Previsioni al ribasso per la crescita della Svizzera da parte degli economisti

Prospettive di crescita economica per la Svizzera
La Svizzera sta affrontando un periodo di lieve incertezza economica, secondo le previsioni formulate dagli economisti del Swiss Economic Institute (KOF). Malgrado le sfide attuali, le proiezioni mostrano una crescita moderatamente ottimista per i prossimi anni. Gli esperti stimano che il prodotto interno lordo (PIL) reale, dopo adeguamenti, crescerà in media dell’1,4% nel 2025 e dell’1,6% nel 2026. Anche il PIL non adeguato segna un incremento previsto dell’1,2% per il 2025 e dell’1,8% per il 2026. Anche se queste aspettative di crescita siano lievemente inferiori rispetto a quelle emerse nei sondaggi precedenti, vi è una frenesia di ottimismo per una ripresa nel periodo successivo.
Previsioni per il 2025 e 2026
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Le proiezioni economiche per la Svizzera nel 2025 indicano un’accelerazione moderata, con un aumento previsto del PIL reale dell’1,4%, secondo l’ultima analisi del KOF. Nel 2026, la previsione di crescita aumenta leggermente a un’aspettativa dell’1,6%. Le stime per il PIL non corretto, invece, si attestano su un valore dell’1,2% per il 2025 e un più ottimistico 1,8% per l’anno successivo. Questo segna una leggera revisione al ribasso rispetto alle previsioni della scorsa rilevazione, dove ci si aspettava una crescita dell’1,5% e dell’1,3% per gli indicatori corretti e non corretti. L’analisi attuale, quindi, evidenzia una certa cautela degli economisti nel considerare le incognite che potrebbero influenzare l’economia svizzera, anche se si intravvede una fase di recupero per il futuro immediato.
Fattori influenzanti la crescita
La revisione al ribasso delle previsioni di crescita per la Svizzera è influenzata da diversi fattori economici, ma in particolare da una significativa diminuzione delle aspettative riguardo gli investimenti di capitale. Gli esperti stimano un aumento degli investimenti del 1,3% per il 2025, in contrapposizione al 1,8% previsto nella rilevazione di dicembre. Questo cambiamento è attribuito a una previsione di rallentamento nell’investimento in attrezzature, che potrebbe riflettersi negativamente sull’espansione economica. Sebbene gli investimenti nel settore edilizio subiscano solo una leggera correzione, l’attenzione rimane focalizzata sugli investimenti di capitale, che rivestono un ruolo cruciale nello stimolo della crescita economica. Questa contrazione nelle previsioni legate agli investimenti pone interrogativi sulla robustezza della ripresa futura e sottolinea la necessità di monitorare attentamente gli sviluppi in questo settore.
Proiezioni investimenti e loro impatto
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La proiezione di un incremento più modesto degli investimenti di capitale nel 2025 segnala un cambiamento di tendenza che richiede un’analisi approfondita. Gli economisti hanno messo in evidenza che una caduta nel ritmo degli investimenti in attrezzature potrebbe comportare una certa stagnazione nella produttività. Le aziende potrebbero diventare più conservative nel loro approccio agli investimenti, scegliendo di rimandare o ridurre la spesa, e ciò può influenzare negativamente la dinamica della crescita economica. Le attese sul settore delle costruzioni, sebbene più stabili, non bastano a compensare il rallentamento previsto per il comparto degli investimenti. Gli esperti avranno il compito di vigilare sul mercato, predisponendo strategie che possano stimolare nuovamente la fiducia e favorire un ambiente di investimenti più favorevole.
Aspettative sul mercato del lavoro e inflazione
Le prospettive sul mercato del lavoro in Svizzera mostrano segni di moderato deterioramento, evidenziando un aumento previsto nel tasso di disoccupazione. Secondo le più recenti analisi, il tasso di disoccupazione per il 2025 si attesta al 2,8%, una leggera crescita rispetto all’2,7% indicato nelle recenti stime di dicembre. Anche per il 2026, gli esperti prevedono un tasso di disoccupazione simile, confermando una certa stagnazione. Questi sviluppi suggeriscono che le incertezze economiche stanno avendo un impatto diretto sul mercato del lavoro, richiedendo a governi e aziende di adottare misure proattive per sostenere l’occupazione e mitigare gli effetti negativi delle stime recessive.
Per quanto riguarda l’inflazione, le attese rimangono relativamente basse, con un tasso previsto dello 0,5% per il 2025, che rappresenta una leggera correzione rispetto alle previsioni precedenti. Gli esperti continuano a mantenere una visione ottimistica sul lungo periodo, con un’inflazione stimata dell’1,0% e una crescita del PIL a lungo termine fissata all’1,7% (non corretta). Tali previsioni indicano un ambiente economico stabile, in cui le politiche monetarie potrebbero continuare a mantenere l’inflazione sotto controllo, senza contribuire a un’accelerazione delle pressioni sui prezzi. È cruciale, quindi, monitorare l’evoluzione di questi indicatori e la loro interazione con il mercato del lavoro, per garantire una ripresa sostenibile della crescita economica in Svizzera.
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