sicurezza di Android. Gli aggiornamenti di sicurezza critici devono passare lungo l’intera filiera prima che siano resi disponibili agli utenti finali”.
La Google ha risposto alla segnalazione, affermando che grazie all’ultima patch di sicurezza, vi è una sola vulnerabilità mancante che verrà presto risolta.
“Noi apprezziamo la ricerca di Check Point in quanto ci aiuta a migliorare la sicurezza dell’ecosistema mobile più ampio. I device Android con la nostra patch di sicurezza più recente sono già protetti contro 3 di queste vulnerabilità. La quarta vulnerabilità, CVE-2016-5340, sarà indirizzata con un aggiornamento, intanto gli utenti Android possono riferire pubblicamente a Qualcomm la patch fornita. Ciò dipende anche dalle azioni che l’utente esegue, ad esempio scaricare e installare applicazioni non sicure. La nostra applicazione di verifica e SafetyNet aiuta ad identificare, bloccare e rimuovere applicazione che hanno vulnerabilità di questo tipo.”
Quadrooter: come verificare se si è sotto rischio
Per effettuare la verifica, basta semplicemente scaricare un’applicazione presente nel PlayStore.
Si chiama “Quadrooter Scanner” ed è stata realizzata proprio dalla Check Point.
Naturalmente è gratis e, una volta aperta, bisognerà premere sul tasto tondo “Scan”.
Tutto ciò che fa è avvertirvi se siete sotto rischio, le vulnerabilità non vengono risolte.
Per coloro che, come me, hanno trovato più exploit, dovranno attendere un aggiornamento.
Google dovrebbe risolvere l’ultimo “problema” entro Settembre.