Proprietà intellettuale. Le rotte commerciali dei prodotti contraffatti
Stando alla nuova relazione dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale elaborata dall’EUIPO e dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE), i principali centri di scambio a livello mondiale dei trafficanti di prodotti contraffatti sono Hong Kong, gli Emirati Arabi Uniti e Singapore, dove vengono importate grandi quantità di prodotti falsi a mezzo container che verranno successivamente spedite per posta o corriere.
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LE ROTTE COMMERCIALI NEL MONDO
Dalla relazione emerge che diversi paesi del Medio Oriente, fra cui gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e lo Yemen, costituiscono i principali punti di transito per le spedizioni di prodotti falsi diretti in Africa. Albania, Egitto, Marocco e Ucraina sono i quattro punti di transito usati per inviare falsi destinati all’UE, mentre Panama è un importante punto di transito per i falsi in rotta verso gli Stati Uniti.
Secondo la relazione, circa tre quarti dei prodotti contraffatti sono trasportati via mare, mentre la spedizione mediante corriere o per posta ordinaria emerge come modalità consueta per la distribuzione di articoli contraffatti di più piccole dimensioni.
OLTRE META’ DELLE CONTRAFFAZIONI PRODOTTA IN CINA
La maggior parte dei prodotti contraffatti in nove su dieci dei settori economici principali esaminati è prodotta in Cina. Diverse economie asiatiche quali India, Thailandia, Turchia, Malaysia, Pakistan e Vietnam, si annoverano quali grandi produttori in molti settori, anche se il ruolo che svolgono è di gran lunga meno significativo rispetto a quello della Cina. Inoltre, la Turchia rappresenta un importante produttore di articoli falsi in alcuni settori — come pelletteria, alimenti e cosmetici — che vengono poi spediti nell’UE.
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I dieci settori esaminati nella relazione costituiscono oltre la metà del commercio complessivo di prodotti contraffatti nel mondo secondo le stime, ossia più di 208 miliardi di EUR nel 2013. I prodotti contraffatti sono riconducibili ai seguenti settori: alimenti, prodotti farmaceutici, profumeria e cosmetici, pelletteria e valigeria, abbigliamento e tessuti, calzature, gioielleria, apparecchiature elettroniche ed elettriche, dispositivi ottici, fotografici e medici, giocattoli, giochi e attrezzature per lo sport.
Il Direttore esecutivo dell’EUIPO, António Campinos, ha dichiarato: «Questa ricerca mostra la complessità e l’estensione delle rotte commerciali internazionali di prodotti contraffatti e usurpativi nel mondo. Gli studi svolti in passato hanno dimostrato che in pratica qualsiasi prodotto o marchio è suscettibile di contraffazione. La relazione mette in evidenza i mezzi con cui è possibile trasportare i falsi da un parte all’altra del mondo».
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Alcuni contraffattori, tuttavia, fabbricano direttamente all’interno dei confini dell’UE usando etichette e imballaggi falsi importati da paesi terzi. I prodotti contraffatti sono distribuiti sempre più sui mercati online. I prodotti venduti su Internet sono generalmente distribuiti in piccoli colli spediti per posta ordinaria e mediante servizi di consegna espressa, spesso direttamente al cliente. È stato osservato anche un ruolo crescente delle tecnologie nell’ambito dei reati contro i DPI.
Rob Wainwright, direttore esecutivo di Europol, ha dichiarato: «I reati contro la proprietà intellettuale costituiscono un fenomeno diffuso nell’UE e producono numerosi effetti negativi. Danneggiano le nostre economie, generano profitti illeciti ingenti per i gruppi della criminalità organizzata e spesso provocano danni fisici diretti ai cittadini a causa della crescente disponibilità di prodotti falsi nel settore della salute e della sicurezza. La relazione mette in luce l’entità di questo fenomeno criminale e auspica un intervento transfrontaliero più concertato».
Ricordiamo che l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) è un’agenzia decentrata dell’UE, con sede ad Alicante (Spagna). Gestisce la registrazione dei marchi dell’Unione europea (MUE) e dei disegni e modelli comunitari registrati (DMC), entrambi intesi a proteggere la proprietà intellettuale in tutti i 28 Stati membri dell’UE, e svolge attività di cooperazione con gli uffici di PI nazionali e regionali dell’UE.
Maggiori informazioni sull’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici qui (OCSE).
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