La prova dei Google Glass in anteprima: ecco la recensione.
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Quest’anno, uno dei blogger di Assodigitale ha partecipato al Google I/O Extended di Milano, avendo la fortuna di provare il paio di occhiali marchiato Google;
Eccone una interessante recensione:
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“A prima vista devo ammettere che i Glass sono molto discreti, il ragazzo che ci ha accolti li indossava e se non ci avessi fatto direttamente caso, non mi sarebbero saltati all’occhio e di sicuro non stravolgevano affatto l’aspetto della persona.
Una volta presi in mano e indossati, si sono mostrati molto più sorprendenti del previsto; premesso che la versione era quella con 512mb di ram e che non presentava differenze estetiche anche dalla nuova versione in vendita da 2Gb, il design era davvero pulito e curato, molto meno ingombranti e pesanti del previsto.
Indossati mi hanno regalato un’ottima impressione, la comodità era eccellente, non recavano fastidi o impedimenti che avrebbero portato a uno stacco dal loro uso;
Il display non è ad altissima risoluzione, ma a mio parere molto più che sufficiente a garantire un ottimo uso per il quale sono stati progettati, altro dettaglio che ho riscontrato è stato il posizionamento corretto e non di intralcio del display virtuale: alcune persone infatti si erano lamentate del fatto che dovessero alzare lo sguardo e concentrarsi su un punto per poterli utilizzare, nel mio caso (forse complice il corretto posizionamento dell’unità) riuscivo tranquillamente a tenere gli occhi davanti a me e vedere l’HUD dei Glass perfettamente a fuoco con lo sfondo, senza distrarmi, alzare lo sguardo o isolarmi dalla realtà esterna.
Gli occhiali rispondono a comandi vocali (in inglese) e tattili, sfiorandoli sullo chassis.
E’ stata implementata molto bene l’integrazione dei menù a scorrimento con il giroscopio, basta muovere pochissimo la testa per scorrere tra le opzioni.
Sempre parlando di giroscopio, provando l’applicazione sky map, è impressionante ed emozionante vedere questa tecnologia all’opera, rimanendo affascinati dalle possibilità offerte dalla piattaforma, anche per semplici applicatici dove spostandosi col capo si vedevano in tempo reale le costellazioni.
Le animazioni erano tutte fluide, senza cali di fotogrammi al secondo, mentre la batteria è decisamente troppo poco ottimizzata e capiente, non riesce a soddisfare un uso continuo neanche di un’ora; infatti quando sono in stand-by i Glass hanno lo schermo spento che si attiva tramite comandi vocali o tocco.
L’audio fornito è molto interessante, infatti i Glass trasmettono l’audio con un diffusore di vibrazioni a conduzione ossea, che seppur poco potente fa letteralmente “sentire voci nella testa”. penso che non sarebbe stato possibile adottare altre soluzioni, e sperando in un miglioramento anche di quest’ultima credo che Google sia sulla buona strada.”
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Un’esperienza sicuramente positiva, che promuove a pieni voti questo progetto e che crede nel suo sviluppo.
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