Profili Facebook a rischio per la guerra alle notizie false
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Le notizie false saranno bannate da Facebook e anche i profili che le pubblicano. Il social network dichiara guerra ai fake e lo fa con un sistema di controllo esterno. La Germania sarà il primo paese ad averlo.
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Non è un caso che la scelta sia ricaduta proprio su Berlino. A settembre infatti si terranno le elezioni politiche e Facebook non vuole più mettere a rischio la sua credibilità come già accaduto per le elezioni americane. Il social infatti è stato accusato di aver influito e favorito l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca.
Ma come funzionerà il filtro anti fake? Gli utenti di Facebook potranno denunciare le notizie false. A verificarne la veridicità non sarà il social network, ma Correctiv, un’organizzazione senza fini di lucro che aderisce alle linee guida sulla verifica delineati dal Poynter Institute for Media Studies.
Se il processo di fact checking identificherà un contenuto come falso esso non verrà bannato in toto ma verrà segnalato come bufala con una spiegazione ai lettori.
Gli utenti potranno comunque condividerlo ma un pop up segnalerà il fake . Il contenuto infine verrà penalizzato anche se il numero di condivisioni e like dovesse essere molto alto.
In Germania la autorità erano già intervenute nella questione imponendo multe salatissime per la pubblicazione di notizie false attraverso i social. Zuckerberg e altri alti dirigenti dell’azienda sono finito sotto indagine dalla Procura di Monaco.
L’accusa è di incitamento all’odio razziale.
Ma non è l’unica novità per il Social. Facebook ha lanciato Facebook Journalism Project, una guida a 360 gradi che si propone migliorare la collaborazione con i media attraverso al realizzazione di contenuti in comune e favorire la formazione dei giornalisti e dei lettori.
Facebook si avvicina così alle media company e si impegna a favorire la diffusione di contenuti di qualità.
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Da un lato bannando i fake, dall’altro puntando sulla formazione.
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