Misura per investimenti delle PMI nel Lazio
La Regione Lazio ha recentemente annunciato un nuovo avviso pubblico, intitolato “Verso processi produttivi sostenibili”, che si inserisce nell’ambito del POR/FESR 2021-2027. Questo intervento è parte integrante dell’Obiettivo Strategico 2, volto a promuovere un’Europa più verde e favorevole alla sostenibilità. L’iniziativa è dedicata alle piccole e medie imprese (PMI) locali che desiderano investire nella transizione verso un’economia circolare mediante l’implementazione di eco-innovazioni nei loro processi produttivi. L’obiettivo è stimolare la realizzazione di progetti sostenibili che utilizzino in modo efficiente le risorse e introducano soluzioni ecologiche.
La dotazione finanziaria complessiva messa a disposizione per questa misura è di 30 milioni di euro, con una specifica riserva di 10 milioni destinata ai progetti presentati da imprese appartenenti a un’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA). Le proposte possono ottenere finanziamenti variabili a seconda della categoria di investimento e della tipologia di azienda proponente. È essenziale notare che la scadenza per presentare le domande è prevista per le 12:00 del 31 ottobre 2024, e la valutazione delle domande avverrà “a sportello”, cioè in base all’ordine di arrivo delle richieste.
Per partecipare, le PMI devono avere o intenzione di aprire una sede operativa nel Lazio e possono presentare un solo progetto, da sole o in aggregazione con un massimo di cinque altre aziende. Gli investimenti devono rispettare minimi di spesa, partendo da 150.000 euro fino a un massimo di 2 milioni di euro per il finanziamento a fondo perduto. I progetti devono completarsi in un termine che varia da 18 a 36 mesi, a seconda dell’importo dell’investimento programmato.
Questa misura rappresenta un’importante opportunità per le PMI del Lazio, incoraggiando l’adozione di pratiche produttive più sostenibili. Le aziende interessate non solo possono beneficiare di un sostegno finanziario significativo, ma anche contribuire a un futuro più sostenibile, mantenendo il focus sull’innovazione e sull’efficienza nell’uso delle risorse.
Economia circolare: definizione e obiettivi
L’Economia Circolare non è solo una tendenza, ma un cambiamento fondamentale nel modo in cui pensiamo e gestiamo le risorse. Questo modello responde alla necessità di ridurre il nostro impatto ambientale, affrontando la crescita dei rifiuti e il consumo insostenibile di risorse naturali. L’obiettivo principale è quello di minimizzare gli sprechi e prolungare la vita dei prodotti, mantenendo il loro valore all’interno dell’economia il più a lungo possibile. A differenza dell’approccio lineare tradizionale, che segue il ciclo “prendi-produci-smaltisci”, l’economia circolare sta immaginando un futuro in cui i materiali sono riutilizzati e riciclati, promuovendo l’innovazione e la sostenibilità.
Questo modello richiede in primo luogo una revisione profonda della progettazione dei prodotti. Si deve pensare a come i beni possono essere creati, utilizzati e smaltiti in modo responsabile. Per raggiungere questo scopo, è essenziale coinvolgere tutte le parti interessate, incluse le imprese, i governi e i consumatori, affinché collaborino per sviluppare pratiche che riducano l’impatto ambientale. L’economia circolare promuove così una visione rigenerativa del sistema economico, andando oltre il semplice riciclo. Essa implica una trasformazione nei settori produttivi, dove le eco-innovazioni diventano la norma e non l’eccezione.
Le eco-innovazioni, che rappresentano l’implementazione di pratiche sostenibili, sono un pilastro fondamentale per promuovere l’economia circolare. Esse includono tecnologie e processi che consentono di ridurre significativamente il consumo di risorse e l’emissione di inquinanti, senza compromettere la qualità dei prodotti finiti. Ciò si traduce in una lunga durata dei prodotti, riducendo sotto prodotti non riciclabili e creando nuove opportunità di mercato. Ad esempio, le aziende sono incoraggiate a ripensare i propri processi produttivi per integrare materiali riciclati e progettare per il riutilizzo.
