Pubblicità crypto in Europa: nuove regole su licenze e trasparenza da Google

Google fissa nuove regole per gli annunci crypto: cosa cambia con il MiCA
Dal 23 aprile, Google implementerà una nuova politica pubblicitaria per le criptovalute in Europa, mirata a garantire la conformità con le normative europee come il MiCA e il CASP. Questo cambiamento richiederà a tutte le piattaforme di scambio di criptovalute e a wallet digitali di possedere una licenza valida secondo i regolamenti europei e, se necessario, di rispettare ulteriori requisiti legali a livello nazionale, nonché di ottenere la certificazione da Google. La nuova policy avrà un impatto significativo su un totale di 27 Stati membri dell’Unione Europea, compresi paesi come Italia, Francia e Germania. L’obiettivo principale è quello di aumentare la sicurezza per gli investitori e combattere la proliferazione di operatori non regolamentati.
Nuove regole pubblicitarie e requisiti di licenza
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
ISCRIVITI ORA USANDO IL CODICE – SWISSBLOCKCHAIN10 – PER AVERE LO SCONTO DEL 10% SUL BIGLIETTO DI INGRESSO! ==> CLICCA QUI!
Con l’attuazione della nuova policy a partire dal 23 aprile, Google imporrà requisiti rigorosi per le piattaforme di scambio di criptovalute e i wallet digitali che desiderano pubblicizzare i propri servizi. Sarà necessario possedere una licenza conforme alle normative MiCA o CASP, che rappresentano un pilastro della regolamentazione europea per gli asset digitali. I fornitori di servizi dovranno, inoltre, osservare eventuali leggi locali nazionali che potrebbero applicarsi e ottenere la certificazione di conformità da parte di Google. Questa misura non solo mira a garantire una maggiore trasparenza, ma si propone anche di filtrare gli operatori non conformi al fine di tutelare gli investitori. Con una rete di controlli più rigorosa, il gigante dei motori di ricerca intende supportare un mercato più sicuro, ma ciò potrebbe comportare anche sfide significative per le piccole aziende, le quali potrebbero trovarsi in difficoltà nel soddisfare tali standard elevati.
Il contesto normativo: MiCA e CASP
Il recente aggiornamento della policy pubblicitaria di Google si inserisce in un contesto normativo in rapida evoluzione, segnato dall’adozione del regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets) e dalla normativa CASP (Crypto Asset Service Provider). Queste leggi, che entreranno in vigore ufficialmente a dicembre 2024, rappresentano la prima cornice legislativa completa per gli asset digitali nell’Unione Europea, introducendo criteri rigorosi su vari fronti, inclusi il contrasto al riciclaggio di denaro e la protezione degli investitori. L’obiettivo primario di tali regolamenti è ridurre i rischi di frode e aumentare la trasparenza, soprattutto alla luce degli scandali che hanno minato la fiducia degli investitori, in particolare durante il periodo delle Initial Coin Offerings (ICO) che ha preceduto il 2023. Tali misure potrebbero rappresentare una svolta necessaria per un settore spesso visto come poco regolamentato e rischioso.
Rischi e sfide per i piccoli operatori del settore
Le nuove regole pubblicitarie di Google, combinate con l’implementazione del regolamento MiCA e del CASP, pongono sfide considerevoli per i piccoli operatori nel settore delle criptovalute. L’obbligo di possedere una licenza conforme ai nuovi requisiti potrebbe diventare un ostacolo significativo per queste aziende. Le specifiche richieste di capitale, che variano tra 15.000 e 150.000 euro, rappresentano un onere economico che molte piccole piattaforme potrebbero non essere in grado di sostenere. Inoltre, l’obbligo di ottenere una doppia certificazione – sia da Google che da autorità locali – può aumentare i costi operativi e complicare ulteriormente il processo di conformità. Questa combinazione di fattori non solo mette a dura prova la sostenibilità economica delle piccole aziende, ma potrebbe anche ostacolare l’innovazione, lasciando spazio solo ai grandi operatori finanziariamente solidi. Inoltre, la possibilità di disallineamento temporale tra l’adozione delle normative nazionali e l’attuazione delle nuove regole potrebbe mettere ulteriormente in difficoltà queste realtà, creando incertezze sul futuro della loro operatività nel mercato europeo.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.