I problemi di LG G3: ecco perchè il nuovo smartphone android potrebbe essere un flop.
LG G3 ha fatto la sua comparsa nel mondo Android, ponendosi come smartphone di riferimento, date le importanti caratteristiche tecniche che surclassano quelle del parco terminali concorrenti di fascia altissima, presentandosi orgogliosamente con una CPU Snapdragon 801, 2GB di RAM e un display 2K (ovvero con risoluzione 2560×1440).
Proprio queste specifiche, però, potrebbero creare problemi alla casa coreana.
La presentazione “prematura” del nuovo smartphone LG è stata una mossa strategica, G3 ha infatti battuto la concorrenza sul tempo, che secondo rumors attendibili dal noto leaker @evleaks, sarebbe pronta a presentare nei prossimi mesi varianti degli attuali top di gamma, con caratteristiche di prima scelta, come quelle adottate dal G3.
Analizzando proprio questi rumors, in particolare le specifiche, e confrontandole con quelle del nuovo nato in casa LG, emerge però una piccola ma sostanziale differenza: tralasciando fotocamera, RAM, batteria e sensori vari, il SoC, ovvero il chip che contiene CPU, processore grafico e RAM è diverso da quello che ci si aspettava.
Infatti la scelta più ovvia, che sarà sicuramente adottata dai concorrenti, non era un chip “vecchio” come quello usato su Galaxy s5 e HTC One M8 quale lo Snapdragon 801, bensì il nuovo Snapdragon 805.
A questo punto la domanda è come la piccola differenza possa creare problemi, ed ecco pronta la risposta;
Innanzitutto bisogna precisare che la risoluzione 2K del display (comune a G3 e ai futuri top di gamma) è il 77% più alta dello standard FullHD, tuttora presente in Galaxy s5 e One M8, che in entrambi i casi è gestita dal processore Snapdragon 801.
Il 77% di risoluzione in più si traduce anche in una maggiore mole di pixel da “muovere”, da generare ogni secondo dal processore, e proprio quest’ultimo, lo Snapdragon 801, potrebbe non fare bene questo compito.
Per questo Qualcomm, l’azienda che produce questi processori, ha recentemente presentato lo Snapdragon 805, una variante che contiene un processore grafico più potente (l’Adreno 420), capace di gestire in modo ottimale flussi e risoluzioni 2K e 4K, che però non è stato implementato nell’ LG G3, causa forse la sua prematura progettazione e commercializzazione, che non ha consentito una fornitura regolare dei nuovi processori Qualcomm.
Questo non significa che il nuovo top di gamma coreano non sia in grado di garantire un’esperienza ottimale e di gestire correttamente il display ad altissima risoluzione, ma si teme che a lungo andare, con applicazioni sempre più esose di risorse, questa limitazione porti a lag nell’uso del terminale e in generale un’esperienza multimediale più lenta e scattosa a confronto con i prossimi smartphone della concorrenza.
Tutto è da verificare, in particolare giocherà un ruolo chiave anche l’ottimizzazione che LG ha effettuato sul software, ma questo rimane un appunto piccolo ma importante da tenere in considerazione nella valutazione complessiva di questo ottimo device.