L’economia circolare offre un nuovo paradigma di sviluppo in cui l’obiettivo è creare un modello economico sostenibile a lungo termine. Attraverso l’adozione di pratiche innovative e circolari, le PMI possono non solo contribuire a un ambiente migliore, ma anche posizionarsi strategicamente in un mercato sempre più attento alla sostenibilità. Con il supporto del programma “Verso processi produttivi sostenibili”, il Lazio si propone di essere un esempio di questa transizione fondamentale.
Tipologie di investimenti finanziabili
La misura adottata dalla Regione Lazio per finanziare gli investimenti sostenibili delle PMI prevede due distinte tipologie di interventi, denominati A e B, a sostegno della transizione verso processi produttivi più ecologici e efficienti. Queste categorie di investimento mirano a promuovere pratiche che non solo ottimizzano l’uso delle risorse, ma contribuiscono anche in modo significativo alla riduzione dell’impatto ambientale delle imprese.
Per quanto riguarda la tipologia A, dedicata agli investimenti per l’uso efficiente delle risorse, si mirerà a ridurre considerevolmente i consumi delle risorse necessarie alla produzione. Le PMI potranno, ad esempio, sostituire le materie prime vergini con materiali riciclati, evitando così la produzione di rifiuti e facilitando il riutilizzo delle risorse. Questa categoria si prefigge di prevenire lo spreco, migliorando i processi di raccolta e trattamento dei rifiuti generati dalle aziende, rendendoli più efficaci e sostenibili. Un aspetto centrale è l’implementazione di sistemi che garantiscano una raccolta differenziata accurata e il riciclaggio delle diverse tipologie di rifiuti, inclusi quelli speciali.
La tipologia B si concentra sull’introduzione di eco-innovazioni. Le PMI sono incoraggiate a progettare prodotti che non solo sono duraturi ma anche riparabili e facilmente riciclabili. Questo approccio non si limita a garantire che i beni possano avere una vita estesa, ma si impegna anche a rendere i prodotti smontabili al termine del loro ciclo di vita, facilitando la separazione e il recupero dei materiali. Inoltre, si punta a ridurre il consumo di energia durante l’uso dei prodotti, così da aumentare l’efficienza energetica e contribuire a un consumo sostenibile.
È essenziale che entrambi i tipi di investimenti presentino un impatto ambientale significativo, il che implica una valutazione rigorosa attraverso uno studio di fattibilità. Questo studio deve essere redatto da un professionista esterno indipendente e certificato, in modo da attestare la validità e l’efficacia delle misure proposte. Solo progetti che dimostrano questi criteri potranno beneficiare dei finanziamenti messi a disposizione dal bando, che ha come obiettivo la creazione di un tessuto imprenditoriale orientato alla sostenibilità e all’innovazione.
Attraverso queste tipologie di investimento, la Regione Lazio non solo intende incoraggiare le PMI a ridurre il loro impatto ambientale ma anche a posizionarsi come leader nel panorama delle imprese sostenibili, in modo da contribuire significativamente alla transizione verso un’economia circolare.
Requisiti per la presentazione delle domande
Per accedere alle agevolazioni previste dal bando “Verso processi produttivi sostenibili”, le PMI devono rispettare alcuni requisiti specifici al fine di garantire una corretta valutazione e ammissione all’iniziativa. Prima di tutto, è essenziale che le aziende abbiano o intendano aprire una sede operativa nel Lazio. Questo è un criterio fondamentale, poiché il bando è destinato esclusivamente alle realtà imprenditoriali che operano o desiderano operare nel territorio laziale.
Ogni PMI può presentare un solo progetto, in forma singola o aggregata con un massimo di cinque altre aziende, per un totale non superiore a sei partecipanti per progetto. Questo limite è stato stabilito per facilitare una gestione più snella delle domande e garantire che il sostegno finanziario venga distribuito in modo equo tra numerose piccole e medie imprese.
È necessario rispettare anche i minimi di investimento: l’importo minimo per il piano progettuale è fissato a 150.000 euro. Inoltre, i progetti devono essere completati entro un termine stabilito, che varia da 18 a 36 mesi, a seconda dell’ammontare dell’investimento richiesto. In particolare, gli investimenti fino a un milione di euro devono essere conclusi entro 18 mesi, quelli fino a tre milioni di euro entro 24 mesi, e per cifre superiori si ha a disposizione un massimo di 36 mesi.
