Proprietari sportivi: il panorama attuale
Il paesaggio delle franchigie sportive in America è contrassegnato da un aumento significativo della ricchezza dei suoi proprietari. Gli ultimi dati indicano che i 20 miliardari americani più fortunati, attivi nell’ambito sportivo, possiedono un patrimonio collettivo di 504 miliardi di dollari, un incremento impressionante del 32% rispetto all’anno precedente. Questo tendenza è alimentata dall’aumento costante del valore delle squadre, che si traduce in uno scenario sempre più competitivo per l’acquisizione di franchise professionistiche.
Ben 54 tra i membri della Forbes 400, la lista degli uomini e donne più ricchi d’America, controllano una squadra in una delle principali leghe professionistiche. Tra questi, 14 operano nell’NBA, una dimostrazione del crescente appeal di questo sport e del potenziale di investimento che offre. Le franchigie non sono solo un simbolo di status, ma anche un’opportunità di investimento con rendimenti crescenti, specialmente a fronte della recentissima espansione dei diritti televisivi, che ha visto un incremento significativo per il contratto che entrerà in vigore nel 2025, aumentando il valore complessivo a 76 miliardi di dollari per undici anni.
L’acquisto di squadre professionistiche da parte di miliardari è diventato quasi una norma per coloro che possono permetterselo, evidenziando come il mondo dello sport stia diventando un’importante asset class. La recente acquisizione dei Phoenix Suns da parte di Mat Ishbia, per 4 miliardi di dollari, ha segnato un nuovo record e rappresenta solo l’ultimo di una serie di investimenti significativi nel settore.
Con i valori delle franchigie che continuano a crescere, il panorama attuale mostra chiaramente che i miliardari americani non solo investono, ma stanno anche ampliando la loro influenza in un’industria che promette di rimanere in espansione nei prossimi anni.
I miliardari più ricchi nel mondo dello sport
La classifica dei miliardari americani nel settore sportivo è dominata da figure emblematiche, con Steve Ballmer che si conferma, per il decimo anno consecutivo, il più ricco di tutti. Il suo acquisto dei Los Angeles Clippers nel 2014 per 2 miliardi di dollari ha fruttato un impressionante incremento del valore della franchigia, che oggi si attesta a circa 4,65 miliardi di dollari, collocandosi al quinto posto tra le franchigie NBA nel 2023 secondo Forbes. Il patrimonio netto di Ballmer, attualmente valutato a 123 miliardi di dollari, continua a crescere grazie in parte alla sua partecipazione azionaria in Microsoft.
Segue Rob Walton, erede della fortuna Walmart, con un patrimonio netto di 94,3 miliardi di dollari. La sua recente acquisizione dei Denver Broncos ha ulteriormente consolidato la sua posizione, portando a una crescita del 40% rispetto all’anno scorso. Al terzo posto si trova Dan Gilbert, proprietario dei Cleveland Cavaliers, con 33,1 miliardi di dollari; la sua ricchezza ha visto un notevole incremento del 55% grazie a Rocket Companies, l’azienda fintech da lui fondata.
Miriam Adelson, che recentemente ha acquisito i Dallas Mavericks per 3,5 miliardi di dollari, è l’unica nelle prime venti posizioni ad aver registrato una diminuzione del proprio patrimonio netto, sceso a 29,8 miliardi di dollari. La sua fortuna è legata alla performance della Las Vegas Sands Corporation, che ha faticato nell’ultimo anno.
Altri membri significativi dell’elite sportiva includono Steve Cohen, David Tepper e Stephen Ross, tutti con patrimoni stimati superiori ai 20 miliardi di dollari, e che rappresentano un’ampia varietà di settori, dalle fondazioni di hedge fund a investimenti immobiliari. La lista si conclude con Josh Harris, entrato quest’anno grazie a un patrimonio di 9,3 miliardi di dollari. Questa dinamica evidenzia come il mercato delle franchigie sportive continui a prosperare, attirando sempre più investitori di alto profilo.
Analisi della crescita dei patrimoni sportivi
Il panorama finanziario delle franchigie sportive ha visto crescere i patrimoni dei loro proprietari a un ritmo straordinario. Con un incremento totale del 32% rispetto all’anno scorso, i 20 miliardari che controllano tali squadre hanno raggiunto un valore complessivo di 504 miliardi di dollari. Questo trend non è casuale, ma rappresenta un riflesso di un mercato in costante espansione, alimentato dalla crescita delle valutazioni delle franchigie e dai significativi accordi di diritti tv.
Dal 1998, il valore delle squadre NBA è aumentato mediamente del 2.200%, un risultato che presenta opportunità anche nel contesto di altre leghe sportive, come la NFL, dove la crescita si attesta intorno al 1.700%. La recente decisione dell’NBA di raddoppiare i diritti televisivi, con un nuovo contratto del valore di 76 miliardi di dollari, rappresenta un chiaro indicativo delle prospettive future. Le iniziali difficoltà create dalla pandemia sembrano ora superate, e il curativo aumento del pubblico negli stadi e degli abbonamenti televisivi rinforza ulteriormente il settore.
Con la sola esclusione di un miliardario che non ha visto crescere il proprio patrimonio, tutti i rimanenti nella lista Forbes 400 hanno beneficiato di uno scenario favorevole, accentuato dalla continua scarsità di squadre disponibili sul mercato. Acquisizioni milionarie, come quella di Mat Ishbia per i Phoenix Suns, sottolineano l’attrattiva e la redditività delle franchigie. I risultati parlano chiaro: possedere una squadra non è solo un simbolo di prestigio, ma è diventato un veicolo per la creazione di ricchezza e per diversificare gli investimenti nel lungo termine.
In questo contesto, le valutazioni delle squadre e l’evoluzione del mercato sportivo si confermano come oggetti d’interesse non solo per gli appassionati di sport, ma anche per investitori e analisti finanziari che continuano a monitorare un settore tra i più dinamici dell’economia moderna.
Le squadre di maggior valore per i proprietari
I miliardari americani che controllano squadre sportive hanno visto un notevole incremento del valore delle loro franchigie, riflettendo il crescente interesse e la competitività del mercato. Secondo Forbes, il valore dei franchise sportivi è in costante ascesa, diventando un investimento sempre più strategico per i ricchi investitori. Alcuni dei franchise più preziosi hanno registrato aumenti significativi, contribuendo così al patrimonio netto dei loro proprietari.
In cima alla lista troviamo i Los Angeles Clippers, di proprietà di Steve Ballmer, il cui valore attuale è stimato in circa 4,65 miliardi di dollari, rendendoli la quinta franchigia più preziosa della NBA nel 2023. Questo incremento di valore dopo l’acquisto per 2 miliardi nel 2014 sottolinea la notevole crescita degli sport professionistici come asset di investimento.
Rob Walton, con i Denver Broncos, e Dan Gilbert, proprietario dei Cleveland Cavaliers, partono da posizioni solide con valori delle loro franchigie che hanno visto aumenti preponderanti. Il crescente valore delle squadre è largamente attribuito agli accordi di diritti televisivi in espansione e alla domanda continua di contenuti sportivi da parte dei consumatori.
Miriam Adelson ha aggiunto una nuova dimensione al panorama sportivo, con l’acquisizione dei Dallas Mavericks per 3,5 miliardi di dollari, rendendola una delle figure più influenti in questo settore. Anche se ha registrato una leggera flessione del patrimonio netto, il suo ingresso nella NBA ha dimostrato il potere e l’appeal degli investimenti sportivi di alto profilo.
Di seguito è riportata una tabella riassuntiva dei franchise più ricchi e delle loro valutazioni:
Franchigia | Proprietario | Valore (in miliardi di dollari) |
Los Angeles Clippers | Steve Ballmer | 4,65 |
Denver Broncos | Rob Walton | valutazione in crescita |
Cleveland Cavaliers | Dan Gilbert | valutazione in crescita |
Dallas Mavericks | Miriam Adelson | 3,5 |
Questi dati non solo evidenziano l’attrattiva delle franchigie come investimenti virali, ma dimostrano anche la capacità dei loro proprietari di generare ricchezze significative attraverso queste acquisizioni, consolidando il loro status nel panorama economico americano.
Le tendenze nel mercato delle franchigie sportive
Il mercato delle franchigie sportive sta subendo trasformazioni significative, caratterizzate da un forte incremento dei valori di mercato e da un interesse crescente da parte di miliardari e investitori. La corsa all’acquisto di squadre è alimentata, in gran parte, dall’espansione dei diritti televisivi e dal maggiore coinvolgimento dei tifosi. Negli ultimi anni, è emerso un trend che evidenzia come le franchigie non siano più viste solo come simboli di status, ma come veri e propri veicoli per la generazione di ricchezza.
Le valutazioni delle squadre sono ai massimi storici, influenzate da contratti di diritti mediatici stratosferici, che nel caso dell’NBA prevedono un raddoppio del valore, raggiungendo 76 miliardi di dollari per un periodo di undici anni a partire dal 2025. Questo è un fattore cruciale che ha portato a un aumento dell’interesse per l’acquisto di franchise, con la consapevolezza che i ritorni economici possono essere eccezionali.
Non da meno è l’influenza di eventi come l’acquisto dei Phoenix Suns da parte di Mat Ishbia, che ha segnato un nuovo primato nel mercato, suggerendo una disponibilità per transazioni sempre più grandi. Quest’anno, il limite di ingresso per la classifica dei proprietari sportivi più ricchi d’America è aumentato: è necessario disporre di almeno 9,3 miliardi di dollari per figurare tra i primi 20. Tale cambiamento riflette la crescente competitività del mercato.
Inoltre, l’ingresso di nuovi miliardari nel settore, come Josh Harris, proprietario di diversi franchise, dimostra come l’interesse stia attraversando diverse leghe sportive. Con i valori delle franchigie in continua ascesa, gli investitori non si limitano a comprare una squadra, ma decidono di diversificare le loro partecipazioni all’interno di vari sport, contribuendo così a una dinamica di mercato più complessa e interconnessa.