Per presentare la domanda, le aziende interessate devono accedere alla piattaforma GeCoWEB Plus. È fondamentale compilare in modo accurato il formulario predisposto, caricando tutta la documentazione tecnico-amministrativa richiesta. Questo passaggio è cruciale, poiché la valutazione delle richieste avverrà seguendo l’ordine cronologico di presentazione in base alla disponibilità di fondi. Pertanto, la tempestività nella sottomissione del progetto sarà decisiva per garantirsi un’opportunità di finanziamento.
Un ulteriore requisito di grande importanza è rappresentato dalla dimostrazione della capacità finanziaria dell’azienda. Questo criterio è calcolato sulla base di specifici valori di bilancio, che verranno utilizzati per valutare l’affidabilità e la sostenibilità economica del progetto presentato. È molto utile che le PMI verifichino preventivamente questa capacità, in modo da aumentare le possibilità di approvazione della loro proposta.
Il possesso della Certificazione di Parità di Genere può influire positivamente sulla valutazione, contribuendo a raggiungere il punteggio minimo richiesto per ottenere il finanziamento. Questo aspetto rappresenta un ulteriore incentivo per le aziende a investire non solo in pratiche sostenibili, ma anche in un ambiente di lavoro equo e paritario.
Supporto e consulenza per le PMI
Il programma “Verso processi produttivi sostenibili” offre anche un’importante opportunità di supporto e consulenza alle PMI del Lazio che desiderano intraprendere un percorso verso la sostenibilità. Il bando non si limita soltanto a fornire finanziamenti, ma si impegna a garantire alle imprese un accompagnamento professionale per massimizzare le chances di successo dei progetti proposti. La figura di ICTLAB PA, parte del Gruppo Digital360, emerge come un partner strategico per le aziende, offrendo competenze tecniche e consulenze specifiche.
Le PMI possono beneficiare di vari servizi di consulenza, che comprendono l’assistenza nella redazione delle domande di finanziamento, la preparazione di studi di fattibilità e la consulenza sulla struttura economico-finanziaria dei progetti. Questi servizi sono essenziali non solo per presentare domande di successo, ma anche per garantire che i piani siano allineati con gli obiettivi di sostenibilità e circolarità richiesti dal bando. La preparazione di uno studio di fattibilità, in particolare, è un passo cruciale, poiché deve essere realizzato da un professionista esterno e certificato, attestando così l’impatto ambientale e la validità delle idee progettuali.
Inoltre, ICTLAB PA fornisce informazioni aggiornate sulle normative e le opportunità di finanziamento, oltre a supportare le PMI nella costruzione di reti di cooperazione tra aziende. Questo aspetto di networking è fondamentale per quelle imprese che desiderano collaborare su progetti comuni, ottimizzando le risorse e massimizzando l’efficienza. La possibilità di aggregare fino a sei PMI in un progetto offre un’importante opportunità di condivisione della conoscenza e delle risorse, creando sinergie efficaci.
Un altro punto focale dell’assistenza offerta è rappresentato dalla formazione. Le aziende possono accedere a corsi e seminari che trattano temi rilevanti per la transizione ecologica, come l’eco-design, la gestione sostenibile dei rifiuti e l’implementazione di tecnologie verdi. Questo non solo arricchisce le competenze del personale, ma crea una cultura aziendale fortemente orientata alla sostenibilità, fondamentale per il futuro delle PMI nel mercato globale.
L’abilitazione all’accesso alla piattaforma GeCoWEB Plus risulta fondamentale per la presentazione delle domande. Tramite questa piattaforma, le PMI possono gestire in modo efficiente la documentazione richiesta e seguire lo stato di avanzamento delle loro richieste di finanziamento. La preparazione accurata e la tempestività nella presentazione del progetto, supportate da una consulenza qualificata, possono fare la differenza nell’ottenimento dei fondi necessari per intraprendere progetti innovativi e sostenibili.